giovedì 23 giugno 2011

CONVERSAZIONI ABERRANTI IN SALA PARTO

Una donna partorisce, e la mattina dopo si ritrova in stanza con altre che hanno anch'elle partorito da poco.
La prima è vegana, attenta a non bersi tutte le fandonie che la medicina allopatica vuole farci ingurgitare, e super sostenitrice dell'estrema dannosità delle vaccinazioni, soprattutto pediatriche.
La seconda non ha alcuna cognizione di cosa sia giusto o sbagliato, e accetta di far fare un prelievo al proprio neonato, in modo tale che, come detto da i medici "sapremo con certezza di quali malattie potrà soffrire in futuro".
Vi rendete conto dell'aberrazione di questo discorso? A cosa serve allora non bere, non fumare, non alimentarsi di cadaveri o di latte di altre speci, di cibo spazzatura, quando un banale esame del sangue ci dirà se saremo costretti a morire prima del tempo e di che cosa!?
Un'altra ancora dice "Uffa la carne non mi piace, ma la devo mangiare per forza!"...
Un'altra ancora offre alla saggia vagana un ottimo actimel, considerato ormai la panacea per tutti mali!
Un'altra ancora si lamenta perché l'ospedale non offre automaticamente il latte artificiale dato che lei non ha alcuna voglia di allattare dato che le fa male...
E la nostra amica vegana invece ha il colostro che le esce dal seno senza neanche stringerlo, sintomo di un corpo sano che fa quel che deve fare.
Questo siamo diventati noi umani: un'accozzaglia di lobotomizzati, che hanno trasformato la gravidanza, la nascita e la crescita di un bambino in una cosa difficile, innaturale, artificiale.
E queste povere creature indifese dipendono da noi, e noi le torturiamo con latte artificiale, vitamine artificiali, vaccinazioni, salviette piene di additivi chimici, clisteri per fare la cacca poiché sono stitici a causa del latte artificiale che assumono.
Ognuno di noi è libero di andare anzitempo al camposanto, ma non portate con voi i vostri innocenti figli.

2 commenti:

  1. Avendo avuto un nipotino otto mesi fa,

    su questo argomento potrei scrivere un libro. "Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare..." :-D

    Appena nato il bimbo, scopro che l'ospedale S.Camillo di Roma non pratica il rooming, cioè la vicinanza mamma-bimbo nella stessa stanza, secondo le più moderne norme di neonatologia e puericultura, ma schiaffano i neonati al nido, come si faceva quarant'anni fa.
    Penso ad una mancanza di personale, endemica nei nostri ospedali, ed anche ad una carenza di spazio, vista l'esiguità delle stanzette in cui sono ricoverate due partorienti: se vi ponessero anche due cullette, non passerebbe più nessuno.

    I neonati vengono portati alla mamma per l'allattamento solo dopo l'uscita dei visitatori, "perché gli adulti portano le malattie".
    L'ostetrica ha consigliato ai neogenitori di "non far toccare il bambino da nessuno per almeno un mese, perché deve realizzarsi l'imprinting coi genitori". Eh certo, hai visto mai che si convincesse che la nonna è il papà e la zia è la mamma!!!

    Ho detto a mio figlio che gli era nato un bambino, non una taccola!
    La taccola è un piccolo corvide, di cui il dottor Konrad Lorenz
    studiò le abitudini ed il comportamento, e li enunciò nel libro L'anello del re Salomone, libro cult negli anni '70.
    Il dottor Lorenz camminava tutti i giorni accanto alle piccole taccole per abituarle alla sua presenza e convincerle che lui era la...madre! Allo scopo di studiarle meglio e più da vicino, realizzava un imprinting familiare. Ma lui era un uomo, loro uccelli!

    Purtroppo il personale sanitario e paramedico fa leva sulla paura, l'ignoranza e l'inesperienza dei giovani genitori, che sono di coccio e non ascoltano i consigli di una madre e di una nonna che ha più esperienza di loro, ma investono la persona in camice bianco di un' autorevolezza spesso immeritata.

    Il neonato umano, come tutti i mammiferi, riconosce la madre dall'odore, anche perché fino a due mesi i suoi occhi percepiscono solo ombre, e non ha alcun bisogno d'imprinting eterodiretti.

    Successivamente ho saputo per puro caso che la suddetta, rigidissima ostetrica era stata licenziata, ma non per l'incuria con cui prestava la sua opera, bensì perché, pur essendo dipendente pubblica, praticava a pagamento anche la professione privata. E quindi per truffa allo Stato.

    Continua...


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  2. ...Continua:

    Come molti neonati, il mio nipotino aveva dei rigurgiti, che spesso lo facevano piangere, perché assieme al latte vengono espulsi anche gli acidi gastrici, che bruciano l'esofago delicato.
    Sarebbe stato sufficiente che venisse suggerito l'allattamento in posizione eretta, anziché sdraiata, perché la posizione eretta favorisce la discesa del latte nello stomaco, con l'aiuto della forza di gravità.
    E invece no! Il primo pediatra, sedicente omeopata non iscritto all'Albo, è arrivato a prescrivere anche tre farmaci omeopatici ad un bimbo di un mese (cosa peraltro sbagliatissima, perché in omeopatia è preferibile somministrare un solo farmaco alla volta; comunque vi sono due scuole al riguardo, e non entro nel merito).
    Piccoli pazienti crescono!

    Il secondo pediatra, molto bravo, lavora al Bambin Gesù, ha fatto di meglio: ha suggerito di togliere il latte materno e somministrare un latte artificiale più denso, in modo che venisse trattenuto meglio. Non ha risolto il problema manco per niente, ma la situazione è un pochino migliorata.
    Peccato che il latte materno fornisca gli anticorpi quando il sistema immunitario del neonato non è ancora formato; ma la ditta che produce tale latte artificiale, carissimo perché specifico, ne ha beneficiato di sicuro!

    Svezzamento anticipato a quattro mesi e mezzo (?) per i suddetti problemi di rigurgito, meglio passare ad un'alimentazione solida.
    Il sale fa male, per insaporire i cibi meglio usare il parmigiano, che come tutti sanno, è composto da caseina animale e...sale! E' una delle cose più indigeste e pesanti che esistano.
    Altre perle: le fragole e le ciliegie sono "allergizzanti", meglio aspettare un anno e mezzo prima di somministrarle.
    La sogliola è pesante, il merluzzo è più leggero (baggianata sesquipedale, semmai è vero il contrario). Così comprano cuori di nasello surgelati, provenienti da non-si-sa-quale parte del mondo, "perché l'ha detto il pediatra, e non troviamo i merluzzetti mediterranei al supermercato".
    Ne uccide più l'inconsapevolezza che la spada.

    A questi paraguru dico: lo svezzamento va iniziato quando compaiono i primi dentini! E' il corpo che manifesta le sue capacità e le sue esigenze, secondo un perfetto schema evolutivo.

    Per fortuna il mio nipotino è sano e forte, e riesce a sopravvivere all'insipienza dei genitori ed all'impreparazione del personale sanitario.
    Per quanto mi riguarda, sono felice di aver messo al mondo un figlio quarantadue anni fa, quando la medicalizzazione della gravidanza e dell'allattamento non era ancora così intrusiva ed onnipervasiva.
    Ho conosciuto il sesso del bambino solo al momento della nascita,
    ho vissuto una gravidanza senza amniocentesi (pericolosa per la mamma ed il bambino), e senza ecografie, di cui non si conoscono gli effetti sul feto.
    Alla terza somministrazione di antibiotico per un banale problema di rinite e sinusite, ho mollato pure il pediatra quando mio figlio aveva quattro anni, ed ho risolto tutto con una terapia alle terme sulfuree di Tivoli.
    Mi sono salvata!

    Con grande stima.
    E.

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