sabato 7 aprile 2018

SPARA (PER FINTA) AI CARABINIERI: TUTTI NE PARLATE MA, COME SEMPRE, NESSUNO HA CAPITO UN CAZZO

FONTE LAREPUBBLICA.IT

Torino, spara a salve contro i carabinieri e scappa: "Volevo essere ucciso da loro "

Inseguimento nella notte sull'autostrada Torino-Milano tra le forze dell'ordine e un idraulico di origine bielorussa che soffriva di depressione.

Torino,  spara a salve contro i  carabinieri e scappa: "Volevo essere ucciso da loro "
Voleva morire ucciso dalla pistola di un carabiniere. Lo ha lasciato scritto in un biglietto che i militari hanno trovato ieri sera dopo un inseguimento durato chilometri, a Settimo Torinese. L'uomo è di origine bielorussa, 30 anni, vive a Gassino e lavoro come idraulico. Negli ultimi tempi soffriva di una forte depressione e per questo aveva deciso di farla finita. 
Dopo l'una di notte ha incrociato una pattuglia del nucleo radiomobile di Chivasso in frazione Mezzi Po a Settimo Torinese. Era a bordo di una Golf grigia ha estratto una pistola e ha sparato due colpi contro la macchina dei carabinieri poi ha cominciato a scappare certo che la pattuglia lo avrebbe inseguito. L'arma era caricata a salve. 

La Golf ha imboccato la A4 Torino Milano e Il fuggitivo ha forzato anche la barriera del casello autostradale di Rondissone, inseguito da carabinieri e polizia stradale.
Dall'auto lanciata a folle velocità, l'uomo ha sparato ancora in direzione dei carabinieri che questa volta hanno risposto al fuoco puntando alle gomme della macchina in fuga. Non si è fermato fino a Borgo d'Ale dove con una gomma bucata rallentato fino a una piazzola di sosta all'altezza dell'uscita dell'autostrada. Quando i militari lo hanno raggiunto è sceso dalla macchina e ha sparato ancora poi è risalito in auto ed è ripartito fino a Santhià, dove è uscito di strada ed è finito contro il new jersey spartitraffico.
A quel punto l'uomo è stato bloccato e arrestato dai carabinieri.
In macchina i militari hanno sequestrato
Una pistola semiautomatica software marca con il tappo colorato di nero per rendere arma giocattolo piu’ simile possibile pistola semiautomatica Beretta e una rivoltella a salve. Hanno trovato anche il biglietto in cui l'uomo chiedeva scusa ai Carabinieri e diceva di voler morire così ucciso dai militari.

COMMENTO

Come sempre, a breve, il sipario calerà anche su quest'ennesimo evento, lasciando ognuno alla propria sorte.

Tanto di cappello alla prontezza e al sangue freddo dei carabinieri coinvolti ma, come sempre accade in circostanze similari, purtroppo nessuno si prenderà la briga di andare a fondo a quest'episodio.

Voi vi siete chiesti cosa accadrà? Ve lo dico io...

Nella MIGLIORE delle ipotesi, il responsabile verrà ritenuto capace di intendere e di volere e quindi condannato, se ritenuto colpevole, a una pena detentiva: da incensurato è possibile che non varchi mai più la porta delle patrie galere.

Nella PEGGIORE delle ipotesi, il responsabile verrà ritenuto parzialmente o totalmente incapace di intendere di volere, EVITERA' in tutto o in parte la pena detentiva per essere assoggettato a una misura di sicurezza che altro non significherà se non PSICOFARMACI a vita.

Nella ipotesi GIUSTA, in un mondo ove la gente non passi la giornata a discutere del gol di Ronaldo, di cui, a me personalmente non frega un cazzo, le spiegazioni andrebbero chieste a:

1) Chi lo ha avuto in cura, per sapere se lo avesse avvertito che qualunque antidepressivo, così come scritto a chiare lettere nel bugiardino, può provocare ideazioni omicidiarie e/o suicidiarie;

2) Chi lo ha avuto in cura, per sapere se non è prima andato a fondo nella sua vita, cercando di sradicare le cause emozionali/organiche/psicologiche/ambientali/alimentari alla base del disturbo in atto, piuttosto che bombardarlo di molecole chimiche potentissime, che certo non possono aggiustare i mali dell'animo umano e/o dialogare con 100 miliardi di neuroni, andando a "sistemare" selettivamente quello che vogliamo noi.

3) La casa farmaceutica produttrice del farmaco e chi ha permesso che venisse commercializzato in Italia: può un farmaco nato per combattere la depressione avere tra i suoi "effetti collaterali" l'aumento di ideazioni suicidiarie? Tutto ciò si commenta da solo.


L'epilogo finale, a mio parere, sarà invece questo: qualche giorno di galera, psicofarmaci a vita e un bell'encomio ai carabinieri coinvolti.

Un altro essere umano "salvato".

Razza umana, non ti appartengo...

Pietro Eupremio Maria Bisanti

PS: Sono sempre pronto ad essere smentito ma anche se questa persona avesse commesso tutto questo senza essere sotto l'influenza di alcun farmaco, ricordate che una rondine non fa primavera... E che la "soluzione" che riceverà non sarà certo quella di aiutarlo ad affrontare i problemi che possono averlo indotto a commettere ciò che ha commesso, bensì, come sempre, si fermerà alla sola e mera somministrazione di psicofarmaci, come unico e sbagliato modo di affrontare il disagio dei nostri tempi. Questo è il mio parere basato su anni e anni di osservazione.

Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.

Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.

Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com

Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.

Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.


Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti


ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO


ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.


Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.











1 commento:

  1. Buongiorno signor Bisanti soffro di derelizzazione , come farmaco prescritti mi EN gocce,mi dica lei gentilmente cosa devo veramente fare,spe spero in una Sua gentile risposta grazie

    RispondiElimina

I commenti, positivi o negativi che siano, sono assolutamente apprezzati in questo blog.