mercoledì 25 maggio 2011

PRONTO CARABINIERI? HO APPENA STERMINATO LA MIA FAMIGLIA

No, non è un film dell'orrore, ma la pura semplice realtà avvenuta in una tranquilla cittadina degli Stati Uniti d'America.
E dall'altra parte della cornetta non c'erano ovviamente i nostri Carabinieri, bensì il locale ufficio dello Sceriffo.
Ma poco cambia, la sostanza è che un normalissimo uomo si è alzato al mattino e ha sterminato la propria famiglia, animali domestici compresi, per poi telefonare alla polizia.
Ormai siamo assuefatti ad avvenimenti di questo tipo, ma non ci accorgiamo che alla base, 9 volte su dieci, ci sono loro, gli psicofarmaci.
Nel corso degli ultimi anni le stragi in famiglia sono aumentate esponenzialmente, e si imputano allo stress, ai debiti, ai dissidi, prendendo in giro la gente.
Avere debiti e sterminare la propria famiglia sono due cose totalmente diverse!
I principali imputati sono invece gli psicofarmaci, soprattutto della classe antidepressiva denominata SSRI (il cui capostipite è il famoso Prozac, seguito dal Paxil, lo Zoloft etc...)
La FDA americana è stata infatti obbligata a inserire nel bugiardino la possibilità che il farmaco "produca ideazioni omicidiarie e suicidiarie".
Ci rendiamo conto? Un farmaco nato per alleviare i sintomi depressivi può tramutare un qualunque sig. Nessuno in un assassino spietato.
Questa è la medicina moderna?
Psicofarmaci che causano omicidi e suicidi.
Farmaci contro il cancro che causano il cancro.
Tranquillanti che causano la depressione.
Quando impareremo una buona volta che nessuna compressa può agire sui delicatissimi meccanismi celebrali senza andare ad alterarli?
Quando impareremo una buona volta che le malattie psichiatriche, di per sé, non esistono, ma sono un sintomo di uno squilibrio fisico e/o psicologico?
Quando impareremo che un depresso con il sorriso da ebete venutogli grazie agli antidepressivi non è guarito?
Quando impareremo che per rafforzare lo spirito bisogna prima rafforzare il corpo, decongestionando l'area cerebrale con digestioni virtuose, con zero cadaveri e con tanta tanta frutta e verdura crude?
Quando impareremo che la guarigione non arriva da un giorno all'altro, così come la malattia?
Quando impareremo che la tristezza, la felicità, la calma, la pazienza, la paura non possono essere aggiustate e comandate a bacchetta da una compressa?
Via la lobotomizzazione, e chiunque prenda psicofarmaci cominci a guardare il bugiardino e a informarsi: dalle stragi delle università statunitensi, alle class-action fatte dalle famiglie i cui figli, anche di soli 10-12 anni, si sono impiccati dopo pochi giorni di terapia antidepressiva.
Informatevi, chiedete, consultatevi, non bevete ogni fesseria che vi propinano sui farmaci "che riequilibrano i neurotrasmettitori".
La felicità la si coltiva ogni giorno, psicologicamente mediante uno stile di vita corretto, altruista, empatico, e fisicamente attraverso l'assunzione del giusto cibo, vivo, vitale, nato per la natura umana e non frutto di schiavitù o sofferenza.
E ricordate il vero dogma: mai e poi mai si avranno pensieri positivi in un corpo intasato da cadaveri, aromi chimici, glutammato, latticini, conservanti.
Prima di spendere capitali dallo psicologo, fatevi una bella pulizia interna.

1 commento:

  1. Sai, sarà che sono molto condizionabile, ma ho trovato un leggero sollievo nelle tue parole! Sono stato mollato dalla ragazzo dopo 7 anni perché non sono stato capace di amarla, i rapporti in famiglia per via di tensioni economiche e stress generali sono sempre uno schifo ed in più la maggior parte dei rapporti sociali che avevo non esistono più.
    Però do fiducia in quello che scrivi. Sara un caso ma io ho una vita molto irregolare, in tutto! Pero credo anche che la soluzione non sia tutta qui. oltre a questo metterei in considerazione anche i veleni della psiche quali rabbia, desiderio ecc..

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