LETTERA
Buonasera Signor Pietro Bisanti,
sono ******, un ragazzo di ***** da *******.
Mi trovo qui a scriverLe perché, dopo giorni di ricerche, pensieri, dubbi mi ritrovo a guardare attentamente svariati dei Suoi video caricati su youtube e che dire...mi è venuta la pelle d'oca!
Avevo bisogno di documentarmi e credo Lei mi abbia in parte dato le risposte che cercavo o meglio conferme che la mia interiorità, il mio istinto, la mia empatia non mi stavano poi così dando torto, e spero la mia testimonianza possa in qualche modo aiutarLa e possa in qualche modo aiutare chi ancora non crede al "marketing degli psicofarmaci", a delle vere e proprie vere droghe legalizzate.
Sono un ragazzo gay, molto sensibile, forse con un animo fragile, antico, un po' tradizionalista, non conforme al mondo gay.
Tutto sembrava funzionare, un lavoro prestigioso nel settore *****, un compagno (legato per molti anni), gli amici d'infanzia, la palestra, le cenette che tanto preparavo con amore proprio per compagno ed amici, ma poi all'improvviso sentivo che qualcosa stava cambiando e ad oggi mi appare semplicemente anche se allora per me non lo fosse: stavo solo crescendo, maturando, mi stavo ribellando.
Non ero appagato sentimentalmente, gli amici continuavano a voler fare feste e festini, locali notturni, il lavoro mi aveva appiattito (immagini che il mio sogno era quello di diventare ******) .
Mi trovai quindi disorientato, perso, rifugiandomi nelle canne.
Ancora peggio, stavo male e nel frattempo ero in "cura" da una psicoterapeuta.
Le notti ormai erano insonni quindi passai su consiglio della mia EX psicoterapeuta (non sentivo mi aiutasse nonostante 3 anni di sedute e credo solo abbia giovato al suo conto corrente !) ad un suo collega, uno psichiatra rinomato in ***** che mi prescrisse svariati farmaci (dal minias, al tavor, zolpidem, all'antidepressivo Paroxetina ed infine sertralina).
Iniziavo a star bene ma era un'illusione: non piangevo, non mi emozionavo più davanti ad un film romantico, non riuscivo più ad avere rapporti sociali e rapporti in amore, il sesso era sporco, solo con esagerazioni raggiungevo l'orgasmo, non facevo più l'amore, le persone mi allontanavano (giustamente) e cosa ancora più grave ero diventato uno zombie.
La mia famiglia non mi riconosceva più e a dirla tutta nemmeno io (ma ci sono arrivato più tardi). Ma ciò di più pericoloso era lo zolpidem, che dava un vero e proprio sballo, facendo fare le cose più assurde che poi svanito l'effetto nemmeno ricordi!!!!
Capii da solo che dovevo cambiare, dovevo adottare un'altra strategia. Loro non mi stavano aiutando, io stavo male cazzo nonostante espressi alla mia ex psicoterapeuta quelle strane sensazioni di volerla fare finita.
Scatta in quello stato di confusione una forza interiore che mi disse: devi scappare da questi e di corsa! Interruppi subito.
A Settembre 2018 conobbi una brava psicoterapeuta, umile, che mi ha preso davvero a cuore (pago la metà del suo onorario ), non guarda l'orologio ed è contraria all'uso degli psicofarmaci ed il lavoro con Lei è un successo, non segue un manuale, non spara diagnosi perché a suo dire non esistono "disturbi di personalità", ma "atteggiamenti, comportamenti, emozioni legati alla personalità" e semplicemente cerca di darmi gli strumenti per far tornare **** una persona pulita, autentica davvero speciale, una mosca bianca che dice di aver visto durante la mia sospensione di botto, da solo di tutta quella merda, senza scalare, rischiando, ma lo sport ogni giorno, il mangiare sano con determinate spezie, mi ha riportato alla luce per un breve periodo, ma quelle sostanze erano ancora li, nel mio corpo e ci ricascai con una sola sostanza, lo zolpidem.
E' micidiale, diventai subito dipendente, furono due settimane di inferno. Adesso sto scalando, ma sempre di testa mia. Nel frattempo, sono stato da un altro psichiatra, dovevo capire se era il primo quello sbagliato e soprattutto aveva sbagliato lui? Perché sono ricaduto solo con lo zolpidem??...Entrai facendo questa premessa: io non voglio prendere più' farmaci!!
Qui mi ritrovai davanti a due realtà: la prima e' che mi dice che non sono una persona depressa, anzi vivo solo intensamente le emozioni, e conferma la mia sensibilità, sottolineando che non mi avrebbe mai prescritto un antidepressivo proponendomi non a pagamento, quindi in clinica convenzionata la Stimolazione magnetica Transcranica che non prevede farmaci e qui tutto bene..Mi documento, sembra possa aiutare nelle situazioni da craving..
La seconda è che, paradossalmente, propone sì lo scalare ma prescrivendomi l'EN con un dosaggio da cavalli ed il trittico per alleviare l'astinenza da zolpidem (pur la mia premessa di non voler far uso di altri farmaci, insomma un circolo vizioso!).
Oggi confermo che in realtà gli psichiatri non prestano davvero attenzione, ascolto, cura nel paziente che a mio avviso, dovrebbero essere trattati come un essere umano e non come un malato!
Qui le mie perplessità Signor Bisanti: entrero' in clinica davvero per questa Stimolazione? Lei ha conoscenze a riguardo? O è un altro modo per somministrarmi altri farmaci?
Il mio angelo (la mia psicoterapeuta!) non è molto d'accordo, lei stessa mi disse: non dovrei dirglielo ma butti quella merda, subito! E soprattutto...sei davvero convinto di entrare in quella clinica? Io ancora non lo so, ho due settimane per valutarlo ma sono certo che anche questa volta il mio intuito mi porterà sulla strada giusta.
Non so' se mai avro' una Sua risposta, ma spero fortemente Lei accolga questa mia testimonianza, sottolineando alle persone, soprattutto alle più emotive di non imbattersi soprattutto nello zolpidem, è seriamente rischioso per la vita e non a lungo termine ma nel momento in cui l'assumi, di non prendere mai anche solo per una notte un sonnifero perché è l'inizio di un tunnel pericoloso.
La ringrazio vivamente per i Suoi video, i Suoi messaggi, e Le chiedo di continuare questa battaglia.
Grazie per tutto il Suo lavoro.
Continuerò' certamente a seguirLa.
Un caro saluto.
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Lo urlo a gran voce, ormai da quasi 10 anni.
La delicatissima biochimica cerebrale ha un sola richiesta, e cioè di ESSERE LASCIATA IN PACE.
Quando si comincia a "toccarla", vuoi con le droghe (canne et similari), vuoi con i cibi sbagliati, vuoi con le migliaia di sostanze chimiche di cui è impregnato ogni oggetto che utilizziamo (dai cosmetici ai contenitori per gli alimenti), si gioca alla roulette russa con la propria sanità mentale.
Bisogna, finalmente, cominciare a CAPIRE quanto il nostro carattere, le nostre emozioni, finanche la nostra SESSUALITA' siano la diretta conseguenza delle nostre abitudini di vita EMOZIONALI, AMBIENTALI, RELAZIONALI e non di meno ALIMENTARI.
Nel suo caso, il suo corpo le ha mandato dei CHIARI SEGNALI, che lei ha spento inizialmente con le canne, per poi ritrovarsi con il DOPPIO dei problemi.
DOPPIO che lei ha QUADRUPLICATO indirizzandosi verso questa merdosa chimica che non ha fatto altro che "sballarla" ulteriormente.
Scalaggi azzardati e ulteriori riprese hanno dato il colpo finale, mandando completamente in tilt il suo cervello.
Ora, il suo GRANDE merito è di averlo CON UMILTA' compreso.
E non ho alcun dubbio che lei abbia la possibilità di RIPRENDERSI ALLA GRANDE.
Ma è arrivato il momento di trattare il proprio corpo, da qui fino alla morte, come una reliquia e non come una latrina ove si possa infilarci di tutto.
Si dimentichi qualunque pagliativo, stimolazione craniosacrale, scalaggio del cazzo con l'aggiunta di altri farmaci e chi più ne ha più ne metta.
Legga questo link https://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, legga IMMEDIATAMENTE il mio libro e cominci a capire quanto la guarigione avvenga in maniera impercettibile allorquando si adotti CON COERENZA E PERSEVERANZA uno stile di vita finalmente COMPATIBILE con la nostra struttura fisica e spirituale di ESSERI UMANI.
Qualunque cosa faccia stare bene SUBITO è e rimane una DROGA. E una droga porta sempre il conto da pagare. Se deve soffrire, soffra. Ma alla fine il risultato è VERO, GENUINO ma soprattutto DURATURO.
Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Lo urlo a gran voce, ormai da quasi 10 anni.
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Bisogna, finalmente, cominciare a CAPIRE quanto il nostro carattere, le nostre emozioni, finanche la nostra SESSUALITA' siano la diretta conseguenza delle nostre abitudini di vita EMOZIONALI, AMBIENTALI, RELAZIONALI e non di meno ALIMENTARI.
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DOPPIO che lei ha QUADRUPLICATO indirizzandosi verso questa merdosa chimica che non ha fatto altro che "sballarla" ulteriormente.
Scalaggi azzardati e ulteriori riprese hanno dato il colpo finale, mandando completamente in tilt il suo cervello.
Ora, il suo GRANDE merito è di averlo CON UMILTA' compreso.
E non ho alcun dubbio che lei abbia la possibilità di RIPRENDERSI ALLA GRANDE.
Ma è arrivato il momento di trattare il proprio corpo, da qui fino alla morte, come una reliquia e non come una latrina ove si possa infilarci di tutto.
Si dimentichi qualunque pagliativo, stimolazione craniosacrale, scalaggio del cazzo con l'aggiunta di altri farmaci e chi più ne ha più ne metta.
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Qualunque cosa faccia stare bene SUBITO è e rimane una DROGA. E una droga porta sempre il conto da pagare. Se deve soffrire, soffra. Ma alla fine il risultato è VERO, GENUINO ma soprattutto DURATURO.
Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Volevo solo osservare che le persone "dietro una scivania" come gli psichiatri che ti dedicano mezz'ora ogni quindici giorni quando va bene non possono risolvere i problemi che ci sedimenta la vita con tutto l'aiuto farmacologico di questo mondo. Bisogna fare appello ad altre risorse come amici e parenti che ti prendano a cuore, anche uno psicoterapeuta che non lesini sul tempo dedicato puo' andare bene. Ma e' solo vivendo assieme a persone positive che ci si evolve.
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