lunedì 28 aprile 2014

ECCOME COME GLI PSICHIATRI RIDUCONO I NOSTRI FIGLI: LEGGETE E INCAZZATEVI


LETTERA

Buonasera,
dal 1° ricovero - luglio 2012 - mio figlio è curato con Ziprexa 10 mg/giorno poi ridotto a 5. mg/giorno; ad ogni nuovo ricovero poi han provato altri farmaci ma ora non ho con me i documenti con i nomi scritti e glieli invierò appena possibile.
Col tempo, ha iniziato a balbettare: la psichiatra sosteneva che fosse la timidezza...ora che non lo prende più, non balbetta più.
Cmq la 'cura' era Ziprexa + Xanax oppure EN. Un'ameba dormiente praticamente.
Dopo l'ultimo ricovero di cui le ho già scritto - dicembre 2013 - ed il suo rifiuto di provare Leponex, è stata stabilita la cura con Haldol decanoas, una fiala al mese; da gennaio ne ha già fatte 4 (anche più di una al mese, perché era agitato).
Siccome si è rifiutato di andare al CPS per la puntura di marzo, gli operatori hanno scritto invitandolo ad andare e proseguire la cura poiché in caso contrario avrebbero potuto anche farlo ricoverare a forza....
Lui ha deciso che basta col CPS, psicofarmaci e tutto il resto.
E' difficile per lui stare bene, poiché non dorme e poi è su di giri ed i suoi pensieri sono sconnessi. Questa è la conseguenza peggiore, ma io credo che la causa di questo sia proprio aver smesso improvvisamente e non a scalare gli psicofarmaci. Invece lo psichiatra dice che avrebbe bisogno di una dose maggiore per stare bene. Certo, spegniamo definitivamente il ragazzo, almeno stiamo tutti bene.
Mi permetta di fare una considerazione: come è possibile curare una malattia che non ha nessuna base fisicamente verificabile? Che non è rilevabile con nessun esame, né che dipenda da una modificazione genetica?
Tempo fa, ho fatto ricerche nel web ed ho scoperto che esiste un protocollo mondiale ideato dai soliti esperti, utile a determinare se la persona è ammalata e dunque curabile con farmaci. Nel 2012 o 2013, ora non ricordo bene, il suddetto protocollo è stato ulteriormente irrigidito con l'ovvia conseguenza di aumento di ammalati ed aumento della ricchezza delle aziende farmaceutiche.
Sono certa che mio figlio sia intossicato da tutti i veleni che gli hanno fatto ingurgitare, e che dovrebbe prima di tutto disintossicarsi ma come fare visto che non ha più nessuna fiducia in medici, psicologi, psichiatri e via dicendo? Forse un buon omeopata può aiutarlo con una dieta come quella che anche lei consiglia?
La ringrazio per il suo impegno.

F.to Maria


RISPOSTA

Gent.ma sig.ra Maria, ci siamo già sentiti e rimando i lettori al mio precedente articolo qui.

Voglio aggiungere semplicemente alcune considerazioni...

Suo figlio balbetta a causa degli psicofarmaci e questi luminari scienziati dicono che è timido?
Suo figlio rifiuta le cure, perché le sente come velenose e infiltranti, e loro lo riempiono di punture a rilascio graduale?
Suo figlio è già un'"ameba dormiente" e lo psichiatra vuole ancora aumentare la dose?

Questi sono i dottoroni a cui mettiamo in mano la salute mentale delle persone?

Lei signora conosce benissimo il mio pensiero, essendo scritto a caratteri cubitali nel blog.

Non sono un medico e non curo nessuno. Lei sa però quello che deve fare. Lo faccia, e in fretta, per la vita di suo figlio.


NOTA BENE:

Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.

Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.

Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.

Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.

E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.

E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.

E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.

Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.

Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.

Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.

Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.

E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.

Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).

Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.

Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.

La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.

Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.

Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.

Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.

Grazie di cuore

Pietro Bisanti


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