giovedì 12 maggio 2011

ALLA RICERCA DEL SONNO PERDUTO

Milioni, dico milioni di persone nel mondo, si girano e rigirano nel letto cercando di addormentarsi, e quando ce la fanno, si svegliano spesso, arrivando al mattino stanchi, irritabili e depressi.
Questo articolo non vuole assolutamente disconoscere le tantissime cause di natura psicologica che possono portare a soffrire di insonnia, ma vuole analizzare invece le cause fisiche che possono essere alla base di questo disturbo super invalidante.
Partiamo dal concetto che l'uomo è riuscito a distruggere un aspetto naturale, quale il dormire, sviluppatosi nel corsi di milioni di anni.
Ma osserviamo l'iter delirante di chi cerca un rimedio al proprio disturbo: prima tappa medico curante, il quale, se non ha voglia di stare ad ascoltare le vostre paturnie, vi rimanderà a casa con una bella prescrizione medica per una benziodiazepina, sia essa l'EN, il famigerato XANAX, il velenoso LEXOTAN e chi più ne ha più ne metta.
Cosa fa un tranquillante? Un tranquillante, una volta ingerito, agisce velocemente sui recettori GABA del cervello, creando un sonno completamente artificiale, dannoso, non riposante, e creando le basi per futuri disastri.
Sono infatti classi di farmaci pericolosissime, prescritte come se fossero noccioline, ma che creano una dipendenza pari a quella degli stupefacenti, perché tali sono anche se legali, e indeboliscono giorno dopo giorno il meccanismo naturale che il corpo pone in essere per addormentarsi.
E da qui, via ad aumentarne la dose per ottenere lo stesso effetto, essendosi sviluppata quella "tolleranza" tipica delle sostanze stupefacenti.
E quando non funzionano più, nessuno continuerà a cercare di capire perché non dormiate (vedi il mio articolo "La forsennata cura del sintomo") ma vi somministrerà altre droghe, sempre più forti, ponendo ulteriori basi per disastri ancora più evidenti in futuro.
I tranquillanti sono ammalianti, come le sirene, ma dopo poco, dopo l'effetto piacevole iniziale, mostrano la loro vera faccia demoniaca (ma degli psicofarmaci tratterò bene con un altro articolo in seguito).
Ma invece mettiamo il caso che un dottore volesse capire perché non dormiate: anche lì, con le basi della medicina allopatica poco farà, attaccandovi elettrodi al cervello cercando di studiare i meccanismi del sonno, che, non raccontiamoci storie, rimangono ancora così misteriosi e affascinanti.
Cerchiamo, ancora una volta, di non essere lobotomizzati, e non vediamo il cervello come una parte del corpo staccata dalle altre (vedasi il mio articolo "Non siamo i mattoncini della Lego"). Esso viene irrorato dallo stesso sangue che irrora il vostro alluce, e se l'alluce magari vi duole per farvi capire che il sangue che gli arriva è tossico, carico di schifezze e malsano, il cervello ve lo dirà con i sintomi più confacenti alla sua natura, tra cui l'insonnia.
Un'alimentazione vegana, con una presenza massiccia di frutta e verdura crude, con tanta frutta secca, centrifugati, frullati inonderà il vostro corpo di sostanze benefiche che aiuteranno a ristabilire un equilibrio perduto, a patto di avere la determinazione di buttare nel cesso le benzodiazepine.
Nessun medico vi dice che toglierle è come disintossicarsi dalla cocaina: brividi, scatti d'ira, un incubo per chi cerca di disfarsene.
Abbiamo bisogno di multiple digestioni corrette, di andare di corpo spesso e bene, di disinfiammare il colon, disinfiammando così anche l'area celebrale.
Riprendiamoci il sonno perduto!

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