venerdì 13 novembre 2015

DA UNA STORIA D'AMORE FINITA MALE A TONNELLATE DI FARMACI: UMANITA', SVEGLIATI!

LETTERA

Salve, mi chiamo ***** e ho **** anni. Cercherò di spiegare un po' la storia e la causa di questa situazione odierna.

Allora c'è da dire che quando avevo 2 anni mia mamma cadde in depressione psicotica ect per vari motivi familiari (quindi anche lei ne ha passate di tutti i colori tra farmaci dottori e via dicendo) quindi io sono cresciuto senza una mamma presente ma assente per via della sua depressione, e con un padre un po' (forse per la situazione in casa) severo in modo sbagliato e sono stato cresciuto viziato  ect  con delle sorelle che mi hanno coccolato e seguito .. quindi non ho avuto una guida stabile e solida .. insicuro ect...

a **** anni entro in una comunità rieducativa  per adolescenti (facevo uso di sostanze in passato)  in comunità non prendevo nessun psicofarmaco.
Uscito da lì dopo 2 anni e mezzo ero un gioiellino, orgoglioso del mio recupero ect

Infatti trovai una ragazza, L. (scrivo solo l'iniziale del nome :L) siamo stati quasi due anni insieme.
Dopo la rottura, soffrii tanto, tra lacrime, confusione, rabbia ect e cosi caddi in depressione, non dormivo ect..

Il medico di famiglia mi manda da un psichiatra privato (un suo amico) dicendomi che mi risolveva ogni problema.
Bhè in 10 minuti mi diagnostica la fobia sociale, ricordo però che non riuscivo a parlare perché piangevo per via della mia ex (la fobia sociale ci sta anche) quindi mi prescrive il cymbalta, trilafon e xanax li presi tra la fine del 2009 e la fine del 2010.

"con lo xanax tentai il suicidio ingoiandone parecchie" ..

Nel giro di un paio di mesi mi risollevai un po', quindi tento di riconquistare la mia ex ma con riscontro negativo.

Quindi nel giro di un anno, senza rendermene conto diventai ossessivo, aggressivo e pericoloso, adrenalinico, spiritato ect.. facevo cose che non ero consapevole della gravità perdendo la poca vita sociale che avevo, amici, autostima ect
.. quindi per fermarmi sono intervenuti i carabinieri mandandomi da altri psichiatri locali della asl del mio paese togliendomi prima di botto i farmaci che prendevo causandomi sollevamenti di umore e sub eccitamenti maniacali ect.. poi dandomi altri farmaci  come il risperdal, depakin e una puntura al mese di haldol per tre mesi.

Quindi con il risperdal, depakin e haldol ero diventato una specie di zombi e robot chiuso in casa senza emozioni ect .. quindi passai più di un anno più depresso di prima accorgendomi che avevo perso gli amici che avevo e l'autostima.

Decisi di togliermi il risperdal e il depakin ma dopo uno o 2 mi riviene una crisi brutta, angoscia, sensazioni strane ect, mi ricoverano come TSO aprile 2012 e lì dentro ho preso vari farmaci uscendone dalla struttura (struttura fuori legge oltretutto) con la clozapina, questi anni la clozapina l'ho scalata per via del lavoro che poi non ho più .. questa estate mi riviene un altro tipo di crisi dovuta allo scalaggio e facendo un po' orari sregolati .. .quindi mi hanno di nuovo aumentato la dose .
..
ps: mi ritrovo spento, disorientato, incazzato, vorrei la felicità dentro, ho difficoltà a relazionarmi ect.

per i medici ho un disturbo bipolare, tento di andare molto sù con l'umore .. da 5 anni a questa parte qualcosa è cambiato , ma c'è qualcosa che non torna .. non mi torna il fatto che il mio stato d'animo è sempre così e da quando prendo ste cose sembra che i problemi sono aumentati.

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonimo,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

Mi scuso in anticipo se sarò duro, anzi durissimo con lei, ma tutto quello che le dirò è semplicemente a fin di bene.

Smettiamola di dare sempre la colpa agli altri.

Indipendentemente da tutto, il suo problema principale è stato l'uso di sostanze stupefacenti, che, assieme sicuramente a una pessima alimentazione, hanno distrutto la sua salute mentale.

Non mi stancherò mai di dire quanto il principale SBALLO sia la LUCIDITA': senza di essa non potremo mai capire quanto meravigliosa sia la vita.

Il suo fisico indebolito ha quindi ricevuto il colpo di grazia quando la sua relazione è finita.

Invece quindi di passare attraverso una normale fase di metabolizzazione (e le posso garantire che un corpo fisico sano e ben alimentato NON può cadere in depressioni invalidanti a seguito di una storia d'amore finita male), è stata fatta la cosa peggiore che si potesse fare, e cioè quella di imbottirla di chimica demoniaca.

Sono un ricercatore indipendente per tutto ciò che riguarda la salute mentale da più di 14 anni, ma non riesco a smettere di meravigliarmi davanti a storie come la sua.

Questi spocchiosi, arroganti, impreparati e inumani psichiatri che non capiscono un accidenti di come funzioni il corpo umano, e di come non si guarisca a furia di pastiglie, compresse e siringoni.

Questa situazione mi ricorda, per certi versi, i consumatori di cocaina con cui mi ritrovo puntualmente a che fare: non riescono, mai e poi mai, a rassegnarsi alla fine di una storia, diventando violenti e aggressivi.

Ora, andando avanti così, non farà altro che vivere una non-vita che la porterà nel baratro più profondo.

Piano di battaglia.

Prendere, ai sensi dell'art. 32 della nostra Costituzione, la salute nelle proprie mani.

Scalaggio del 10% al mese, un farmaco alla volta, secondo delle collaudate linee guida internazionali.

Abbracciare senza riserve ma gradualmente un'alimentazione vegana, crudista quanto basta, a ZERO glutine a basso tenore di grassi.

È il suo corpo FISICO a essere distrutto, e come tale come può funzionare bene la sua mente?

Capito questo concetto, si può finalmente fare un passo avanti.

Ci sentiamo in privato.

Forza e coraggio
Pietro Bisanti



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In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.



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