lunedì 6 ottobre 2014

XEPLION PER TUTTA LA VITA: L'ERGASTOLO FARMACOLOGICO

LETTERA

Egregio signor Bisanti voglio sopravvivere alla psichiatria, io ho TAC al cervello negativa quindi non sono un malato di mente come invece lo sono gli epilettici, la causa del mio TSO era il mio rapporto con mio padre, la psichiatra che mi ha fatto la TAC al cervello mi ha detto che è negativa ossia normale poi mi ha detto che avrei dovuto assumere Xeplion per tutta la vita.

Ora sto bene comunque faccio le iniezioni mensili da 4 mesi al CSM oppure mi vengono a prendere i vigili, l'effetto collaterale dello Xeplion è quello di sembrare un tunnel senza fine quindi la paura di non poter vivere una vita normale a causa delle iniezioni mensili.

Gli psichiatri mi sembrano restii a fare dismettere lo Xeplion e sembrano volerne fare una sorta di ergastolo farmacologico, nel suo blog http://pietrobisanti.blogspot.it/2014/08/d...ancanza-di.html sembra che vi sia un precedente il quale sarebbe  fondamentale.

Le chiedo se sa di soggetti ai quali è stato dismesso lo Xeplion così da fare una statistica e riuscire a farmelo dismettere dalla mia psichiatra del CSM, so che sono stati aboliti gli OPG comunque vi è ancora una cosa da fare.

Firmato Fausto


RISPOSTA

Buongiorno sig. Fausto,
e grazie di aver voluto scrivere a questo piccolo uomo.

Come sempre preciso di non essere un medico, di non curare nessuno, di non fare diagnosi né prescrivere alcunché, essendo io stesso un accanito sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi. Sarò duro (non con lei), quindi si prepari.

La vita sotto psicofarmaci è una vita schifosa, limitata, annebbiata.

Nessun essere vivente sulla faccia di questa terra ha bisogno di ingurgitare giornalmente delle sostanze di totale sintesi chimica che vanno a interferire con le miliardi di sinapsi cerebrali ancora praticamente sconosciute.

I farmaci depot (cioè le punture mensili a rilascio prolungato) sono il peggio del peggio.

Nel suo caso, lo Xeplion, un antipsicotico atipico, non fa altro che creare una cappa sul suo cervello.

Lei, nel bene o nel male, non prova più nessuna emozione.

Benissimo per questa società malata; malissimo per lei, che diventerà (se già non lo è) quella che io definisco una "balena impotente".

Che diamine di vita à questa?

Compreso questo, non vada in cerca di statistiche.

Moltissime persone che seguono questo blog sono riuscite a dismettere per sempre farmaci potentissimi, tra cui gli antipsicotici. 

Ma ora lei deve concentrarsi su se stesso.

Data anche la mia professione, ritengo di avere i piedi ben saldi a terra, e quindi ascolti per bene quello che sto per dirle.

Dalla sua parte, ha il vantaggio di aver conservato un minimo di lucidità, che le ha permesso di arrivare su questo blog.

Dall'altra, la dismissione di tale farmaco comporta necessariamente avere una tutela legale e umana molto forte.

Legale, perché la psichiatria ti stritola vivo se sei debole.

Familiare, perché dismettendo lo Xeplion, anche lentamente (passando quindi alla versione a pastiglie, che altro non è che l'Invega, avendo lo stesso paliperidone come principio attivo) non si può non essere aiutati nell'affrontare le crisi da dismissione che arrivano per forza.

Quindi, le condizioni sono queste due: copertura legale, con un ottimo avvocato che faccia valere i nostri diritti, e copertura familiare, con una cerchia di familiari, amici o parenti che siano pronti a contenere le nostre crisi durante la fase di dismissione.

A questo, va aggiunto un percorso alimentare assolutamente rigoroso e scrupoloso come indicato in questo blog, che è la ciliegina sulla torta, e l'arma vincente per tornare a vivere una vita che valga la pena essere vissuta.

Io non abbandono nessuno, ma da soli si rischia di finire in TSO dopo una settimana.

Infine, gli OPG sono tuttora attivi e funzionanti. 

Ce la farò, prima o poi e con l'aiuto di tutti, a creare una struttura dove finalmente la "malattia mentale" possa essere affrontata senza l'utilizzo di bombe chimiche.

Non esistono i malati di mente caro sig. Fausto, indipendentemente dal risultato della TAC.

Esistono persone che manifestano una sintomatologia psichiatrica, che va sradicata alla radice e non soffocata a furia di siringoni.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.





2 commenti:

  1. Sono Libero , non prendo più farmaci , la legge 180 funziona cosi : per la legge italiana non esistono malattie mentali croniche e non esistono cure a tempo indeterminato , con gli ASO , Accertamenti Sanitari Obbligatori viene valutato che un soggetto non dia evidenti segni di squilibrio mentale in caso contrario può essere fatto un TSO a tempo determinato della durata massima di 6 mesi il quale va rinnovato con un ulteriore Accertamento Sanitario Obbligatorio , la salute di un soggetto va accertata almeno ogni 6 mesi anche se gli psichiatri lo considerano un malato cronico , cosi sono stati chiusi i manicomi , gli psichiatri non possono mandare ne infermieri ne vigili a casa delle persone per fare iniezioni e non possono fare TSO per fare iniezioni.

    Cordiali saluti

    Fausto

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    Risposte
    1. Buongiorno,
      Davvero Lei ce l'ha fatta?
      Che azione legale bisogna compiere per non fare più la fiala di Xeplion, anche se si hanno avuto fatti socialmente rilevanti come 3 tso di fila?
      Grazie mille,
      Lucia

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