LETTERA
Aiutami a ritrovare la fede, e'
quella che non ho piu. Sono, per la societa, bipolare. In realta, sento
gioia e dolore solo con una grande profondita. Ieri ho preso la prima
capsula di litio e oggi non ho emozioni. Stasera non lo prenderò, mi
limiterò al lyrica e al daparox. Ma non voglio essere vincolato a
questo per la vita, che amo e rispetto troppo per relegarla a una
prigione di plexiglass. Apagano1@hotmail.it ho bisogno di voi,
scrivetemi vi prego. Sono padre di 2 bimbi e ho bisogno di ritrovare la
bellezza di vivere, per me e per loro. Grazie
F.to Anonimo
RISPOSTA
Ciao Anonimo.
Leggendo questo messaggio non puoi immaginare il turbinio di emozioni che hai suscitato dentro di me.
Non sono medico, tantomeno psichiatra, non curo nessuno e ben me ne guardo dal farlo.
Ma non ci vogliono né lauree né master per capire quanti danni stiano facendo gli psicofarmaci in giro per il mondo, e il tuo problema né è l'esempio più classico.
Vediamo preliminarmente cosa ti è stato prescritto per il tuo disturbo "bipolare", che altro non è che l'alternanza di periodi di depressione maggiore con altri di vera e propria mania.
Daparox: non è altro che un generico del Paxil, il cui principio attivo è la "paroxetina", un antidepressivo della categoria SSRI (selettori della ricaptazione della serotonina). In assoluto l'antidepressivo SSRI più difficile da dismettere, che dà una grossa assuefazione fisica e psicologica.
Lyrica: farmaco utilizzato per il trattamento dell'epilessia, del doloro neuropatico e del GAD (Disturbo d'ansia generalizzato).
Litio: minerale utilizzato come stabilizzatore dell'umore, soprattutto nel disturbo bipolare.
Dopo cotanta terapia farmacologica, dovresti essere in grado di scalare l'Everest, mentre invece lamenti uno degli effetti più diffusi che sono causa diretta degli psicofarmaci: quello che io chiamo "appiattimento emozionale".
Non senti più né il bene, né il male; né la gioia, né il dolore.
Però, per la nostra società, ora sei tranquillo. Non importa se ti stanno trasformando in uno zombie incapace di provare emozioni: non rompi le scatole, quindi problema risolto.
Via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
La medicina allopatica utilizza ormai diffusamente gli psicofarmaci, non capendo che non sono altro che un coperchio messo su una pentola che sta per esplodere.
Si spegne la fiamma se si vuole che la pentola non esploda, il coperchio è solo un pagliativo, un voler a tutti i costi spegnere il sintomo senza risolvere il problema alla radice.
Non avendo scritto nulla a riguardo, non so quale sia stato/sia tuttora il tuo stile di vita: cosa mangi, cosa bevi, se usi o hai usato stupefacenti, di che emozioni ti nutri.
Posso però in linea generale dirti che gli psicofarmaci che stai assumendo ti aiuteranno, se va molto bene, a nascondere il reale problema fino a quando li prenderai (aumentando spesso anche la dose).
Se va male invece, oltre a non aiutarti, ti caricheranno di un problema in più, e cioè dell'assuefazione che provocano e della enorme difficoltà a dismetterli, oltre a tutta una serie di effetti collaterali che vanno dall'ingrassamento/dimagrimento alla perdita d'erezione.
Sei pronto a dare tutto questo? In cambio di cosa? Di una serenità tanto effimera quanto artificiale?
Ricordati che il nostro corpo è il frutto dell'evoluzione di milioni di anni.
Mettiti in testa prima di tutto una cosa: siamo nati per vivere sani e felici.
Ogni qualvolta ci si discosta, anche e soprattutto a livello alimentare, dal nostro disegno divino, sorgono i problemi.
Dai da mangiare crocchette che sono fatte al 90% di cereali a un cane, che è di massima carnivoro, e si ammalerà.
Dai mais, soia, e farine animali a una mucca, che è un erbivoro, e si ammalerà.
Dai carne, pesce, latticini, e anche cereali, a un essere umano, che è un primate, e si ammalerà.
Il cervello è un organo esigente in fatto di ossigeno e nutrizione, e un corpo alimentato male può produrre sintomi tanto fisici quanto psicologici.
Questo per far capire che vi sono tantissime cause ORGANICHE, FISICHE alla base dei disturbi mentali, che non possono essere solo mera conseguenza, sempre, di fattori psicologici.
Posso andare avanti ore a farti esempi pratici: un intestino infiammato, con un'aumentata permeabilità, può permettere il transito di molecole di cibo non completamente digerite, dando quindi il via a reazioni immunitarie che possono dare disturbi psichiatrici anche gravi.
Una glicemia esageratamente alta o esageratamente bassa possono dar luogo a stati di euforia/depressivi.
Una tiroide ballerina avrà come risultato un umore ballerino.
Le amalgame al mercurio, i denti devitalizzati possono essere causa di disturbi psichiatrici anche gravi.
Il glutine: una proteina che si trova in gran parte dei cereali, imputata, assieme alla caseina, di essere uno dei maggiori allergeni, da cui possono derivare disturbi psichiatrici persino come la schizofrenia.
Nessuno nega che gli eventi della vita possano metterci a dura prova, ma i medici al giorno d'oggi, in ambito psichiatrico, non prendono nemmeno in considerazione fattori come quelli che ho elencato, in primis la nutrizione.
Quindi, non potendo comunque fornirti indicazioni di carattere terapeutico in quanto non legittimato a farlo, posso solo dirti che io, se mi trovassi nella tua situazione, mi prenderei la responsabilità di scalare, con estrema calma, tranquillità e attenzione, i farmaci che sto prendendo, cominciando con una alla volta, lasciando magari per ultimo il Daparox, che mi sembra il più ostico.
Nel contempo, comincerei ad analizzare qualunque causa organica possa esserci alla base del disturbo, che non è altro che una spia rossa di malfunzionamento che il nostro corpo accende.
Non si taglia la spia, ma si investiga per capire cosa non stia funzionando.
Inoltre, se utilizzerai del tempo a leggere questo blog, ti accorgerai che l'alimentazione giusta per il genere umano sia quella vegana, il più crudista possibile nel tuo caso.
E nel tuo caso specifico, assieme allo scalaggio dei farmaci, imposterei un aumento esponenziale di frutta e verdura, con tolleranza zero anche nei confronti dei cereali, oltre che di caffè, thè, zuccheri artificiali, alcolici, sigarette, carne, pesce, latticini, cibo industriale.
Devi tornare a mangiare come un gorilla di montagna, con cui condividiamo il 98% del DNA e che non ha problemi di depressione, non ha carenza di proteine, è forte e mangia frutta e verdura allo stato crudo.
Prendi in mano la tua vita. Ho pubblicato la tua mail nel caso qualche lettore voglia mettersi in contatto con te per condividere le proprie esperienze.
Effettivamente ci somiglio anche a un gorilla!!! Scherzo. Ti ringrazio x la tua risposta. Spero al piu presto di potermi sfogare del tutto con voi e scrivere scrivere scrivere tutto quanto mi fa male, tutto quanto non tollero piu. Grazie intanto. A.
RispondiEliminaConsidero un'enorme mancanza di responsabilità consigliare l'abbandono della terapia farmacologica prescritta dallo psichiatra ad un paziente bipolare, esperienza personale è il modo migliore per finire all'ospedale.
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