LETTERA
Salve,
ho 35 anni e ho sofferto di disturbi ossessivi compulsivi curati all'inizio in maniera molto efficace con antidepressivi.
Dopo un po', un altro medico mi volle far provare lo Zyprexa ed il Tolep, che ho assunto per 9 anni insieme a benzodiazepine. Per nove anni sono stato uno zombie. Appena ho iniziato a ridurre mi è cambiata la vita in positivo, tantissimo. E' quasi un anno che non prendo piu' niente.
Sto vivendo di nuovo emozioni ed è fantastico ma sono diventato irascibile, irritabile ed agitato.
A volte penso tanto che la testa sembra scoppiarmi. C'è una soluzione a tutto questo? A riprendere di nuovo psicofarmaci non se ne parla proprio. Posso in qualche modo allontanare questi pensieri negativi senza ricorrere nuovamente ai farmaci? Il fatto che ho piena consapevolezza di quello che mi succede. Se può consigliarmi qualcosa gliene ne sono grato.
Saluti
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Il solito errore MADORNALE fatto da tutti: soffocare i sintomi senza SRADICARE le cause.
Si assumono psicofarmaci, si ha l'iniziale FINTO senso di benessere indotto da una sostanza stupefacente; quando l'"idillio" finisce, ci si ritrova con il DOPPIO dei problemi: la tossicità dei farmaci e l'iniziale problema MAI AFFRONTATO.
Dalla mia lunga esperienza, i problemi relativi alle compulsione, al rimuginamento, al pensare troppo sono DIRETTAMENTE collegati a una specie di "cortocircuito" cerebrale causato da una biochimica alterata, instabile, fuori equilibrio.
Quindi il problema NON è quello che continua a venire in mente ma il fatto che CONTINUI a venire in mente.
In pratica, NON si deve affrontare il pensiero intrusivo ma la CAUSA per cui il corpo è incastrato in un loop di pensieri che non riesce a scardinare.
E questo lo si fa cominciando a sistemare cosa si INALA, ci si FICCA IN BOCCA e si METTE SULLA PROPRIA PELLE...insomma, tutto quello che viene a contatto con il nostro corpo.
Cibi sbagliati, fumo di ogni tipo e sostanze chimiche hanno una ENORME influenza su tutta la nostra salute, quella mentale non fa eccezione.
Quindi, prima comincia a fare una PULIZIA TOTALE di cosa entra nel suo corpo, prima comincerà a stare bene.
Senza dimenticare che lo scalaggio stesso degli psicofarmaci è la causa di una marea di problemi poiché il corpo stesso, nel tentare di ritrovare l'equilibrio perduto, può arrivare a manifestare sintomi anche severissimi, che altro non sono che una vera e propria "crisi eliminativa", cioè, come già detto, il passaggio da uno stato di intossicazione a uno di salute.
Piano di battaglia:
1) Acquistare e leggere IMMEDIATAMENTE il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere",
2) Leggere questo link http://pietrobisanti.blogspot.com/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html
Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Il solito errore MADORNALE fatto da tutti: soffocare i sintomi senza SRADICARE le cause.
Si assumono psicofarmaci, si ha l'iniziale FINTO senso di benessere indotto da una sostanza stupefacente; quando l'"idillio" finisce, ci si ritrova con il DOPPIO dei problemi: la tossicità dei farmaci e l'iniziale problema MAI AFFRONTATO.
Dalla mia lunga esperienza, i problemi relativi alle compulsione, al rimuginamento, al pensare troppo sono DIRETTAMENTE collegati a una specie di "cortocircuito" cerebrale causato da una biochimica alterata, instabile, fuori equilibrio.
Quindi il problema NON è quello che continua a venire in mente ma il fatto che CONTINUI a venire in mente.
In pratica, NON si deve affrontare il pensiero intrusivo ma la CAUSA per cui il corpo è incastrato in un loop di pensieri che non riesce a scardinare.
E questo lo si fa cominciando a sistemare cosa si INALA, ci si FICCA IN BOCCA e si METTE SULLA PROPRIA PELLE...insomma, tutto quello che viene a contatto con il nostro corpo.
Cibi sbagliati, fumo di ogni tipo e sostanze chimiche hanno una ENORME influenza su tutta la nostra salute, quella mentale non fa eccezione.
Quindi, prima comincia a fare una PULIZIA TOTALE di cosa entra nel suo corpo, prima comincerà a stare bene.
Senza dimenticare che lo scalaggio stesso degli psicofarmaci è la causa di una marea di problemi poiché il corpo stesso, nel tentare di ritrovare l'equilibrio perduto, può arrivare a manifestare sintomi anche severissimi, che altro non sono che una vera e propria "crisi eliminativa", cioè, come già detto, il passaggio da uno stato di intossicazione a uno di salute.
Piano di battaglia:
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Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Grazie Pietro
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