lunedì 22 febbraio 2016

SCALAGGIO CIPRALEX: UN AIUTO PER MIO FIGLIO IN INGHILTERRA

LETTERA

Egregio Sig. Bisanti,

Le scrivo per avere un ulteriore consiglio: mio figlio ha smesso di prendere il Cipralex, scalando di una goccia ogni 2 mesi, mangiando il + possibile da vegano, ma  lavora in Inghilterra, è solo, e quel clima freddo e buio non è certamente di aiuto. 
E  purtroppo temo che abbia avuto qualche piccola crisi di panico, ancora sotto controllo... cosa posso suggerirgli? 

grazie sempre,

Valeria


RISPOSTA

Buongiorno sig.ra Valeria,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

Questo è quello che va fatto


Io ci sono
Pietro Bisanti



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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

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