lunedì 14 gennaio 2013

STUDENTESSA CHE DORME SOLO CON I FARMACI


COMMENTO AL MIO ARTICOLO "QUANDO IL MALATO È CONVINTO DI STARE GUARENDO"

Anch'io sono Vegan da tanto e vegetariana da sempre malgrado i tanti pareri contrari, ma non riesco a dormire fin da quando ero studentessa all'università e i farmaci non risolvono il problema ma almeno mi danno qualche ora di incoscienza e riesco a lavorare e quindi a mantenermi. Sono sola al mondo e in qualche modo devo pur farcela!
 F.TO ANONIMO

 RISPOSTA

Ciao Anonima,
scusami anzitutto se rispondo tardi al commento; sarà mia premura, nonostante i miei tanti impegni, aggiornare questo blog con maggiore costanza dato il crescente interesse nella materia.
Veniamo a noi: non dormi, e in questa situazione ti fanno compagnia centinaia di milioni di persone nel mondo.
L'insonnia è un evento invalidante a dir poco, ma come al solito, in pieno stile medico-allopatico, ti sei rifugiata negli induttori chimici del sonno.
Almeno ammetti che non risolvano il problema, e comprendo pure il fatto che, nel tuo caso, tu non possa permetterti di non dormire.
Non posso però fare a meno di biasimarti, poiché anche tu, come quasi tutti, hai deciso di rincorrere il sintomo, di prendertela con esso, senza capire che l'insonnia, come il mal di testa, di pancia, di gambe, di collo, e chi più ne ha più ne metta, non è altro che la spia rossa del nostro corpo-automobile, che si accende per farci capire che a monte qualcosa non funziona.
Con l'aggravante che ti ritroverai, più velocemente di quanto tu non creda, con un doppio problema, cioè con l'assuefazione (con il fenomeno della "tolleranza", per cui dovrai aumentare la dose per ottenere lo stesso effetto) e l'enorme difficoltà a dismettere questa demoniaca categoria di farmaci quando deciderai di farlo.
Cerchiamo di ragionare insieme, e via la lobotomizzazione e vediamo le cose per quello che sono.
Il meccanismo del sonno, come quello dell'appetito, è datato milioni di anni.
Si è evoluto con l'uomo, e dovrebbe essere una cosa naturale e automatica.
E invece non è così, con l'insonnia che la fa da padrona in tutto il globo, con gioia e gaudio delle case farmaceutiche, che ricavano profitti stellari grazie agli psicofarmaci prodotti per "combatterla".
Non ho mai negato su questo blog, mai e poi mai, che l'insonnia, come moltissimi disturbi psichiatrici, possano derivare da eventi stressogeni nella vita di ognuno di noi.
Siamo sottoposti a pressioni enormi, ma non dimentichiamo che i nostri antenati dovevano spaccarsi la schiena solo per procurarsi il cibo.
Comunque, senza perdersi in diatribe fini a se stesse, e senza rincorrere ogni singola causa psicologica, bisogna capire quanto valga il binomio "mente sana in corpo sano".
Quando non si dorme (ma questo vale per qualunque altro sintomo di qualunque altra "malattia") bisogna rinforzare anzitutto la propria parte organica, la propria parte fisica.
Non dimentichiamo mai che siamo fatti di carne, di sangue, di 100 trilioni di cellule che si parlano fra di loro, che sono ognuna un'entità vivente, che necessita di essere alimentata secondo il proprio disegno.
Quindi, cominciamo a vedere il cervello come un organo inserito in armonia con gli altri: un intestino in piena disbiosi non potrà fare altro che causare innumerevoli problematiche, anche di origine psichiatrica, considerato che i neurotrasmettitori vengono costruiti a livello intestinale.
Non vediamolo come una roccaforte isolata: un corpo alimentato male funzionerà male, e un cervello alimentato male funzionerà di conseguenza male, dando come sintomatologia tutta una serie di manifestazioni, di ordine anche psichiatrico.
Rinforziamoci come detto, cominciando ad alimentarci secondo il nostro disegno, è cioè con un'alimentazione vegana, il più crudista possibile.
Via tutte quelle sostanze considerate a sproposito innocue, ma che possono alterare la delicata biochimica celebrale.
Via quindi zuccheri artificiali, caffè, bibite gassate, cadaveri in putrefazione e latte di altre specie animale.
Un corpo correttamente alimentato risulta più forte, e quindi in grado di affrontare con maggiore fermezza e tranquillità le difficoltà che nella vita tutti noi, presto o tardi, incontriamo.
Analizzati da capo a piedi: via, nel limite del possibile, tutti gli eventi che possono risultare stressogeni. Via le persone che sono di impiccio al posto che di aiuto.
Verifica la tua bocca: amalgame al mercurio e denti devitalizzati possono influire sul delicato ritmo del sonno.
Verifica bene quello che mangi: cereali e legumi, assieme a carne, pesce e latticini, sono cibi introdotti forzosamente nell'alimentazione umana, e possono creare problemi. Ti basti pensare come moltissimi celiaci abbiano come sola e unica manifestazione della loro condizione una pesante sintomatologia di psichiatrica.
Non arrenderti al farmaco: ricorda che ogni qualvolta il corpo viene sostituito nella gestione di un proprio meccanismo (in questo caso il sonno) a lungo andare smetterà di produrre da solo le sostanze atte a produrlo.
Guarda positivamente la vita: c'è sempre il momento in cui ci si rialza, e te lo dice uno che predica bene e razzola altrettanto bene, avendone passate nella vita più di Bertoldo.
In bocca al lupo