LETTERA
Carissimo Pietro, ho letto tutto di un fiato il tuo libro, trovo stupefacente il fatto che pur non avendo assunto mai queste diaboliche droghe, sappia veramente come ci si sente assumendole. Grazie per tutto quello che fai per noi vittime, perché questo siamo, VITTIME.
So perfettamente quali siano i rischi che si corrono, e sono veramente devastanti gli effetti da dismissione, avendo subito un effetto di ribalzo pazzesco quando, ignaro di tutto, il mio neurologo di "fiducia", che nel 2004 mi diede i primi antidepressivi per superare il fatto della mia separazione, lo presi fino a due anni fa, e ammetto di essere stato bene per un periodo, anche se avevo la netta sensazione di vivere in un limbo, sensazioni ovattate, nessuna emozione, tutto sembrava scorrere lontano da me.
Non riuscivo a piangere né a ridere, a volte ero euforico a volte tristissimo, poco desiderio sessuale...ecc.ecc. cose che cmq tu sai benissimo. Il 24 giugno di due anni fa, mentre ero a letto per il solito riposino pomeridiano, cominciano a saltarmi le gambe da sole, sensazione di smarrimento, tachicardia, tremori in tutto il corpo, paura, panico.
Sul momento ho pensato di morire, poi ho realizzato che il citalopram aveva smesso il suo effetto "benefico". Quel luminare di neurologo decise che non dovevo piu' prenderlo per non fare di me un drogato, adesso mi viene da ridere lo aveva gia' fatto e non lo sapeva, me lo scalo' in meno di quattro settimane.
Ho subito un effetto di rimbalzo pazzesco, ero ridotto ad un vegetale, uno zombi era piu' vitale di me, facevo fatica a fare tutto, ogni minimo gesto mi provocava smarrimento, angoscia, paura...anche fare la doccia era diventata una impresa impossibile, seduto su una poltrona tutto il giorno a fissare il cielo, occhi fissi in punto, cervello assente, pensieri catastrofici, anche sucidiari, cambiamento di personalita', nausea, vomito bianco, paura di mangiare qualsiasi cosa, insonnia.
Cerco di resistere, dopo tre mesi cosi', anche il piu' coraggioso uomo avrebbe smesso di resistere, non ce la facevo piu'. Solo il pensiero di mio figlio Gabriele mi teneva in vita, quindi mi portano ai *****, noto ospedale *****, perché chi non ha soldi per uno specialista, deve andare lì.
Una sedicente neurologa si complimenta con me per avere resistito così a lungo, lei ha una forza pazzesca dice, pero' adesso la curo io, risultato....sereupin, paroxetina. La molecola piu' assassina di tutte, oggi ne so piu' degli pischiatri, ti assicuro Pietro, ha degli effetti collaterali pazzeschi....io ho la fortuna di non avere mai preso nulla in dosi massicce, ma si sta malissimo anche con 7 mg....per scalarla da 10mg a 7mg sto passando l'inferno, la mia sfortuna e' che ignaro di tutto ho continuato a prendere questa merda (e' il termine piu' pulito che conosco per classificarla), perché ogni volta che tentavo di scalarla stavo male, mi dicevano che non ero guarito, che non ero cresciuto abbastanza, e la riprendevo.
Adesso sono consapevole dei rischi, si presentano ogni giorno durante lo scalaggio.....subdoli ed ogni giorno diversi...magari poi te li descrivo tutti, cmq grazie Pietro per dare voce a noi tutti, credimi siamo solo delle vittime dello stato e delle case farmaceutiche e della disinformazione, un abbraccio a presto.
Lettera firmata
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti, positivi o negativi che siano, sono assolutamente apprezzati in questo blog.