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LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE: PSICHIATRI E PSICOFARMACI FINALMENTE MESSI A NUDO PER QUELLO CHE SONO. L'UNICO LIBRO IN ITALIA CHE VI DICE CHIARAMENTE COSA SIANO VERAMENTE LA PSICHIATRIA E GLI PSICOFARMACI. COME LIBERARSI DA QUESTE DROGHE LEGALIZZATE E RICOMINCIARE A VIVERE, ANCHE ATTRAVERSO UN RINNOVATO REGIME ALIMENTARE. PSICOFARMACI ALLA GUIDA, PSICOFARMACI AI BAMBINI, PSICOFARMACI AGLI ANZIANI...C'E' TANTO, TANTO DA LEGGERE. UNA VERA BIBBIA DEL SETTORE. ASSOLUTAMENTE DA NON PERDERE. IL LIBRO CHE STA AIUTANDO MIGLIAIA DI PERSONE AD USCIRE DALLA DIPENDENZA DEGLI PSICOFARMACI. PER ORDINARE: COSTO EBOOK 16 EURO, COSTO CARTACEO 30 EURO (COMPRESA SPEDIZIONE). Dati beneficiari a mezzo BONIFICO BANCARIO Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Conto di accredito: IT95X0760105138200717600721 Banca e filiale: ENTE POSTE ITALIANE, VIALE EUROPA, 175 - 00144 - ROMA. Dati beneficiari a mezzo RICARICA POSTEPAY Beneficiario: Pietro Eupremio Maria Bisanti Codice fiscale: BSNPRP75S24F205O Numero carta postepay: 5333-1710-0229-5513. NELLA CAUSALE INSERIRE LA PROPRIA EMAIL NEL CASO DI ORDINE DI EBOOK O L'INDIRIZZO COMPLETO NEL CASO DI ORDINAZIONE DI LIBRO CARTACEO. NEL SOLO CASO DI PAGAMENTO A MEZZO POSTEPAY, SCRIVERE LE SUDDETTE INFORMAZIONI A: PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. PER QUALUNQUE, ULTERIORE INFORMAZIONE SCRIVICI SEMPRE A PIETROBISANTIBLOG@GMAIL.COM. SOSTIENICI INOLTRE, SE PUOI, CON UNA DONAZIONE!

NO ALLA PSICHIATRIA

Battiamoci per un mondo senza psicofarmaci, dove i disagi di natura psichiatrica vengono investigati attraverso l'analisi delle cause organiche/psicologiche del singolo individuo, e non attraverso la somministrazione anche coatta di vere e proprie droghe legalizzate.
Invia la tua storia a pbisant@hotmail.com.
La consapevolezza è l'unica arma vincente.
Si precisa che è ammessa la divulgazione di tutti i contenuti di questo blog con perentoria citazione della fonte

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Milano, Italy
Igienista e consulente legale specializzato in ambito giuridico-psichiatrico, ricercatore indipendente sul disagio umano con particolare attenzione a quello giovanile e sui danni da psicofarmaci (NOTA BENE: L'Igienismo è uno stile e filosofia di vita e NON una specializzazione in ambito medico), già maresciallo Capo dell'Arma dei Carabinieri (dal 24.09.1994 al 31.12.2017), ora docente ufficiale della prima scuola privata igienista italiana "Health Science University", attivista per i diritti umani e strenuo difensore dei diritti degli animali, da 14 anni si occupa in chiave igienista della correlazione fra alimentazione e malattia, con particolare attenzione alla salute mentale nonché all'utilizzo delle molecole più demoniache e distruttive mai inventate dall'uomo: gli psicofarmaci. L'intento di questo blog non è fornire indicazioni di natura medica, bensì quelle informazioni che possano essere utilizzate per effettuare delle scelte personali e consapevoli, soprattutto in ambito psichiatrico. NOTA BENE: QUESTO SITO RIFLETTE IL PENSIERO ESCLUSIVO DEL SUO AUTORE E NON HA ALCUN COLLEGAMENTO ED/O ESPRIME CONSIDERAZIONI IN NOME E PER CONTO DELL'ARMA DEI CARABINIERI

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mercoledì 27 giugno 2018

"IL NEUROLOGO DISSE: 'TU GUARIRAI (GRAZIE AI FARMACI)'. COL CAZZO (AGGIUNGO IO). HO MILLE DOMANDE SUL TUO LIBRO"

LETTERA

Ciao Pietro,

ho letto il tuo libro e mi ritrovo piena di domande.

Ti racconto brevemente la mia storia.

Nel 2006 in seguito ad un brutto attacco di panico mentre ero in macchina la mia vita è cambiata, si è rotto qualcosa.

Ho lottato per sei anni contro un'ansia feroce alla quale non ho potuto cedere per non perdere il lavoro, ma la mia vita era annullata...non avevo più una vita, nel 2012 ho dovuto capitolare e contattare un neurologo (la notizia che mia madre sarebbe morta di li a poco mi ha dato il colpo di grazia).

Contatto il neurologo e, ricordo ancora quel giorno, lui mi ascolta mi guarda fissa negli occhi e mi dice "tu guarirai", col cazzo (aggiungo io).

Mi prescrive il depakin (anche se sono stata sempre contraria ai farmaci ho dovuto fidarmi e affidarmi), lo prendo mi sento strana glielo comunico mi risponde "fidati", mi fido per un anno, prendo 10kg e perdo molti capelli. Decido di smetterlo, nel frattempo ho assunto anche il cymbalta da 30mg tutti i giorni!!!

Non solo la mia vita non è cambiata ma ad oggi prendo un farmaco che non mi è di alcun aiuto e non riesco a dismetterlo (è terribile l'effetto dell'astinenza quando lo salto anche un solo giorno). Nel corso dei 5 anni in cui ho affidato la mia vita a questo uomo ho fatto presente più volte che questo medicinale non era per me...ma niente. L'anno scorso dopo una brutta ricaduta (ma in realtà ho cominciato a stare peggio del solito) l'ho mandato a quel paese. 

Ora sono in compagnia della mia ansia feroce che in 12 anni mi ha tolto la vita, la possibilità di avere un compagno, la possibilità di essere madre...tutto, e con un cazzo di farmaco che da due anni mi sembra che mi stia avvelenando. 

Non so come scalare il dosaggio, ma soprattutto ho paura di stare anche peggio nonostante il cymbalta non mi sia di alcun aiuto. In termini poveri sono terrorizzata anche dalla mia ombra. Esco di casa per non perdere il lavoro ma ogni giorno per me è un inferno e non ti nego che spesso mi sono chiesta se ne valga la pena.

Comunque tornando alle domande:

1) è possibile che il cibo sia la causa del mio malessere?

2) allora tutti dovremmo stare così, con un'ansia limitante coma la mia, ma mi guardo intorno e non mi sembra!

3) se riesco a smettere questa porcata di farmaco starò peggio?? (perché il peggio di così non lo reggo).

Ti ringrazio infinitamente per l'attenzione che vorrai dedicarmi e ti auguro un buon week end.

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Mettiamo un PUNTO FISSO: non potremo MAI e poi MAI sapere chi TU "SIA" VERAMENTE fino a quando non avrai eliminato tutta la merda farmacologica che è presente dentro di te.

Sei anni di farmaci hanno RADICALMENTE cambiato tutta la biochimica cerebrale. E quelle che tu chiami
erroneamente "ricadute", altro non sono che il disperato tentativo del tuo corpo di tornare a uno stato di equilibrio.

Come al solito, chi avrebbe dovuto aiutarti, in realtà ti ha dato il colpo di grazia, nella loro malsana logica di soffocamento dei sintomi e NON dello sradicamento della cause.

Ora, inutile piangere sul latte versato. Rimbocchiamoci le mani perché è un DOVERE tornare in salute.

Mi chiedi se il cibo possa essere una causa/concausa del tuo malessere: la mia risposta è ASSOLUTAMENTE SI'.

Ora, però, la maggior parte della tua sintomatologia è da ricondurre allo schifo che assumi. Quindi, prima ti liberi dei farmaci, meglio sarà. Tutto questo, come tu ben sai, deve essere fatto con grandissima cautela, con uno scalaggio del 10% al mese PER FARMACO. Correre significa solo farsi male, molto male.

Parallelamente a questo è INDISPENSABILE agire sullo stile di vita, soprattutto alimentare.

Io comincerei da QUI http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

Mi chiedi se starai peggio? Assolutamente sì. Purtroppo le crisi da dismissione sono a volte pesanti, pesantissime, ma sono l'UNICO modo per poter tornare a stare VERAMENTE in salute.

Sono il modo che il corpo ha per ricalibrarsi, per tornare in equilibrio, una vera e propria crisi di astinenza da stupefacenti. Ma PASSANO.

E qui l'alimentazione gioca un ruolo da padrona. Meno il corpo sarà impegnato a digerire merda, più avrà la forza di affrontare la disintossicazione, non dimenticarlo MAI.

Mi chiedi perché tu stia male e le altre persone bene nonostante il cibo sbagliato? 11.000.000 di italiani sono sotto psicofarmaci. Tu, della gente, vedi solo quello che LORO VOGLIONO FARTI VEDERE. Devo aggiungere altro?

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

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lunedì 25 giugno 2018

DISPERATA RICHIESTA DI AIUTO DALLA FRANCIA: TORNANO DEREALIZZAZIONE E ATTACCHI DI PANICO E I FARMACI MI STANNO DISTRUGGENDO

LETTERA

Ciao Pietro. Ti reinvio questo messaggio sperando tu mi risponda. E' il glutine e i latticini il problema del mio ritorno di derealizzazione? Grazie per la risposta.

Buon giorno Pietro. Abito in Francia. Erano due anni circa che non avevo derealizzazione e attacchi di panico. Poi la settimana scorsa i sintomi sono tornati. Mi sono dovuto far ospedalizzare e ora che sono a casa mi danno risperidone, loxapac e temesta. Aiutami, da quando li prendo alla mattina mi sento annebbiato, mi sembra di non riuscire a fare le cose, di essere stanco sempre e di voler mangiare di più. 

Cosa devo fare? E' una questione di cibo che mangio? Vorrei fare il salto a sola frutta e vedere cosa mi succede.
Grazie per il tuo aiuto
Lettera firmata

Envoyé de mon iPhone

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Fino a quando la strada percorsa sarà quella sbagliata, i risultati NON arriveranno mai.

Derealizzazione e attacchi di panico sono figli della stessa madre: intossicazione interna ad altissimi livelli, con incapacità del corpo di controllare la glicemia, con conseguente sovrapproduzione di adrenalina e cortisolo, oltre a uno sbilanciamento endocrino.

Questo è il risultato di un corpo alimentato a spazzatura, glutine e latticini in primis, ma anche zuccheri industriali, proteine animali e cereali in generale.

L'alimentazione è FONDAMENTALE per recuperare e/o mantenere uno stato di salute eccellente.

Ora, però, nel tuo caso specifico ci troviamo davanti a due problemi: lo stile di vita ed i farmaci. Oltretutto non mi hai raccontato nulla riguardo le tue abitudini di vita e/o se hai già assunto psicofarmaci in passato.

A prescindere da tutto, è ora di darsi UNA BELLA SVEGLIATA. La frutta deve essere il traguardo finale ma da raggiungere GRADATAMENTE ma INESORABILMENTE:

Piano di battaglia:

1) Leggere e applicare quanto scritto a questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

2) Acquistare e leggere IMMEDIATAMENTE il libro che ho scritto, in modo da farsi una solida cultura igienista e capire, una volta e per tutte, quale strada si voglia percorrere.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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POSSO RIFIUTARE I FARMACI FUORI DAL TSO? FACCIAMO CHIAREZZA SU QUESTO E MOLTO ALTRO

LETTERA

Buongiorno sig. Pietro Bisanti,
Sono *************** e la avevo già contattata quest'inverno prima di Natale per la questione del depot xeplion !!Ci siamo sentiti anche telefonicamente !!

Per ricordale un po' la mia storia, io ho avuto un tso a novembre in seguito ad una specie di psicosi ... mi hanno diagnosticato disturbo schizofrenico (non lo sono per niente)! Sono stato dimesso con terapia da seguire xeplion, Haldol e Depakin !! 

Ho letto molto il suo blog su Internet e seguendo i suoi consigli mi sono rivolto a uno psichiatra privato che mi ha tolto il depot xeplion, e nel frattempo la psichiatra del csm ha chiuso la mia cartella clinica!! 

Io però non vorrei prendere nessun farmaco per via degli effetti collaterali ma anche perché ho sentito che fanno malissimo !!

Nel mio caso in ospedale mi trovavo un po’ confuso e impaurito anche dalla presenza delle forze dell'ordine e dalla situazione che era la prima volta che mi capitava e accettai senza condizioni la terapia !! 

Oggi stesso son stato con mia madre dal mio psichiatra privato e io ho detto di non voler più proseguire con la terapia orale di Haldol e Depakin ... lui mi ha detto che avrebbe avvisato la psichiatra del csm, quindi ho detto che continuerò con terapia ancora per un po’ , per paura di altre conseguenze ; il mio psichiatra dice che se non prendo terapia mi fanno depot tra tre mesi e questa cosa non la capisco proprio..perché dovrebbero se sto bene?

Io non sono più da ricovero come a novembre e sento di potercela fare anche senza i farmaci... possono al csm farmi un tso perché decido io stesso di non prendere più la terapia orale ? Anche se sto bene ?

Da quando sono stato ricoverato sento la Psichiatria come un abuso, perfino i miei genitori si fidano degli psichiatri perché dicono che prima bevevo ed ero alcolizzato..

Cosa posso fare per evitare in ogni modo i farmaci?
Posso decidere volontariamente di rifiutarli senza conseguenze di tso o altro ??

Grazie per il suo aiuto 
Buona giornata 

Inviato da iPhone

RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

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Veniamo a noi.

Rispondo ora alle sue domande:

1) Per effettuare un TSO devono essere presenti, TUTTE insieme, tre circostanze:
  • trovarsi in uno stato di scompenso psichiatrico tale da necessitare di cure immediate (ATTENZIONE: non è vero che bisogna essere un "pericolo per sé e/o per gli altri; è "sufficiente" trovarsi in un grave stato di alterazione);
  • rifiutare le cure;
  • impossibilità di intervento extraospedaliero.
2) Anche durante il TSO si può scegliere TRA UN VENTAGLIO DI TERAPIE. Non si è obbligati ad assumere per forza il farmaco che dicono loro ma bisogna PER FORZA assumerne uno.

3) Fuori dal TSO NON SI E' OBBLIGATI AD ASSUMERE NULLA NE' A RECARSI AL CSM NE'  A FREQUENTARE CENTRI DIURNI. Il problema però sorge dal fatto che lo psichiatra, per Legge, rimane comunque "responsabile" della persona che gli è stata "assegnata". Quindi, uno può sicuramente impuntarsi ma loro hanno sempre l'arma dell'ASO, attraverso il quale saranno loro stessi a valutare lo stato di salute mentale dell'interessato... e da qui l'abuso è sempre dietro l'angolo. Quindi, le cose si fanno per bene, anche per creare un distacco "tranquillo" tra paziente e CSM. In pratica, ci si stacca con gradualità, dimostrando loro di potercela fare piano piano. Se uno sparisce, loro si allertano.

4) Nel suo caso specifico, lei si è fatto prendere in carico da uno psichiatra privato (e questa è un'altra strada percorribile) e il CSM ha "chiuso" la sua cartella. Ora però lei, come è suo diritto, vuole eliminare completamente i farmaci. 

5) Lo psichiatra privato HA L'OBBLIGO DI MANTENERE IL SEGRETO PROFESSIONALE. Al di là dell'obbligo di denuncia e/o referto, il medico può derogare da tale divieto solo ed esclusivamente se dovessero sorgere problematiche di incolumità del paziente e/o di terzi. 

6) Nel suo caso specifico, a mio parere, NON vi sono elementi affinché lo psichiatra privato possa comunicare al CSM la sua intenzione di non assumere farmaci. Ripeto, a mio parere, se dovesse farlo lei potrebbe denunciarlo per rivelazione di segreto professionale (art. 622 c.p.).

7) La situazione però mi fa capire quanto il suo rapporto con lo psichiatra privato si sia ormai incrinato. I fatti sono due: o se ne trova un altro oppure scala da solo. Sono entrambi suoi DIRITTI.

8) La mia avvertenza, nelle more di una totale autodeterminazione sanitaria, è di fare le cose PER BENE. Lei sa bene cosa penso sullo scalaggio farmaci e quanto sia importante l'ALIMENTAZIONE. Si ricordi che se arriva una crisi incontrollabile, torna diretto in ospedale, con tutte le conseguenze del caso.



Pietro Eupremio Maria Bisanti

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giovedì 21 giugno 2018

AUTISMO E AGGRESSIVITA': GLI PSICOFARMACI SONO SEMPRE DA CONDANNARE?

LETTERA

Salve, per puro caso mi sono addentrata in un Suo articolo e lo condivido in pieno in tutto e per tutto. Ho la Tiroidite di Hashimoto, mai preso farmaci finché per forte stress ho iniziato ad avere i classici problemi: tachicardie e stanchezza...

Andai da un endocrinologo, una scienziata per la precisione ....( da premettere che sono contro i farmaci) e la stessa mi somministrò senza neanche conoscermi o chiedermi se affrontavo un particolare periodo della vita, leggendo solo le analisi del sangue, TICHE 25.

Ho assunto questo farmaco per circa un mese ma non ho avuto particolari effetti calmanti o migliorie generali. Poi sono partita per la Florida, il Tiche rimasto in aeroporto insieme alla valigia smarrita e dunque per 4 settimane, sono rimasta senza.  

Sono stata benissimo, sarà stato per il clima vacanziero, ma davvero non ho avuto problemi. Una volta a casa, dopo aver letto alcuni articoli, ho deciso di debellare glutine, lattici e carne....e ancora senza farmaci.
Mi sento meglio. Farò le analisi a breve per un riscontro.

Le scrivo in realtà per un altro motivo...il forte stress che mi provocava tachicardie era scaturito dal fatto di essere madre di una ragazzina disabile. Mia figlia ha sofferto di asfissia alla nascita ed ora ha un disturbo medio lieve psicomotorio. Negli ultimi anni, ora è 19enne, la sua situazione è cambiata, si è innescato lo “spettro autistico”, è aggressiva con se stessa e se si impedisce una sua scelta può essere aggressiva anche con gli altri. Mia figlia quasi non ha più capelli perché se li tira durante queste fasi...e per una madre non esiste stress e dolore maggiore di questo. 

Per tali motivi per la prima volta le hanno prescritto il Risperdal da 2 mg per il momento una sola volta al giorno. Le ripeto che sono contro i farmaci, ma vedere mia figlia farsi del male non è positivo né per lei né per me né per i suoi fratellini di 2 e 4 anni.

Ho tentato di farle fare una dieta senza glutine e latticini o simile alla mia dieta che prevede anche l’assenza di carne ...ma non è servito a nulla.

Non vorrei darle questi psicofarmaci...ma come posso fare per aiutarla? Come posso fare per conciliare la vita famigliare con i suoi problemi? Ad oggi non è aggressiva quanto prima ma ogni tanto nonostante i farmaci capita che abbia un atto violento con se stessa o altri.

L’assunzione di psicofarmaci nel suo caso è giusto? Esiste un neuropsichiatra che la pensi come Lei?
Sperando possiate aiutarmi 
Invio i miei più cordiali saluti

Lettera firmata


RISPOSTA

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Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Sono perfettamente conscio del dramma a cui lei si trova davanti.

Vede sua figlia soffrire come un cane, e vuole darle un sollievo SUBITO.

Il problema è però uno solo...Lei darà, SE LE VA BENE (perché non è assolutamente certo che il farmaco possa darle anche quello) un sollievo TEMPORANEO a sua figlia, destinato a portare, nel tempo, un SALATISSIMO CONTO DA PAGARE. 

Si tratta di una molecola devastante, nata per lobotomizzare chimicamente chi la assume. Sua figlia smetterà di essere aggressiva ma anche di essere quello che è: UN ESSERE UMANO.

Essere aggressivi, per quanto devastante, significa comunque essere VIVI.

Questo non significa che non bisogna cercare di risolvere, per quanto possibile, la situazione.

Significa farlo nel MODO GIUSTO. Una volta e PER TUTTE.

Bisogna lavorare per massimizzare i risultati, per fare tutto quello che è in nostro potere. Bisogna permettere al corpo di ripararsi al massimo delle proprie possibilità.

E questo passa per uno cambiamento RADICALE del proprio stile di vita, a cominciare da quello alimentare.

E certo non per due mesi, e certo non eliminando "solo" glutine e latticini. Qui bisogna fare sul serio. E per molto tempo.

Non si faccia abbagliare da un effimera guarigione. Un temporaneo, finto, diabolico "miglioramento" che rimpiangerà amaramente.

Combatta per sua figlia come ha già fatto. Non ceda alle lusinghe di una chimica distruttiva e provi a dare fiducia, facendo le cose sul serio, al suo corpo.

Acquisti e legga IMMEDIATAMENTE il mio libro, e cominci a capire cosa significhi vivere in SALUTE.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


QUANDO SI COMINCIA A PRENDERE PSICOFARMACI, TUTTO PUO' SUCCEDERE

LETTERA

Buon giorno.....

Le descrivo brevemente allora il mio problema o dubbio.

Dopo essere stata trattata 18 mesi - (non continui.....ed alle volte solo mezza pastiglietta x tutta la settimana con deniban 25mg....) nel dicembre 2016 dopo una ricaduta ho iniziato ad manifestare un più marcato declino cognitivo con episodi di afasie e di assenza con sbalzi d'umore.....lo psichiatra già all'epoca mi dava una diagnosi fasulla di depressione.

Ma quando in maggio 2017 mi fu fatta una tac e poi la risonanza magnetica con angiografia che evidenziò una ipoplasia dell'arteria cerebrale posteriore.......iniziai ad essere fermamente convinta che non si trattava di un problema psichiatrico ma neurologico.

Dovuto a psicofarmaci o una cosa già di per sé genetica.???????

In dicembre 2017, poiché stavo male, e non volevo prendere psicofarmaci (in quanto a periodi prendevo e mi curavo con omeopatia) il dottore mi mandò al csm....dove mi minacciavano con il tso.

Alla psichiatra del centro riferivo che ero pronta ad assumere farmaci a condizione di comunicarmi la diagnosi......cosa che è stata scritta anche dal mio avvocato.

La psichiatra del csm mi diagnosticava la paranoia.....(cosa che l'altro dottore psichiatra l'ha scartato)........e mi riferiva che x avere una diagnosi scritta doveva darla prima al giudice.....

La cosa mi insospettì ancora di più...creandomi confusione ed ansia....

Per fortuna all'epoca il tso non me lo hanno fatto......anche se la paura e lo stress era enorme.....

La mia convinzione e la paura era e tuttora è che sulla base delle mie conoscenze e studi approfonditi il mio sia un problema appunto di natura neurologica......

In quanto mi sono iscritta all'associazione ****** non vorrei che la diagnosi sia stata bloccata.

Ecco questo è quanto.

X quel che riguarda la famiglia......non ho assolutamente buoni rapporti con la mia famiglia d'origine ed mi sto separando con il compagno, con il quale abbiamo 2 figli....

Questo è tutto......

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Io non so nulla di lei ma una cosa è chiara: quando si comincia ad assumere psicofarmaci, il loro effetto nefasto è talmente potente che non si capisce più da dove sia insorto il malessere originale.

E ci si butta in una spirale discendente da cui uscirne diventa spesso un inferno.

E credo FERMAMENTE che nel suo caso ci possa essere la causa organica che lei stessa ha indicato.

D'altronde, praticamente in tutte le sintomatologie della sfera emotiva vi è una causa/concausa organica.

Quindi, il piano di battaglia è, da un lato, liberarsi di questa porcheria mediante uno scalaggio lentissimo e graduale; dall'altro, ristabilire la salute attraverso uno stile di vita IMPECCABILE a livello alimentare ed emozionale, andando ad approfondire, nel suo caso, anche la problematica organica verificata a mezzo TAC.

Così si guarisce. Tutto il resto è aria fritta.

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Pietro Eupremio Maria Bisanti

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"MI PARTE L'EMBOLO E VADO A SCHIANTARMI CON LA MACCHINA": DI PSICOFARMACI NON GUARISCE NESSUNO. MAI

LETTERA

Salve, io adesso abito di nuovo con i miei genitori, ho iniziato a farne uso nell'inverno del 2016, praticamente sono partita che avevo solo un po’ di stress e un po’ di cose accumulate dentro con la crescita che si vede che dovevo tirar fuori. 

Ho provato ad andare da uno psichiatra che mi ha prescritto delle gocce tranquillanti (Aprazolam ) da lì ho iniziato a stare sempre peggio, con attacchi di panico, forte ansia, paura ad uscire da sola, e anche crisi dove non riconoscevo chi avevo intorno. Tutto questo ha continuato fino a gennaio del 2017, quando ho tentato il suicidio, ingoiando una grossa quantità di tachipirina, quindi questo mi ha portato a un ricovero in psichiatria. 

Lì mi hanno prescritto il brintellix da 5 g che ho portato avanti fino a settembre del 2017. Nel frattempo quel periodo sono andata a convivere con mio moroso, a 35 km da casa, quindi dopo un po’ di tempo l’ansi ha ricominciato, e io pensando che mi aiutassero ho ricominciato a prendere le gocce di Aprazolam. 

Da lì ho cominciato a stare ancora male verso metà novembre, avevo smesso di guidare e uscire di casa e litigare con il mio ragazzo. Dopo ho deciso di tornare dallo psichiatra, e nel frattempo ho iniziato a darmi un po’ di forza da sola, lui mi ha prescritto poco alla volta ancora il brintellix ancora da 5, efexor da 150 g, gocce di xanax 3/4 volte al giorno 20 gocce, quetiapina 25 mg due alla sera. 

Il problema che invece di stare meglio ho iniziato a stare sempre peggio. Un po’ di tempo fa infatti mi sono andata a schiantarmi con la macchina, ma senza sapere il motivo, solo perché mi partiva l’embolo, cosa che non avrei mai fatto di mia spontanea volontà. 

Adesso è da una settimana che sto prendendo solo il brintellix, fatto di testa mia per provare a vedere come sto, solo che sono stata a letto con influenza intestinale, vomito e dissenteria, fortissimi, e sto iniziando a riprendermi solo ora, al pronto soccorso mi hanno detto che dipende dalla riduzione dei farmaci. 

Grazie mille del suo aiuto, e chiedo scusa del disturbo.
Buona giornata! 


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Ormai non mi meraviglio più di niente. Ci si rivolge a questi "luminari" con fiducia, per problematiche assolutamente superabili, e si viene rovinati a vita a causa di questa merda chimica.

Io conosco solo UNA strada per tornare a stare in salute, e cioè il cambiamento RADICALE dello stile di vita alimentare/emozionale/ambientale parallelamente allo scalaggio lentissimo e graduale dei farmaci.

Questo è ciò che farei io nella medesima situazione.

Il corpo umano è l'unica entità capace di gestire SE STESSO, noi dobbiamo solo metterlo nelle migliori condizioni di farlo.

Così si guarisce. Tutto il resto è aria fritta.

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Pietro Eupremio Maria Bisanti

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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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mercoledì 13 giugno 2018

"DA 10 ANNI PASSIAMO DA UNO PSICHIATRA ALL'ALTRO": NON VI BASTA PER APRIRE LA MENTE?

LETTERA

Sarò sintetico. Parlo per mio figlio, 40 anni.

Da 10 anni passiamo da un psichiatra all'altro, perché sente delle voci, parla pochissimo e attualmente non lavora. Finché un luminare del giro ULSS mi consiglia di portarlo ad un centro di salute mentale per passare poi ad un inserimento di lavoro protetto.

Quindi nel luglio 2017 lo presentiamo al centro. Faccio presente che possiede il diploma di ragioniere, guida la vettura MA CHIARAMENTE HA I SUOI PROBLEMI DA SCHIZOFRENICO.
Al centro lo curano con INVEGA 6mg al giorno.

Un controllo dell'INPS ha confermato la diagnosi di schizofrenico e in prima battuta lo valutano con schizofrenia paranoide con infermità 100% (analisi già contestata). Tra un po' dovrà andare in commissione per verifica patente.
Comunque sino ad ora non ci sono risultati positivi con la cura del centro.
LEI E' IN GRADO DI DARMI UN CONSIGLIO ?
SALUTI

Lettera firmata

RISPOSTA

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Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Scardiniamo SUBITO tutti i dogmi che lei ha citato, che sono solo luoghi comuni che non fanno altro che mandare le persone al campo santo prima del tempo:

1) Lei sta peregrinando da uno psichiatra all'altro, pensando che suo figlio sia "malato" e che una "cura" lo potrà salvare. I "luminari" come li chiama lei vedono suo figlio come un essere umano difettoso che deve essere sistemato con delle sostanze chimiche. Io invece vedo suo figlio come un essere umano intossicato "alimentarmente ed emozionalmente" e che ha un bisogno DISPERATO di essere trattato come si deve.

2) Lei non riesce minimamente a comprendere che sono stati PROPRIO I FARMACI a ridurre suo figlio nello stato in cui si trova perché, all'insorgenza della sintomatologia, nessun "luminare" certo si sarà chiesto le CAUSE di tutto ciò. Loro sopprimono i sintomi e basta. E lo fanno con sostanze chimiche talmente potenti che una volta iniziate, tornare indietro è un viaggio in un girone infernale.

3) Lo stile di vita è TUTTO. Il nostro corpo non è una macchina inanimata incapace di autogestirsi; anzi, è proprio il contrario. Siamo noi che gli rompiamo i coglioni dalla mattina alla sera: fumo, caffè, cibi incompatibili, farmaci... ma come diamine fa un corpo a funzionare perfettamente se ogni giorno lo riempiamo di merda?

Le parlo chiaro: andando avanti così suo figlio NON guarirà MAI. La guarigione è la NATURALE conseguenza del rispetto delle regole non scritte di Madre Natura.

Suo figlio PUO' e DEVE guarire. Ma dovete essere pronti a mettere in discussione TUTTO il suo stile di vita. Solo il sistema immunitario di suo figlio è capace di sistemare ciò che si è "rotto". Noi abbiamo solo il DOVERE di metterlo nelle condizioni migliori di operare.

Così si guarisce. Tutto il resto è aria fritta.

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ECCO UN'ALTRA PREDA PRONTA A CADERE NELLA RETE DELLA PSICHIATRIA

LETTERA

Ciao Pietro scusa il disturbo ho letto molto il tuo blog e visto che con i tuoi consigli e suggerimenti hai aiutato molte persone ... ho visto anche i tuoi video su YouTube.

Io ho un problema di ansia da Ottobre 2017, mi sono sempre opposto ad ogni forma di medicinale fino a quando (gennaio/febbraio) ho avuto episodi di attacchi di panico e mi sono spaventato moltissimo. Da febbraio il medico mi ha prescritto lo Xanax 0.5 a rilascio prolungato, una compressa al mattino è una alla sera per un totale di 1 mg al giorno.

Con l'aiuto di una psicoterapeuta sto molto meglio ma dopo diversi mesi una mattinata sono andato in crisi e sono tornato dal dottore che mi ha prescritto una visita psichiatrica (fatta, è uscito con la prescrizione di un farmaco nuovo da aggiungere eliminando una cp di Xanax). 

La composizione della mia cura dovrebbe essere (Xanax 0.5 rp e Cymbalta 30 + dopo una settimana 30 per arrivare a 60 mg).

Facendomi un esame di coscienza parlando con la psicologa e non credendo di averne bisogno non ho ancora iniziato questa terapia e da 4 giorni ho iniziato a prendere solo lo Xanax al mattino eliminando la compressa serale visto che attualmente non ho problemi di insonnia.

Ti chiedo quindi .... un tuo parere e suggerimento in merito perché vorrei eliminare del tutto i farmaci ma trovo difficoltà nello scalare perché la compressa e la dose minima a rilascio prolungato come posso fare e in quanto tempo?

Spero che vorrai dedicare un po’ di tempo alla mia mail e ti ringrazio anticipatamente .
Grazie

Lettera firmata


RISPOSTA

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Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

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Veniamo a noi.

Dobbiamo partire SCARDINANDO tutti i dogmi che ti sono stati inculcati.

1) Ragiona con la TUA testa. Sei veramente convinto che una compressa di sintesi chimica al 100% possa interagire selettivamente con 100 miliardi di neuroni, andando ad "aggiustare" solo quello che vogliamo noi?

2) Sei veramente convinto che soffocare un sintomo equivalga a una GUARIGIONE?

3) Ti sei chiesto perché i "luminari" da cui sei andato non abbiano preso minimamente in conto le tue abitudini di vita/alimentari, dispensandoti subito una bella terapia farmacologica?

4) Ritieni il tuo corpo uno stupido fantoccio incapace di autogestirsi se LASCIATO IN PACE?

Vuoi il mio parere diretto? La strada che hai intrapreso non ti porterà altro che al baratro. Questa è la mia personale opinione.

Io sono per le GUARIGIONI VERE. Quelle che arrivano piano piano, sfumate, e che sono la diretta conseguenza di RIGORE, COERENZA e OSSERVANZA delle regole non scritte di Madre Natura, a cominciare da quello che fumi, bevi, inali e metti in bocca, per poi arrivare a tutto il tuo vissuto emozionale.

Se vorrai provare a capire che non sempre indossare un camice bianco e aver fatto 12 anni di studi significhi giocoforza avere la verità in tasca, leggi il mio libro e comincia ad APRIRE la mente.

Forza e coraggio

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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