lunedì 12 settembre 2016

NOVE ANNI DI CURE... CHE NON SERVONO PROPRIO A UN CAZZO

LETTERA

Salve Bisanti, 
La contatto per avere maggiori chiarimenti riguardo il fatto di uscire dall'assunzione di psicofarmaci da ormai 9 anni, ora in cura per disturbo bipolare e depersonalizzazione.
Ho timore di perdere il posto di lavoro per le troppe assenze ma sono arrivato al punto di decidere per il mio futuro e lo voglio senza queste schifezze. So che il percorso e tortuoso ma adesso ho un po' di forze. 
La saluto.
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Se lei è "arrivato a me" significa che dottori plurilaureati e iperspecializzati non hanno né risolto né migliorato la sua "malattia". E lo sa perché?

Perché, per quanto le abbiano affibbiato addosso una bella etichetta (in questo caso "bipolare con depersonalizzazione") in realtà lei non ha nessuna malattia.

Il suo corpo, attraverso la sintomatologia iniziale, le aveva inviato un bel segnale, che doveva essere compreso, ascoltato e risolto alla radice.

Sopprimere i sintomi, come ha fatto lei, attraverso una terapia di tipo psicofarmacologico, oltre a non aver estirpato le vere cause, l'ha pesantemente intossicata, praticamente aggiungendo un problema sull'altro.

Se le famose "cure" curassero veramente, lei ora sarebbe Superman per quanti farmaci ha assunto.

Invece, dato che la chimica mai e poi mai potrà interagire con i mali dell'animo umano, si ritrova completamente a pezzi.

Questo anche perché nessuno le ha mai minimamente accennato al fatto di quanto corpo e anima (e soprattutto intestino e anima) siano intimamente collegati.

In pratica, la maggior parte dei disturbi mentali derivano NON da un problema di tipo psicologico, bensì da uno squilibrio organico che ha come primo colpevole la schfosissima e sbagliatissima alimentazione moderna.

E' ora di fare le cose sul serio.

Questo è il piano di battaglia.

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendole un libro, ma a lei permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrà seguire il piano alimentare ivi esposto.

Io ci sono
Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

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