lunedì 10 marzo 2014

CYMBALTA E CARBOLITHIUM: MA I VERI PROBLEMI RESTANO SEPOLTI

LETTERA

Buongiorno.
mi chiamo Alberto, vivo a Palemo. Ho 54 anni, moglie e 3 figlioli di cui 2 maggiorenni, fumo 12 sigarette al dì, non seguo diete mangio di tutto, bevo caffè 2 tazzine al gg, non ho mai fatto uso di droghe, bevo ogni tanto un po' di vino.
Da quasi 2 anni, a che conducevo una vita normale, anche se con piccoli contrasti familiari che reputo accettabili, ad un certo punto con il lavoro che già andava male e poi sempre peggio, e al fatto che dovevamo traslocare lasciando una casa a Bagheria in affitto a 500 euro al mese, trasferiti più volte e case sempre migliori, e andare a stare da mia madre, il padre se ne è andato 3 anni fà. 
Questa casa di mia madre è allo zen, un quartiere degradato in periferia di Palermo, una casa popolare.
Allorché a maggio di 2 anni fa in prospettiva del trasloco a fine luglio ho cominciato a dare segni di squilibrio.
Stavo a letto giorno e notte, mia moglie mi ha portato in un centro di salute mentale e da lì i primi psicofarmaci.
Poi al pronto soccorso per una tac che non ha evidenziato nulla di negativo.
La casa della madre l'abbiamo pulita e non riuscivo a concentrami su nulla nemmeno a far pulizie e a rispondere ai clienti che chiamavano.
Ci siamo trasferiti il primo di agosto con tutte queste condizioni. La moglie e i figli che lavoravano sodo e io sempre più ebete.
I primi di agosto mi ricoverano in una clinica psichiatrica dove son stato 10gg, e mi imbottivano di medicine antidepressive.
Io sempre a letto a dormire e dormivegliare.
Un po' ci svagavamo andando nel villino al mare dai cognati.
La situazione per me e i miei è peggiorata.
La madre sempre a lamentarsi per lei e che non spendeva una parola buona per mia moglie.
E la moglie non vuole nemmeno più vederla.
La moglie è andata in crisi più volte con esternazioni isteriche, i figli anche essi ne hanno risentito.
Poi siamo andati in un centro psichiatrico gratuito, anche con sedute con psicologa.
In questo lo psichiatra, che reputo un ottimo dottore, mi ha prescritto una cura che seguo attualmente,
con cymbalta 60 e 30mg al giorno e carbolithium 150mg 3 al giorno.
Dal letto son passato a stare tanto alla tv, dalla tv da un paio di mesi ad oggi ho ripreso a leggere e stare su fb a interagire con contatti e occuparmi di politica e ad ascoltare musica.
Dalla psicologa vado con la moglie, e a lei ha detto se ne vada se no le viene un accidente.
La situazione attuale è che moglie e figli sono stressati per mia colpa di questo stato di cose, e alla prima occasione andranno via, io ho perso il lavoro e non riesco neanche a cercarlo, anche se con i rapporti con gli altri ho avuto un miglioramento ma non con la mia famiglia.
Questo penso sia tutto.
Confido in un suo parere, grazie mille e buona giornata.
pace e bene...

Alberto



RISPOSTA

Buongiorno sig. Alberto,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un dottore, non curo nessuno, non prescrivo nulla, non faccio diagnosi e ben me ne guardo dal farlo.

Fatta questa doverosa premessa, veniamo a noi.

Devo dire che mi state caricando di una marea di responsabilità, dato che mi arrivano mail in continuazione.

Sono felice di continuare questo lavoro informativo sempre precedenti, dove esiste e si può finalmente toccare con mano anche e soprattutto il lato umano della vita.

Lei sa di che cosa avrebbe bisogno? Di un lavoro e di una casa decente, e non di porcherie chimiche che sembrano aiutarla nel breve periodo, ma faranno vedere il loro lato oscuro nel medio-lungo termine.

Il sistema psichiatrico è talmente marcio da non affrontare mai il problema alla radice: sempre e solo pastiglie, anche quando è davanti agli occhi di tutti che la problematica è di natura economica.

Questa società, quindi, al posto di aiutare non fa altro che psicomedicalizzare tutti, trasformando persone sanissime con problemi reali in depressi cronici.

Cosa andrebbe fatto?

Il problema principale è che lei ora è debole; debole perché il suo castello di carte ha le fondamenta negli psicofarmaci-sabbia, e non appena li toglierà cadrà facendo un bel botto.

Non voglio essere duro, ma non voglio nemmeno prenderla in giro.

Situazioni come queste sono molto difficili da affrontare, anche perché bisogna crederci fermamente e in questo caso essere anche supportati da persone positive e amorevoli.

Quindi: presa di coscienza che gli psicofarmaci sono solo un mascheramento dei sintomi e che nel lungo periodo causeranno una miriade di problemi.

Presa di coscienza che scalarli significherà ripiombare nel buio più totale (anche peggio di prima) per il periodo di tempo che il corpo necessiterà per tornare a uno stato di equilibrio (omeostasi).

Presa di coscienza che il corpo non è una latrina: caffè, sigarette e dieta mediterranea da buttare nel cesso.

Presa di coscienza che il lato fisico non va mai trascurato: un corpo correttamente alimentato è molto più resistente ai guai della vita.

Presa di coscienza che l'unica alimentazione compatibile con il nostro disegno universale è quella vegana, tendente al crudismo.

Il sottoscritto e questo blog sono qui per aiutare chiunque lo necessiti, ma prima deve studiarselo tutto e convincere se stesso su che cosa vuole dalla vita e che strada intraprendere: quella della cura o quella della non-cura.


Pietro Bisanti

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