giovedì 1 maggio 2014

CIPRALEX, LAMICTAL, DEPAKIN CHRONO, INVEGA: 140 KG E UNA DEVASTAZIONE DA MEDIOEVO

LETTERA

Buonasera Pietro, da pochi giorni ho scoperto il tuo blog .... e che dire, ne sono davvero felice!
Il motivo della mia mail è per richiederti una copia cartacea del libro da te scritto...ma al tempo stesso ti dico qualcosa di me!
Ad ottobre compio 40 anni, e alle spalle ne ho diversi con uso di psicofarmaci. Attualmente, dopo un ricovero a dicembre 2013 in psichiatria per ca venti giorni sto prendendo: Cipralex 20 mg - Lamictal 25 mg - Depakin chrono 500 mg - Invega 3 mg .
Da ca venti giorni seguo una alimentazione vegana iniziata per motivi etici... che tante volte dal 2010 avevo provato a seguire, ma inutilmente perché troppo abituata ai "vecchi sapori" e con forza di volontà inesistente.... Abitudini sbagliate e tanta tanta sofferenza repressa da sempre mi hanno portato a pesare 140 Kg per 1.62 di altezza !
...Dopo pochi mesi di matrimonio, verso novembre 2010, decido di interrompere la cura con psicofarmaci di botto perché volevo avere un bambino. Gli effetti si fanno devastanti dopo qualche tempo, non tanto nell'immediato, e sto veramente male.... ma non riprendo comunque la terapia fino a che nel novembre 2011 ho di nuovo manifestazioni psicotiche del tipo allucinazioni, manie di persecuzione ecc... in concomitanza della separazione da mio marito.
Terrorizzata e spinta anche da mia madre ritorno dalla psichiatra, che senza tanti giri di parole mi dà della scema per aver interrotto la cura.... e si ricomincia con lamictal 50 mg e abilify 10 e 15 mg per due anni fino a quando nel novembre-dicembre 2013 .... ri-tombola ! Sto malissimo con sintomi super amplificati.... Quindi ricovero e un susseguirsi di modifiche alla terapia fino a ca due mesi fa con i farmaci sopra menzionati.
Sto anche seguendo una psicoterapia di tipo familiare per cercare di affrontare 40 anni di repressione e "violenza contro me stessa"....
Che dire ... non so da dove cominciare per scalare la terapia.....
Per il momento ti saluto....

F.to Silvia 



RISPOSTA

Buongiorno Silvia,
grazie per aver scritto a questo piccolo uomo e di aver voluto condividere la tua esperienza.

E grazie per aver acquistato il mio libro: ho bisogno dell'aiuto di tutti per portare avanti questo lavoro di informazione senza precedenti.

Le mie sensazioni: un misto di rabbia e rabbrividimento.

Storie come la tua sono l'emblema della disfatta planetaria di una branca della medicina che dovrebbe tornare da dove è venuta, e cioè dal Medioevo.

Antidepressivi SSRI, antipsicotici atipici, stabilizzatori dell'umore: un cocktail di farmaci da film dell'orrore e che solo un cieco potrebbe associare quali propedeutici per una guarigione...

Ma come diamine si fa a guarire somministrando molecole chimiche invalidanti e infiltranti come quelle che stai assumendo?

Ti hanno fatto ingrassare fino a 140 kg e hanno ancora l'ardire e la supponenza di volerti guarire?

Come dico sempre, non sono un medico, non prescrivo nulla, non faccio diagnosi né curo alcuno, essendo io stesso un convinto sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità, e della completa inutilità e assoluta dannosità degli psicofarmaci tutti.

I punti a tuo vantaggio sono due: la consapevolezza che ti ha portato ad informarti e ad arrivare su questo blog, e l'art. 32 della nostra Costituzione, che ti permette libera scelta nell'assumere o meno una terapia, a meno che tu non sia in regime di TSO (ma non mi sembra questo il caso).

Non voglio però raccontarti favolette: staccarsi da farmaci così demoniaci e infiltranti può essere pari alla scalata dell'Everest, e gli effetti da dismissione, in questo caso specifico, possono essere veramente infernali e invalidanti.

Senza contare che qualunque riaffioramento della sintomatologia (che non è un "ritorno" della malattia mentale, perché non esistono "malattie mentali" ma solo "manifestazioni psichiatriche" che hanno una base ben precisa, sia essa fisica, organica, psicologica, o tutte e tre - e queste vanne eradicate e non soppresse) verrebbe considerato come una recidiva, e una ulteriore scusa per imbottirti nuovamente e massicciamente.

Che fare quindi?

Nessuno psichiatra si sognerebbe mai di scalarti nulla, visto anche il tuo "curriculum vitae".

Infatti, se combini qualche "cazzata" sotto farmaci, loro sono legalmente coperti.

Mentre, se scali sotto loro direttiva e succede qualcosa, loro vanno nelle grane: questo è uno dei motivi per cui difficilmente si trova uno specialista pronto ad assistere chi prendere psicofarmaci da molto tempo.

Quindi, per loro puoi rimanere una balena zombizzata, mentre tu, come ogni essere umano, meriti molto di più, e cioè una vita degna di essere vissuta.

La psicoterapia, fine a se stessa, la considero al pari di una chiacchierata tra amici.

La gente ha bisogno di più amore e di meno lettini dello psicologo: questo è il motivo per cui gli psicologi, in primis, devono avere a che fare con persone pulite e non sotto l'influsso di farmaci; in secundis, non devono far passare il malcapitato di turno da una dipendenza farmacologica a una psicologica.

Quindi, parlare fa benissimo, ma non bisogna tramutare una seduta dallo psicologo in un viaggio verso l'ignoto: aiutiamo quindi le persone a volersi bene e a camminare con le proprie gambe.

Senza mai dimenticare che la nostra parte organica riveste un ruolo fondamentale e sempre troppo spesso trascurato.

Se sono intollerante al glutine e sono quindi soggetto ad attacchi di rabbia violentissimi, posso passare la mia intera esistenza in psicoterapia senza risolvere un bel niente: elimino invece tale alimento dalla mia dieta e risorgo senza bisogno di confidare i miei più intimi segreti a nessuno.

Non sto demolendo la figura dello psicologo, ma bisogna cominciare a vedere l'essere umano nel suo insieme e non a compartimenti stagni.

Quindi Silvia, sei sicuramente partita, ma per non perderti a metà strada devi essere molto, molto attenta.

Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti. 
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali che  possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.

Ad una rivoluzione alimentare, deve seguire uno scalaggio lento, di un farmaco alla volta (si scala di solito prima quello più "forte", quindi se si prede un antidepressivo e un ansiolitico, si comincerà con quest'ultimo), prestando massima attenzione ai segnali che il corpo ti invierà.

Tale operazione andrebbe fatta in un ambiente amorevole e protetto, e la mia massima aspirazione sarebbe di poter fondare una "clinica" similare con medici coscienziosi e "controcorrente", e so che ce la farò con l'aiuto di tutti.

Ora, bisogna accontentarsi di quello che si ha, prendendo la salute nelle proprie mani, senza delegarla a nessuno.


NOTA BENE:

Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.

Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.

Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.

Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.

E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.

E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.

E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.

Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.

Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.

Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.

Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.

E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.

Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).

Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.

Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.

La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.

Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.

Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.

Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.

Grazie di cuore

Pietro Bisanti


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1 commento:

  1. dico ma se uno poi..sta male lo stesso con i farmaci meglio stare uguale al limite senza..poi sti cocktail come fa uno a sapere quale e' che fa bene o male o peggio..buttali nel cesso che li prenda lo psichiatra..

    uno 1

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