LETTERA
Da anni sono iscritta al centro, ho cambiato diversi medici i quali mi hanno sempre prescritto terapie farmacologiche insufficienti dicendomi che le attività fatte al centro diurno avrebbero completato la cura.
La malattia psichiatrica non è migliorata ed inoltre mi è aumentata la depressione. Insomma io non sono curata. Vengo considerata una paziente cronica che dovrà finire i suoi giorni in un centro diurno, parcheggiata lì per sempre.
Aspettano la morte di mia madre per obbligarmi a prendere un amministratore di sostegno.
Dopo tutti questi anni sono veramente delusa del servizio pubblico, pensavo di essere aiutata. Sono profondamente insoddisfatta della mia vita, nessun progetto di vita (attività inutili per passare il tempo).
Questa è la loro presa in carico dei pazienti. Da qualche tempo sto pensando di passare dal pubblico al privato almeno verrei ascoltata (e non come li che ti rispondono i farmaci sono questi e basta).
Ho da parte qualche risparmio ereditato dalla morte di mio padre e ho l'assegno di invalidità. Una domanda: passando dal pubblico al privato mi può essere tolto l'assegno di invalidità?
Distinti saluti.
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ribadisco, per evitare qualunque equivoco (certo non da parte mia), che quanto mi accingo ad esporre è e rimane IL MIO PERSONALE PENSIERO: non sono un medico e non ragiono come tale. L'Igienismo Naturale, che ha millenni di storia, è ciò che io ritengo sia la strada giusta da seguire e che applico in primis, ogni giorno, su me stesso.
Questa doverosa precisazione è la diretta conseguenza del comportamento delle (poche) persone che hanno provato a riversare sul sottoscritto i propri fallimenti personali: quando non si sa a chi dare la colpa della propria vita di merda, si punta il dito contro chi tenta, nel rispetto delle Leggi e dell'autodeterminazione sanitaria, di darti una mano.
Veniamo a noi.
Sarò diretto, come mio solito.
La mia idea è UNA: gli psicofarmaci NON guariscono un bel cazzo di niente, anzi, sopprimono i sintomi danneggiando ULTERIORMENTE l'organismo: si arriva con un problema e se ne esce con due.
I centri diurni sono solo un parcheggio per gente che viene CRONICAMENTE distrutta dai farmaci: basta vedere come sono quando entrano e dopo poco tempo dall'ingresso...
Il concetto non è solo passare dal "pubblico al privato", il concetto è capire COSA SI INTENDA PER GUARIGIONE.
La mia idea è che il CORPO STESSO provvede a rimettersi in equilibrio se gliene viene data la possibilità, quindi la "formula magica" è a COSTO ZERO e di una semplicità disarmante: scalaggio lento e costante dei farmaci, sopportazione delle crisi eliminative e cambiamento RADICALE dello stile di vita alimentare/emozionale ed ambientale.
Il tempo farà il resto.
Tutto il resto è aria fritta.
Dopo essersi chiesta questo, dovrà chiedersi se vuole continuare a percepire l'"elemosina di Stato"...
Perché crede che le diano quegli schifosi 298 Euro? Per tenerla incatenata a VITA, e dalla sua schiavitù quanto guadagna tutto ciò che ruota attorno ai "malati mentali"?
La risposta alla sua domanda è SI', cioè senza attestazione del servizio pubblico è altamente possibile che l'INPS le tolga l'assegno alla prossima visita di controllo.
Ma questo dovrà essere per lei un PREMIO.
Dato che ha preso coscienza, cominci a fare quello che serve per GUARIRE.
Io ci sono
Pietro Eupremio Maria Bisanti
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pietrobisantiblog@gmail.com
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Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Sarò diretto, come mio solito.
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I centri diurni sono solo un parcheggio per gente che viene CRONICAMENTE distrutta dai farmaci: basta vedere come sono quando entrano e dopo poco tempo dall'ingresso...
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Il tempo farà il resto.
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Ma questo dovrà essere per lei un PREMIO.
Dato che ha preso coscienza, cominci a fare quello che serve per GUARIRE.
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Pietro Eupremio Maria Bisanti
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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.