sabato 4 agosto 2018

"PER STARE BENE BISOGNA ESSERE LUCIDI": UNA 18ENNE CHE HA MOLTO DA INSEGNARE

LETTERA

Buongiorno, mi chiamo **** e ho 18 anni. 
Volevo raccontare la mia storia con gli psicofarmaci. 

All’età di 15 anni sono finita in un ospedale di riabilitazione per depressione e autolesionismo, ero molto piccola e non sapevo nemmeno cosa fossero gli psicofarmaci perciò mi affidai  alle persone competenti con la speranza di poter tornare a stare meglio.

Incominciai a prendere antidepressivi e dopo poco anche sonniferi per dormire. 
Dopo tre mesi di ricovero ospedaliero continuai la psicoterapia con la psicologa e la terapia con gli psicofarmaci.  

Io non stavo bene e la mia depressione era peggiorata, avevo frequenti attacchi di panico e varie volte tentai il suicidio.  

Per questo motivo cercai di spiegare più volte allo psichiatra che mi seguiva che non vedevo miglioramenti ma quello che fece fu cambiare nuovamente farmaco e aumentare le sedute dalla psicologa. 

Non ero mai lucida, non riuscivo a fare delle scelte consapevoli, dormivo ore e ore tutti i pomeriggi per la stanchezza.  

Dopo quasi due anni in cui non vedevo miglioramenti cambiai psicologo e finalmente riuscii a stare un po’ meglio ma sentivo ancora che qualcosa non andava. 

Parlando con lo psichiatra incominciai a scalare il farmaco che stavo prendendo e la cosa si rivelò molto più difficile di come pensavo.

Passavo pomeriggi interi a piangere e a tremare e in quel momento capii il motivo per cui continuavo a stare male. 

Erano gli stessi psicofarmaci che mi facevano stare male, che non mi facevano fare progressi, non ero più io e non mi riconoscevo più. 

Dopo tanto tempo grazie anche all’aiuto dello psichiatra che non si rivelò però molto d’accordo riuscì finalmente a smettere con gli psicofarmaci. 

Ora sono passati un paio di mesi da quando ho smesso definitivamente con questi farmaci e posso dire con certezza di non voler più tornare indietro. 

Non sono del tutto guarita ma mi sto impegnando per stare bene, ora vivo semplicemente le mie emozioni e le accetto anche se a volte ovviamente è difficile. 

Posso dire per mia esperienza personale che per stare bene bisogna essere consapevoli e il più possibile lucidi. 

In questo modo si riescono ad affrontare ad occhi aperti i problemi e prendere psicofarmaci non farà altro che nascondere i problemi che ci sono.
Io forse ho sbagliato a lasciare in mano la mia vita a persone “competenti” ma spero che questa mia esperienza sia utile per qualcuno. 

Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.

Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.

Veniamo a noi.

Che dire? Quanta consapevolezza in un essere umano così giovane.

Così si fa. BRAVA.

Ora, si ricordi BENE che lo scalaggio dei farmaci è solo UNA delle cose da fare.

Parallelamente, per tornare finalmente a VIBRARE di salute, bisogna sistemare ASSOLUTAMENTE il lato emozionale/alimentare/ambientale, altrimenti si finirà di nuovo nella loro rete.

Le mando, gratuitamente via mail, copia del mio libro. 

Perché SE LA MERITA.

Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.



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