lunedì 1 settembre 2014

DODICI ANNI DI FARMACI E SCALAGGIO INFERNALE DI ANAFRANIL E TAVOR. E ALLUCINAZIONI CON LA FLUVOXAMINA

LETTERA



Salve, 
mi chiamo G. ho 31 anni e sono di ****
ho trovato il blog per caso perché cercavo informazioni e testimonianze riguardo allo scalaggio di psicofarmaci.

Io dall'età di 19 anni (prima grande crisi depressiva) prendo psicofarmaci anafranil e tavor, le volte che ho provato a scalarli è stato infatti un inferno, solo una volta sembravo esserci riuscito per poi un anno e mezzo dopo ricrollare nell'oblio all'improvviso, e peggio di prima, tanto che per un periodo ho preso pure la fluvoxamina che mi causava allucinazioni nel dormiveglia, e uno stato di confusione per cui facendo dei sogni molto lucidi a volte di cose solo sognate non sapevo dirmi con certezza se fossero ricordi di sogni o ricordi di cose avvenute realmente.

Ora prendo una pasticca di anafranil da 75 la mattina e una la sera, di tavor prima ne prendevo uno la sera e uno la mattina da 2,5 mg ora ho iniziato a scalarlo, togliendo del tutto il caffè, anche perché ne bevevo a barili (un po' per dipendenza, un po' per contrastare il rincoglionimento e il costante sonno, poi vai a capire in quali percentuali).

Mi rendo conto di come sia tutto collegato e come infatti la medicina ufficiale continua a dividere tutto in compartimenti stagni creando sempre nuove specializzazioni e specialisti che sanno tutto su un particolare ma non si rifanno (quasi) mai a un quadro generale, ecco che infatti mi risuonano ovvi i collegamenti tra stato psico fisico e alimentazione, il fatto che sia l'intestino a produrre i neurotrasmettitori, cosa che non sapevo e così via.

Certo che non si risolve il tutto solo con l'alimentazione perché oltre a mangiare e dormire abbiamo anche relazioni con noi stessi e con l'esterno, ecco che infatti solo un anno e mezzo fa ho trovato una brava psicologa con cui sto facendo un buon lavoro. Sono un ossessivo compulsivo e finalmente sono riuscito a capire le ragioni delle mie tante proiezioni e ad intervenirci. 

So che l ossessione è solo una copertura di una depressione sottostante che è a sua volta una copertura di un qualcosa di vissuto male, una copertura a chi sono io veramente. Avendo il fardello della dipendenza da psicofarmaci mi sono sempre tenuto lontano da quelle dell'alcool e del fumo, mi sembrava già abbastanza una. 

Anche io fino a poco tempo fa mi volevo convincere che dovevo considerare la dipendenza con più leggerezza, che era solo una questione del tipo il mio cervello non produce le sostanze che mi servono per stare bene stop, non dovevo farmi tanti problemi o pormi tanti perché.

Ora capisco bene che per maturare come persona e anche guarire sono chiamato a non essere così superficiale come questo "sistema" in generale ci chiede/impone di vivere, a chiedermi tutti i perché di questo mondo e collegare tutto perché risuoni come un'armonia perché dal "come mangiamo" alle relazioni che abbiamo , al come viviamo l'etica nella vita, è tutto collegato.

Naturalmente ho paura, perché l'ultima volta che ho provato a disintossicarmi sono stato malissimo e mi sono ripromesso di non stare più così male, ora ho una visione più ampia e capisco come, se ben consapevole, anche un periodo ancora più duro possa essere funzionale alla guarigione. 

Anni fa lessi di alcuni centri di disintossicazione che usavano il fare saune e corsa per eliminare il più possibile anche attraverso il sudore le tossine presenti nel corpo. Da allora ho intensificato l'allenamento con la corsa (preferisco all'aperto che in palestra)

Vorrei comprare il libro e se ho capito bene devo chiedere info per email
grazie comunque


F.to G.


RISPOSTA

Buongiorno sig. G.,
e grazie per aver voluto condividere la sua storia.

Come premetto sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno, non prescrivo farmaci e ben me ne guardo dal farlo. Sono un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità. Sono inoltre fermamente convinto, dopo 14 anni di ricerca indipendente, che gli psicofarmaci siano la rovina dell'umanità.

Veniamo a noi, che c'è un sacco di carne al fuoco.

Via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.

12 anni di psicofarmaci non sono per nulla una passeggiata, e non ho dubbio alcuno dell'inferno che le ha comportato lo scalaggio.

Il suo corpo, ora, sta infatti procedendo come un aereo durante l'attraversamento di una zona ventosa: come il muso dell'aereo è spostato di diversi gradi per contrastare la forza del vento e mantenere la rotta, il suo corpo ha dovuto alterare la sua biochimica interna per far fronte e controbilanciare i devastanti effetti delle sostanze da lei assunte e che tuttora assume.

Quando quindi si vanno a diminuire gli psicofarmaci, il corpo deve fare il lavoro contrario, per tornare a uno stato detto di "omeostasi" e cioè di "equilibrio". Questa è la motivazione delle crisi mostruose a cui va incontro chi scala tali molecole demoniache.

Lei però ha dalla sua la carta vincente, e cioè la consapevolezza di aver finalmente capito quale sia la strada giusta da percorrere per tornare finalmente a vivere come un essere umano merita.

Non ho dubbi che la nostra salute mentale non sia solo da ricollegare a ciò che mangiamo, ma non posso assolutamente altresì negare come una alimentazione consona al nostro disegno strutturale sia la carta vincente totale nella stragrande maggioranza dei casi, e diventa invece la chiave, negli altri casi, per rafforzare il corpo e permetterci di affrontare con determinazione le avversità della vita e i nostri conseguenti problemi di natura psicologica.

Ho coniato il binomio "cibi puliti - pensieri puliti": uno non può prescindere dall'altro.

Grazie per l'acquisto del libro. In esso troverà tutte le risposte alle sue domande. È un lavoro epocale, che spiega una volta e per tutte cosa siano gli psicofarmaci e come si possa tornare finalmente a rivedere la luce.

Forza e coraggio.

NOTA BENE:

Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.

Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.

Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.

Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.

E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.

E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.

E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.

Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.

Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.

Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.

Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.

E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.

Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).

Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.

Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.

La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.

Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.

Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.

Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.

Grazie di cuore

Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.




Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


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