LETTERA
Buonasera Bisanti Pietro,
chiedo aiuto.
In seguito a una diagnosi di schizofrenia di tipo affettivo lo psichiatra mi ha prescritto la seguente terapia:
Carbolitium 300 mg al mattino e alla sera Invega da 9 mg.
Rivotril gocce (30) alla sera.
Prima di questa terapia pesavo 72 kg ero un bellissimo ragazzo con progetti orientati allo studio universitario.
Questo medico dopo vedendomi furioso mi ha prescritto Zyprexa da 10 mg e sono cominciato ad aumentare di peso. Attualmente peso 102,5 kg e soffro molto non essere più quello vitale ed energetico di due anni fa.
Come posso scalare la terapia? Il medico non me la vuole far scalare, confido in un tuo aiuto.
P.s. Il mio problema è che in situazioni di stress reagisco urlando, ma non credo si possa condannare un essere umano a prendere medicine e a ridurlo un essere apatico.
Buona serata.
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Poco mi interessano le diagnosi, essendo delle etichette che un essere umano ti appiccica addosso solo ed esclusivamente in base a dei sintomi che devono secondo loro essere incasellati da qualche parte.
Questo piccolo Uomo la pensa molto diversamente...
I sintomi, nel tuo come in tutti gli altri casi, sono semplicemente delle spie di allarme, e come tali vanno compresi e sradicati alla radice, arrivando quindi a estirpare le motivazioni a monte per cui esistono.
Non mi stancherò mai di ripetere come la SALUTE in natura sia la NORMA.
Quindi, ora è obbligatorio tornare in salute.
La salute è tua, e per Legge non sei obbligato a delegarla a nessuno.
Il mio essere un non-medico non mi permette di "seguirti", ma nulla mi vieta di esprimere la mia opinione e dirti esattamente quello che farei io se mi trovassi nella tua stessa condizione.
Non so se alla base della tua sintomatologia possa esserci o meno un utilizzo di stupefacenti (ad esempio la cannabis), e in caso positivo via immediatamente droghe, alcol e sigarette dalla tua vita.
Il messaggio innovativo di questo blog è oltretutto anche banale: si rafforza e pulisce la nostra parte fisica, anche e soprattutto attraverso un'alimentazione impeccabile, e la mente si schiarirà anch'essa di conseguenza.
Solo ed ESCLUSIVAMENTE dopo almeno due anni di alimentazione e stile di vita impeccabili, se proprio rimarranno delle vere problematiche irrisolte, ci si potrà, se lo si vorrà, sdraiare sul lettino di uno psicologo.
Piano di battaglia:
1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.
2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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