mercoledì 11 maggio 2016

NEUROLOGO, PSICOLOGO, OMEOPATA, NATUROPATA: ANNI DI PSICOFARMACI E "CURE", EPPURE FINITE TUTTI QUI DA "PIETRO BISANTI"

DALLA CHAT DI FACEBOOK

Salve...piacere di conoscerla anche se solo virtualmente.

Mi chiamo Anna sono della provincia di Caserta ...solo ieri sera attraverso un mio contatto ho avuto il piacere di visionare la sua "lezione di vita" (https://www.youtube.com/watch?v=XIgz3ePiDc4).

Bè che dire sono una di quelle che ha inquadrato come persona "compensata" dal 2008 con 60 mg di Xeristar al giorno e da giugno dopo essermi sentita male con uno scalaggio repentino mi han portato ad assumere 25 mg di anafranil 2 volte al giorno...ma la paura e il panico non sono certo spariti il cymbalta mi permetteva di non avere panico e guidare ma ora il panico da un anno non mi abbandona nel momento in cui sono sola alla guida o sono sola in un'uscita...

La psicoterapia non mi aiuta mi dicono che sono iperstrutturata e che il mio non è panico ma dissociazione(...nei momenti di forte stress reagisci sentendo)

Quel che sia sia...la parola suicidio mi terrifica...la paura di poter fare una follia mi spaventa...sono sposata da un anno e mio marito fa di tutto per me visto che non sono ancora riuscita a laurearmi in biologia per questa situazione mi paga le cure dal neurologo psicologo omeopata naturopata ma vorrei almeno ne valesse la pena...è poi ieri sera sentire ed essere consapevole del mio stato bhè mi ha reso ancora tutto più chiaro voglio liberarmi da queste catene e stare bene dopo 8 anni di schifo una soluzione deve esserci...vorrei il suo aiuto se le è possibile io voglio stare bene e voglio poter pensare che nonostante il cancro alle ovaie che ho superato e nonostante questa obesità potrò essere una madre consapevole amorevole e sana ma se non sto bene preferisco non essere così egoista da mettere al mondo un figlio a cui non posso dare attenzioni e vita ma solo sbalzi di umore e paura. ..no questo no.

Mi scuso per la fretta con cui le sto scrivendo e spiegando forse in malo modo la mia vita ma nonostante tutto cerco di star bene e stiamo per partire per il lago di san domenico in Abruzzo un giorno di pace tutto nostro.
Spero di ricevere presto una sua risposta grazie in anticipo
Anna 


RISPOSTA

Buongiorno sig.ra Anna,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Tutti che vogliono propinarle un rimedio... naturopati, omeopati, neurologi, psichiatri.

Tutti che tentano di capire cosa stia succedendo nel suo cervello, quando in realtà il problema è molto più in basso e molto più fisico di quanto non si pensi.

Lei non è assolutamente pazza o depressa.

Tutto ciò che le sta accadendo è semplicemente la "normale" manifestazione dell'enorme tossicità organica che lei ogni giorno porta addosso come un fardello.

Il problema è infatti lì sotto, nella zona ove ci giochiamo tanto la nostra salute fisica quanto quella mentale: il nostro colon.

Anni e anni di stili di vita orripilanti, soprattutto in campo alimentare, portano le persone, in questo caso lei, a non funzionare correttamente a livello emotivo.

La risposta medica è fallimentare. Anzi, peggiorativa, in quanto, come nel suo caso, punta alla somministrazione di potentissime sostanze psicotrope, delle vere e proprie droghe legali, che non fanno altro che sconquassare ancora di più il suo già malandato organismo.

La soluzione non la troverà negli psicofarmaci, nella valeriana, nelle gocce omeopatiche o nel veleno del cobra reale.

L'unica vera e possibile guarigione si chiama "autoguarigione", ed è quel processo che ogni organismo vivente porta avanti se non continuamente disturbato da valangate di farmaci e/o di obbrobriosi cibi incompatibili.

D'altronde, se lei si ferisce a una mano, pensi che il corpo sa esattamente cosa fare. Come cicatrizzare, quando iniziare e quando fermarsi... E lei pensa ancora che il suo corpo non abbia una sua perfetta funzionalità interiore?

Ora, capito questo, ecco il piano di battaglia


1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel suo caso specifico potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Forza e coraggio

Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.










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