LETTERA
buonasera,
sono un ragazzo di 24 anni, a causa di un eccessivo uso di cannabis e lsd, all'età di 19 anni mi è stato diagnosticata un crisi psicotica acuta. Sono entrato in due psichiatrie e una comunità per disintossicarmi, per una durata di circa 2 anni (tutto contro la mia volontà in regime di arresti). Da quando sono entrato hanno iniziato a bombardarmi di medicine, per farmi stare meglio, dicevano, anche se io non ci ho mai creduto in queste medicine.
Adesso, dopo 5 anni, mi ritrovo a farmi un depot di xeplion da 150 una volta ogni 28 giorni e prendo depakin crhono da 500 due volte al giorno.
Il depakin da circa un mese ne prendo uno solo alla mattina.
Come posso togliere tutto questo ?.
il depot lo faccio al DSM, ogni tanto chiedo alla psichiatra di scalarmi qualcosa, ma lei non vuole togliermi niente perché dice che sto bene grazie a questi farmaci, ma a mio parere non è vero perché io mi sento bene faccio sport, lavoro, esco, mi diverto ecc. ecc. .
Dammi una mano non so a chi rivolgermi!
Grazie in anticipo della risposta, attendo con ansia.
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Perdonami se potrò sembrarti duro, ma penso che dirsi le cose "in faccia" sia la più grande forma di rispetto reciproca.
Allora, prima cosa: COMINCIAMO AD ASSUMERCI LA RESPONSABILITA' DELLE NOSTRE AZIONI.
Nessuno psichiatra è "venuto a prenderti a casa".
TU, con le tue scelte scriteriate di vita, sei finito tra le braccia della Psichiatria.
Psichiatria che come tu ben sai io critico pesantemente, perché sono assolutamente convinto che nessuno possa guarire se, come dici tu, viene bombardato da sostanze chimiche da mattino a sera.
Concordo assolutamente con te che queste sostanze chimiche NON ti stiano per nulla curando: semplicemente agiscono da sintomatici, evitando che tu vada in psicosi agendo sulla dopamina, ma al tempo stesso. ti portano un pesantissimo conto da pagare in termini di vitalità, emozionalità, libido sessuale etc...
Sono il primo a dire da sempre che gli psicofarmaci NON siano la soluzione di nulla, bensì, quando va bene, un mero tampone.
Ma devo anche precisare come, da un lato, possa comprendere la psichiatra del CSM: se ora come ora ti togliesse tutti i farmaci, tu ritorneresti allo stato di prima, se non peggio. E di chi sarebbe la responsabilità?
La Psichiatria moderna manca delle basi. Gli psichiatri non hanno assolutamente idea, da un lato, di quanto siano distruttive le molecole che prescrivono con tanta facilità; dall'altro, non comprendono che il corpo umano sia dotato di meccanismi di autoguarigione, anche per quanto riguarda la sfera mentale, che possono essere utilizzati a patto che vi sia un cambiamento RADICALE dello stile di vita, soprattutto a livello alimentare.
Legalmente, tu non hai alcun obbligo di assumere farmaci. Non sei sottoposto a TSO.
La Psichiatra, nel caso venisse a conoscenza che hai smesso di assumerli, potrebbe al massimo chiedere un ASO al Sindaco competente, quindi un accertamento per verificare se tu stia bene o no.
In pratica, sei stai bene, nessuno, almeno sulla carta e non contando eventuali comportamenti contrari alla Legge da parte del personale medico, può obbligarti ad assumere nulla.
Ma, da non medico ma con una esperienza enorme maturata sul campo, ti dico che, a mio parere, eliminare i farmaci senza aver profondamente cambiato lo stile di vita NON serve a nulla.
Significa cambiare profondamente modo di alimentarsi, cominciando a smettere la tonnellata di sigarette che sicuramente fumi.
Significa scalare con enorme calma e attenzione, sopportando tutte le crisi da dismissione che arriveranno.
Significa capire che il tuo "benessere" è ora un benessere farmaco-indotto, quindi fasullo, temporaneo, che svanirà quando smetterai di prenderli.
E per arrivare a un benessere VERO, non farmaco-indotto e duraturo, io ti ho scritto cosa penso vada fatto.
La decisione sulla tua vita è legalmente solo tua.
Io posso fornirti assistenza legale, facendo valere i tuoi diritti, ma solo tu puoi prenderti la responsabilità della tua salute.
E, ti avverto, non tutelo legalmente nessuno che non sia completamente determinato nel cambiare.
Ho aiutato centinaia di persone a sganciarsi con successo dai Centri di Salute Mentale e ora vivono la loro vita senza il pesante fardello psicofarmacologico.
Ma sono persone che ci hanno creduto, non hanno delegato la loro salute a nessuno e si sono impegnate.
A te la scelta.
Pietro Bisanti
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Perdonami se potrò sembrarti duro, ma penso che dirsi le cose "in faccia" sia la più grande forma di rispetto reciproca.
Allora, prima cosa: COMINCIAMO AD ASSUMERCI LA RESPONSABILITA' DELLE NOSTRE AZIONI.
Nessuno psichiatra è "venuto a prenderti a casa".
TU, con le tue scelte scriteriate di vita, sei finito tra le braccia della Psichiatria.
Psichiatria che come tu ben sai io critico pesantemente, perché sono assolutamente convinto che nessuno possa guarire se, come dici tu, viene bombardato da sostanze chimiche da mattino a sera.
Concordo assolutamente con te che queste sostanze chimiche NON ti stiano per nulla curando: semplicemente agiscono da sintomatici, evitando che tu vada in psicosi agendo sulla dopamina, ma al tempo stesso. ti portano un pesantissimo conto da pagare in termini di vitalità, emozionalità, libido sessuale etc...
Sono il primo a dire da sempre che gli psicofarmaci NON siano la soluzione di nulla, bensì, quando va bene, un mero tampone.
Ma devo anche precisare come, da un lato, possa comprendere la psichiatra del CSM: se ora come ora ti togliesse tutti i farmaci, tu ritorneresti allo stato di prima, se non peggio. E di chi sarebbe la responsabilità?
La Psichiatria moderna manca delle basi. Gli psichiatri non hanno assolutamente idea, da un lato, di quanto siano distruttive le molecole che prescrivono con tanta facilità; dall'altro, non comprendono che il corpo umano sia dotato di meccanismi di autoguarigione, anche per quanto riguarda la sfera mentale, che possono essere utilizzati a patto che vi sia un cambiamento RADICALE dello stile di vita, soprattutto a livello alimentare.
Legalmente, tu non hai alcun obbligo di assumere farmaci. Non sei sottoposto a TSO.
La Psichiatra, nel caso venisse a conoscenza che hai smesso di assumerli, potrebbe al massimo chiedere un ASO al Sindaco competente, quindi un accertamento per verificare se tu stia bene o no.
In pratica, sei stai bene, nessuno, almeno sulla carta e non contando eventuali comportamenti contrari alla Legge da parte del personale medico, può obbligarti ad assumere nulla.
Ma, da non medico ma con una esperienza enorme maturata sul campo, ti dico che, a mio parere, eliminare i farmaci senza aver profondamente cambiato lo stile di vita NON serve a nulla.
Significa cambiare profondamente modo di alimentarsi, cominciando a smettere la tonnellata di sigarette che sicuramente fumi.
Significa scalare con enorme calma e attenzione, sopportando tutte le crisi da dismissione che arriveranno.
Significa capire che il tuo "benessere" è ora un benessere farmaco-indotto, quindi fasullo, temporaneo, che svanirà quando smetterai di prenderli.
E per arrivare a un benessere VERO, non farmaco-indotto e duraturo, io ti ho scritto cosa penso vada fatto.
La decisione sulla tua vita è legalmente solo tua.
Io posso fornirti assistenza legale, facendo valere i tuoi diritti, ma solo tu puoi prenderti la responsabilità della tua salute.
E, ti avverto, non tutelo legalmente nessuno che non sia completamente determinato nel cambiare.
Ho aiutato centinaia di persone a sganciarsi con successo dai Centri di Salute Mentale e ora vivono la loro vita senza il pesante fardello psicofarmacologico.
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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