giovedì 14 marzo 2013

ZYPREXA E ANZIANI: UNA BELLA PILLOLA ALLA NOVANTENNE

LETTERA

Purtroppo la psichiatria è davvero all'anno 0 e molti dei farmaci che esistono non si sà nemmeno come agiscano davvero.

Il bugiardino dello ziprexa è spaventoso....lo prende mia nonna 90 enne... un farmaco che è stato efficace contro una schizzofrenia e amnesie senili però è effettivamente lobotomizzata....comunque riesce ancora ad essere autosufficente....in questo caso mi sembra quasi il male minore.
Il foglio illustrativo è spaventoso...notare questo piccolo estratto dove compare pure "Morte improvvisa immotivata."

Altri possibili effetti indesiderati: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
 Reazione allergica (ad esempio gonfiore in bocca e alla gola, prurito, eruzione cutanea).
 Diabete o un peggioramento del diabete, occasionalmente associato con chetoacidosi (presenza di
corpi chetonici nel sangue e nelle urine) o coma.
 Diminuzione della temperatura corporea.
 Crisi epilettiche, abitualmente associate con una storia di crisi epilettiche (epilessia).
 Associazione di febbre, respiro accelerato, sudorazione, rigidità muscolare e stato confusionale o
sonnolenza.
 Contrazione della muscolatura dell’occhio che determina un movimento rotatorio dell’occhio.
 Alterazioni del ritmo del cuore.
 Morte improvvisa immotivata.
 Infiammazione del pancreas che causa forte dolore allo stomaco, febbre e malessere.
 Malattia del fegato che si manifesta come ingiallimento della cute e delle parti bianche degli occhi.
 Malattia muscolare che si presenta come dolorabilità e dolori immotivati.
 Difficoltà nel passaggio dell’urina.
 Erezione prolungata e/o dolorosa.
 I neonati da madri che hanno preso OLANZAPINA EUROGENERICI negli ultimi tre mesi della
gravidanza possono presentare sintomi da sospensione (vedere "Gravidanza e allattamento").

Forse la medicina è il caso che comincia ad offrantare certe problematiche con modalità diverse....perchè se io vendessi un software e dicendo al mio cliente ...che gli può esplodere il computer in faccia ..be credo che resterei senza lavoro 

F.to Daniele


RISPOSTA

Ciao Daniele,
grazie per questa tua ennesima testimonianza, che mi permette di toccare un ulteriore tasto dolente.
Fantastica infatti la tua analogia con il tuo lavoro.
Nella moderna psichiatria, invece, è legale propinare sostanze con effetti (collaterali e non, e ricordiamo che gli effetti collaterali sono sempre effetti di una sostanza anche se non voluti) senza doversi giustificare, senza rischiare licenziamenti in tronco, senza rischiare nulla.
Il paziente stermina la propria famiglia sotto gli effetti di uno psicofarmaco? È colpa della "malattia" che non è stata tenuta a bada nonostante la terapia, e non del farmaco stesso.
Un paziente stermina la famiglia poiché aveva interrotto la terapia? È colpa della "malattia" che è tornata prepotentemente a galla, e non delle crisi da sospensione.
In questi due casi, lo psichiatra è salvo, ma nel caso in cui una persona sterminasse la propria famiglia non essendo contemporaneamente sotto terapia farmacologica, ecco che il medico ne risponderebbe subito all'autorità giudiziaria.
Non potrebbe certo, in una società come la nostra, affermare che gli psicofarmaci avrebbero solo peggiorato una situazione, e che la sua "crisi di pazzia" ben poteva essere associata alle malsane abitudini di vita e alimentari del nostro tempo.
Nessuno riesce a capire che cibo marcio=sangue marcio=pensieri violenti e negativi.
Un intestino in disbiosi (e cioè con una presenza preponderante di batteri che si sviluppano in uno stato di assenza di ossigeno) non permetterà lo sviluppo e la produzione di quei neurotrasmettitori indispensabili per aiutarci a vivere sereni, speranzosi, vivaci, curiosi etc...
Il corpo non è fatto di solo spirito, e c'è una parte organica che deve funzionare altrettanto bene al fine di fornirci un umore stabile.
Invito i nuovi lettori a leggere, a riguardo, tutti i miei precedenti articoli.
Veniamo a tua nonna.
Ormai sta diventando consuetudine, anche in Italia (in America ormai è la norma) rincoglionire gli anziani.
Nelle case di riposo, e questo lo dico per esperienza diretta e personale, è facilissimo essere messi sotto ansiolitici e antidepressivi: non si rompe le palle, si va a dormire all'unisono, e siamo tutti felici e contenti.
Non importa se intossico il fisico già debilitato di un anziano; non importa se gli ottundo le emozioni; non importa se lo trasformo.
Chi se ne frega, tanto è anziano, e deve solo attendere la morte.
Io e l'igienismo naturale la pensiamo in maniera diversa.
Il primo motto è: finché c'è vita, c'è speranza.
Il secondo è: nessun attimo deve essere sprecato.
Quindi, anche in tua nonna novantenne, ogni secondo della sua vita è prezioso.
Mentre il dottorone di turno cosa ha fatto?
Le ha prescritto il più potente, deleterio, malsano, demoniaco antipsicotico mai prodotto.
Certo che ora tua nonna è "tranquilla".
Come hai scritto tu, è chimicamente lobotomizzata.
Lo zyprexa blocca i recettori della dopamina: quindi via allucinazioni, via paranoie.
Ma anche via creatività, via voglia di vivere, via vivacità, perspicacia, voglia di ridere e scherzare.
È autosufficiente perché si aggira per casa come uno zombie.
Scommetto che è ingrassata a dismisura, che dorme a dismisura (ho testimonianze di persone che dormivano fino a 18 ore al giorno, alzandosi stanche).
Questa secondo te è una guarigione?
Nessun dottore avrà mai voglia di arrivare alle cause del problema.
Nessuno ha voglia di reimpostare l'alimentazione in una persona di novant'anni che magari ha seguito la famosissima dieta mediterranea per tutta la vita.
Nessuno ormai ha voglia di fare nulla.
Si vuole il risultato immediato, senza sforzi.
E da questo concetto è nata l'era delle pillole. Grazie zyprexa.
 


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