mercoledì 20 aprile 2016

CANNABIS: ORA MIO FIGLIO NON È PIU' LUI


DALLA CHAT DEL BLOG DI "ALIMENTAZIONE E SALUTE"

My Live Chat
Missed Conversation from Rosa 
Dear pietro eupremio maria bisanti,
You have received a missed chat conversation, sent from mylivechat.com with the following details:
Name:
Rosa
Email:
Department:

Question:
Buona sera sono una madre veramente preoccupata per il mio figlio che per abuso di cannabis adesso da due anni più o meno fa uso di psicofarmaci tramite lo psicologo ma lui...non è più lui e io veramente non so cosa fare
Other Information:
URL:
Referrer:

IP Address:
178.195.72.118
Platform:
iPad
Browser:
Safari9
Culture:
it-ch
ScreenSize:
768,1024
UserAgent:
Mozilla/5.0 (iPad; CPU OS 9_2_1 like Mac OS X) AppleWebKit/601.1.46 (KHTML, like Gecko) Version/9.0 Mobile/13D15 Safari/601.1
Location:
Biel Bern,Switzerland (click for map)


Thank you for using mylivechat.com for your Live Chat services.

Sincerely,
My Live Chat Team
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RISPOSTA

Buongiorno sig.ra Rosa,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Aggiungiamo suo figlio alla lunga lista delle vittime del demoniaco binomio cannabis-psichiatria.

Tutti ad idolatrare questa pianta verde, che la natura ha creato non certo per essere fumata.

E quando la psicosi arriva, ecco che lo psichiatra da il colpo di grazia, distruggendo totalmente il malcapitato di turno.

Ora, la soluzione è una sola, e si chiama totale riequilibrio dell'organismo, anche e soprattutto attraverso un'impeccabile alimentazione vegancrudista, a ZERO glutine e a bassissimo tenore di grassi, e un graduale e intelligente scalaggio dei farmaci.

Non ci sono alternative, non ci sono scorciatoie.

La vita sotto psicofarmaci è una merda, sarà sempre peggio, e trasformeranno suo figlio in un'ameba.

Ora, avendo capito quanto i farmaci siano dannosi, questo è il piano di battaglia:

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere"

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.

Ci sentiamo in privato

Pietro Bisanti

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

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Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO


ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.


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