martedì 25 novembre 2014

CANNABIS IN VACANZA... PRENDIAMO SUBITO LA SITUAZIONE IN MANO

LETTERA

Buongiorno mi chiamo ***** e sono il papà di un 19enne che a seguito della vacanza di fine anno scolastico a ***** è tornato stordito. Il 13 ottobre mi ha detto di aver fatto uso massiccio di cannabinoidi dal rientro da ***** e che lì ha preso una "pasta".  La sua confessione è stata sincera. Si è iscritto all'Università a ***** che attualmente frequenta non assiduamente. Fa sport. Il percorso di disintossicazione lo stiamo facendo a casa.

Ci siamo avvalsi della collaborazione di un pranoterapeuta dal quale lui ha accettato di andare e con il quale si trova bene. 
Tale consulente fa dei massaggi ed è una sorta di mentore per lui. 
Ha rilevato una intossicazione con ingrossamento del fegato (vista anche con l'ecografia fatta da un medico di fiducia) e gli ha prescritto la dieta del gruppo sanguigno con moltissima verdura e frutta che lui convinto prende divisa in 5 pasti al giorno unitamente a estratti fluidi di varie piante a effetto detossicante. Questa settimana farà la pulizia del fegato con il metodo Clark (sali epsom). 

Da poco abbiamo abbinato un trattamento psicoterapico con una psicologa (niente farmaci) per risolvere il problema che ha scatenato questa crisi (ha un conflitto con me ....una sorta di rapporto di amore-odio).

La psicologa ci ha detto che si tratta di una crisi adolescenziale ritardataria e che in questa fase vive una grande confusione. La droga ha esacerbato queata confusione.   
Il primo mese di astinenza da cannabis è stato inframmezzato dalla ricomparsa del meccanismo del sogno con sogni vividi e allucinazioni diurne che con il tempo si sono annullate.  Ci sono stati 3 espisoidi di psicosi acuta nei quali ha avuto reazioni violente (con me) e di cui si è scusato dicendomi che non riesce a rendersi conto in tempo. La psicologa ma anche il pranoterapeuta ci hanno confermato che sono fenomeni derivanti dall'astinenza e che dobbiamo resistere.
Il secondo mese è iniziato con un dialogo migliorato soprattutto con la mamma e niente episodi psicotici ma è comparsa una sorta di insonnia che ci ha preoccupati. Dorme ma di meno (dalle 01,30 alle 07.00 se non svegliato prosegue.........ma anche notti in cui non dorme) 
Lui si documenta ma le sue energie fisiche stanno diminuendo. Oggi per esempio non so se è andato all'Università.

Quest'anno per noi sarà un anno dedidato al suo recupero psicofisico per cui l'Università lascia il tempo che trova ma la frequentazione è utile per non cadere in una sorta di sindrome amotivazionale. Sbagliamo a pensarla così oppure un periodo di riposo assoluto è congeniale?

Altro elemento ha chiuso con tutte le amicizie precedenti tranne che con 3 amici che non hanno mai fatto uso di sostanze. Credo che sia utile che abbia chiuso i contatti con chi abusava di sostanze.

Per contro va in Parrocchia dove frequenta una catechesi. 

Si sta documentando e vorrebbe fare un digiuno terapeutico di gruppo per disintossicarsi.

Vista la sua esperienza le chiedo alcune info:
1) quanto potrebbe durare la disintossicazione (ho letto 3 mesi)
2) quali prodotti naturali possiamo proporgli per il sonno?
3) quanto può durare l'insonnia?
3) altri consigli da parte sua?
4) esistono cliniche (non per "matti" o "tossici") dove curano la terapia del sonno e la disintossicazione che può consigliarci?
5) facciamo bene a non proporgli visite psichiatriche e sonniferi o in questo caso esiste qualche farmaco che potrebbe essere somministrato come ad esempio un blando ansiolitico senza che questo abbia effetti negativi sulla sua psiche? facciamo bene a tenere duro?

La ringraziamo in anticipo per il prezioso siuto e la consulenza che vorrà darci. 

F.to Anonimo

AGGIORNAMENTO

La ringraziamo Mar. Bisanti. E' possibile risponderci non via Blog ma privatamente via mail?
Ultimamente le cose stanno migliorando moltissimno nel senso che l'umore si è stabilizzato e ora la comunicazione è fluida e tranquilla. Permane la frustrazione per la sua delusione sentimentale ma questo mi sa che l'abbiamo avuta tutti prima o poi e fa parte del suo percorso di maturazione personale. Pratica sport ad alto livello. Ha ripreso l'Università e l'intenzione e farsi un piano per gli esami da sostenere.
Segue la sua dieta quasi totalmente vegetariana senza glutine e caseina e zuccheri e con vitamine varie e magnesio aggiunte dal medico.
Ora serve continuità e speriamo che la sua caparbietà lo tenga stabile sulla retta via.
Grazie     


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
grazie anzitutto per la sua mail e per aver voluto condividere la sua storia.

Ho deciso di risponderle nel blog, tutelando ovviamente la vostra privacy, in modo che quanto accadutovi possa risultare utile anche ad altre famiglie nella vostra medesima situazione.

La cannabis è questo: tanto decantata quale innocua pozione miracolosa, quanto invece una porcheria che ha implicazioni psichiatriche spesso drammatiche.

Pur non essendo medico, come dico sempre, non posso assolutamente negare che la salvezza di vostro figlio siate stati voi, non avendolo consegnato come troppo spesso accade nelle mani dello psichiatra di turno, che ve lo avrebbe rovinato per sempre a furia di antipsicotici atipici come lo Zyprexa, il Risperdal o l'Invega.

Nel giro di pochi mesi vi sareste ritrovati in casa una balena zombizzata, che dorme 14 ore al giorno e che pensa solo a mangiare.

Quindi i miei complimenti per la vostra apertura mentale.

Per il principio cardine che il corpo non va mai contro se stesso e che cerca la guarigione se messo nelle condizioni di farlo, vi dico quale sarebbe il mio piano di attacco:

1) alimentazione vegana (senza esagerare in questo caso con il crudismo al fine di evitare crisi eliminative troppo forti);
2) come avete già fatto, via il glutine e la caseina;
3) non credo assolutamente alla dieta dei gruppi sanguigni: i cani ne hanno ad esempio 22 diversi, e non ne ho mai visto uno nutrirsi a broccoli e cavolfiori. Il genere umano è uguale in tutto e per tutto a livello anatomico. Fate voi le valutazioni di sorta;
4) evitare l'integrazione a tutti i costi o invasivi interventi come il lavaggio epatico. Il corpo sa come disintossicarsi e ha bisogno di farlo nella maniera più dolce possibile. Qualunque sostanza che non arrivi dal cibo viene sempre e comunque vista come sintetica;
5) meglio non dormire che dormire con l'aiuto di qualcosa: il corpo ha bisogno di ricostruire il ritmo del sonno, e l'insonnia fa parte del gioco. Quindi non aiutatelo, tornerà a dormire bene con il tempo;
6) vostro figlio non ha bisogno di nessuna clinica. Lasciate fare al suo sistema immunitario, che sa molto bene cosa debba essere fatto e come farlo;
7) alla larga da psichiatri che dopo dieci minuti di visita vi lascerebbero con un bel sorriso e una prescrizione a vita per un antipsicotico.

Abbiate quindi fiducia nelle capacità guaritive del corpo umano.

Qui, più che fare qualcosa, c'è da non fare nulla....

Migliorate sempre di più l'alimentazione come precisato nel blog, non abbiate paura delle crisi se e quando arriveranno e, se volete, fate leggere il mio libro a vostro figlio, che sicuramente potrà fare tesoro di un sacco di informazioni importanti.

Avanti così




Pietro Bisanti



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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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