LETTERA
Buongiorno,
sono Eugenio, domani desideravo calare un po' lo zyprexa (1/4 la compressa da 5mg) ma ho la mia famiglia contro, sono passati due mesi dall'ultima riduzione. La mia famiglia non sa della lotta che devo fare io per rimanere magro (facendo molto sport e stando attento all'alimentazione ho perso 25Kg in 6 mesi). Penso di aver trovato un sistema per smettere gradualmente i farmaci, però se non mi danno la possibilta' di farlo non lo potrò mai dimostrare e sarò costretto a fare molto sport e stare attento al mangiare per tutta la vita, questo è il prezzo che si paga anche assumendo dosaggi bassi di zyprexa.
Cordiali saluti
Eugenio
RISPOSTA
Gent.mo sig. Eugenio,
grazie della sua mail e di aver dato fiducia a questo piccolo uomo.
Premetto come sempre che non sono un dottore, non faccio diagnosi, non prescrivo farmaci e non curo nessuno.
Nessuno infatti può essere curato da nessuno, essendo il corpo umano l'unica entità in grado di curare se stessa, allorquando gliene venga data la possibilità.
Sono solo un operatore delle Forze di Polizia con all'attivo 20 anni di esperienza, che mi hanno permesso di capire cosa sia diventata la psichiatria, cosa siano veramente gli psicofarmaci e cosa queste sostanze stiano facendo ai miei amici umani in tutto il mondo.
Ed è giunta l'ora che tutti questi anni di studi, ricerche ed esperienze personali vengano messi gratuitamente a disposizione di chiunque soffre, di chiunque sia intrappolato tra queste sostanze chimiche, che non esito mai a definire come demoniache.
Via la lobotomizzazione ora, e vediamo le cose per quello che sono.
Ho scritto tantissimi articoli su uno degli psicofarmaci in assoluto più distruttivi mai creati della mente malata dell'uomo, ed è quindi sufficiente digitare "Zyprexa" nel motore di ricerca interno del blog ubicato in alto a destra per leggerli tutti.
Non so la motivazione per cui lei abbia cominciato ad assumere questa porcheria, ma so per certo che esiste una disinformazione dilagante riguardo ai danni che questa molecola (l'olanzapina) causa sull'organismo, tanto da parte dei medici che dei "pazienti".
Lo Zyprexa è un antipsicotico definito "atipico".
La sua funzione è soprattutto di fermare uno stato di distaccamento dalla realtà definito comunemente "psicosi", e lo fa molto bene.
Lo fa spegnendo letteralmente intere aree del cervello, agendo sul neurotrasmettitore "dopamina", che è deputato a farci sentire gratificati, propositivi, vogliosi di imparare e sperimentare, di emozionarci.
Il suo utilizzo provoca quindi, presto o tardi, la zombizzazione di chi lo assume.
Non dona un senso di tranquillità, ma ottunde, spegne, polverizza le emozioni.
Se in via del tutto eccezionale potrebbe anche trovare un impiego come sostituto della contenzione fisica in caso di persone in fortissimo stato di agitazione (e anche qui ce ne sarebbe da discutere), il suo utilizzo comune in terapie a lungo termine è un vero e proprio attentato all'integrità fisica e mentale di chi lo assume.
E ora veniamo all'aumento di peso, come lei ben dice.
Lo Zyprexa altera il metabolismo in maniera profonda, molto profonda.
Ingrassare anche dieci, 20, 30, 40, 50 o addirittura 60 kg è la norma e non l'eccezione.
Chiunque lo assuma è destinato, in percentuali altissime a sviluppare il diabete, oltre a una miriade di patologie di tipo fisico.
Questa porcheria è e rimane, come tutti gli psicofarmaci (e come tutti i farmaci in generale) uno stroncasintomo, che non ha guarito, non guarisce e non guarirà mai un singolo essere umano in tutto il globo.
Nel suo caso specifico, ricordi sempre che l'art. 32 della nostra Costituzione le permette di rifiutare qualunque terapia se non somministrata in regime di trattamento sanitario di tipo coatto.
Non so la sua situazione, ma qui si gioca sulla sua salute, sulla sua vita
Quindi lei, solo lei può decidere cosa è meglio, e non è solo un fatto di sport o di mettere su chili.
Ne va della qualità della sua vita, che con un farmaco tale potrà solo essere infima.
La dismissione di tale molecola è sempre un terno al lotto, in quanto andrebbero presi in considerazione tanti fattori, quali il dosaggio (e su questo lei è a buon punto, assumendone "solo" 5 mg), da quanto tempo la si assume, e lo stile di vita in generale.
Il pericolo più grande è che possano esserci effetti di rimbalzo, e che quindi possano sorgere sintomi di tipo psicotico, che sarebbero del tutto normali e transitori, e che andrebbero accettati quale tentativo del corpo di ritornare a una omeostasi e cioè a un suo equilibrio senza farmaci.
Invece questi sintomi disintossicativi verrebbero presi proprio come scusa per continuare a dirle che lei ha bisogno per sempre di questa immondizia.
Ma le mando un messaggio super positivo, e cioè che se ne esce eccome, con una dismissione lenta e costante e con uno stile di vita impeccabile.
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
La sua vita è nelle sua mani, non lo dimentichi mai.
La sua vita è nelle sua mani, non lo dimentichi mai.
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