lunedì 10 agosto 2015

GLI PSICOFARMACI SONO UNA MERDA: UNA TESTIMONIANZA STRATOSFERICA

LETTERA

Gentile Sig. Pietro, sono *******, un ragazzo di 28 anni, e parto col complimentarmi con Lei per il suo blog, che ho trovato stasera navigando sul web.
Parto col dire che condivido appieno il suo punto di vista sugli psicofarmaci e sulla psichiatria, io stesso ho provato sulla mia pelle l'orrore di tutto questo, da qualche anno. Infatti, dal 2010 fino a poco tempo fa ho avuto a che fare con farmaci del genere, con ricoveri in psichiatria, a dir la verità volontari, e due esperienze in comunitá "terapeutiche".

Ho sempre odiato gli psicofarmaci, e per me è stata un'esperienza orribile doverli assumere, spinto dalla famiglia che si fidava degli psichiatri di turno...ma andiamo per ordine. La questione è che essendo vissuto in una famiglia fortemente anaffettiva e con cui ho avuto conflitti, anche emozionali, molto pesanti, negli anni avevo sviluppato una forte predisposizione alle problematiche mentali... 

Ho attraversato fasi di depressione, insonnia... paranoia, etc... e nel corso del tempo mi sono state fatte diagnosi varie come "disturbo bipolare , psicosi , disturbo schizoaffettivo"... ma ogni volta il tutto mi sembrava un'immensa presa per il c... a dir poco...parole vuote, farmaci imposti, sofferenze notevoli, mi sentivo umiliato oltre misura, mi sentivo un cesso... ho preso peso... e nei periodi in cui prendevo farmaci mi sentivo uno zombie, senza emozioni, e oltre a questo fumavo anche 25 o più sigarette al giorno, a mò di droga, per bilanciare uno stato umorale piatto... ho smesso più volte di prendere questi farmaci (a fasi, zyprexa, xeplion, serenase, tavor, abilify)  che ogni volta venivano presentati come "stabilizzanti di umore"... quando invece erano degli ZOMBIZZANTI e LOBOTOMIZZANTI, che mi privavano della voglia di vivere, potenziavano le mie paranoie, e mi impedivano di pensare al futuro, intrappolandomi in una spirale di abbuffate, fumo, pigrizia, senso di vergogna e inferiorità... Il tutto fino ad un mese fa, quando sono uscito volontariamente dalla comunità in cui sono stato3 mesi, abbandonando per sempre l'abilify... 

IL PUNTO è CHE ADESSO, dopo tutti questi anni, anche di preghiera e meditazione, di fede e di introspezione, ho individuato le CAUSE reali del mio malessere... che sono al 90% relazionali, e legate alla famiglia di origine... e sto provvedendo AUTONOMAMENTE e lucidamente a risolvere... con la preghiera, la psicoterapia, la scrittura, l'autoanalisi, la pittura, la musica, lo sport, e soprattutto le arti terapeutiche in cui credo DAVVERO, ovvero PRANIC HEALING e REIKI, senza tralasciare l'alimentazione, in cui sto cercando di orientarmi verso il fruttarismo e l'essere vegano. Ho chiuso definitivamente col passato, e adesso mi sento LIBERO di sognare, di vivere, di progettare CON CALMA e senza annebbiamento il mio futuro...AMO LA MIA VITA, sento di essere di nuovo felice, e voglio dire a tutte le persone che si trovano in situazioni simili che BISOGNA USCIRNE, è un dovere verso se stessi... 

NON FATEVI RUBARE LA FELICITA' da pillole che sono solo stupide droghe dannose... Ho finalmente smesso anche di fumare, e non ne sento il bisogno ormai... Svapo sigaretta elettronica con poca o niente nicotina, alterno infatti 0,9 e 0 di gradazione. Il tutto perché sono ormai LIBERO DAGLI PSICOFARMACI. E da laureato in scienza della nutrizione, quale sono, affermo con Lei che davvero il cibo è il farmaco più potente, è LA medicina in grado di guarire anche da TUTTI i disturbi mentali, insieme con sport, spiritualità, Yoga, etc...

Rimango in contatto col Suo blog, e curioserò stasera fino a notte fonda... perché la psichiatria deve, urgentemente, cambiare, e diventare, da MACELLO DI MENTI E CORPI, gallina d'oro di big pharma, invece, CURA DELL'ANIMA, come gli antichi greci intendevano... Ho fiducia in Dio e nel futuro, e nelle persone come Lei dal cuore aperto, per tutto questo. 
Con grande affetto La saluto, a presto
Lettera firmata


Inviato da Tablet Samsung


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,
pubblico la sua stupenda testimonianza senza aggiungere altro.

Avanti così
Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

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