Buongiorno Pietro,
Come al solito non so trovare le parole giuste per un ringraziamento degno di ciò che Lei è stato per noi, non passa giorno che il mio pensiero non giunga a Lei, con il ringraziare il cielo di avermi fatto conoscere una persona come Lei, seguo il suo blog che sto divulgando e che mi lascia sempre più esterefatta.
Io e la mia famiglia Fabio compreso stiamo bene, incontrarla ci ha fatto uscire da un tunnel che non so dove ci avrebbe portato.
Adesso anche Fabio sta bene, lavora, parla, si diverte con gli amici, si arrabbia, sorride, corre, va piano, salta, sta fermo, si veste ordinatamente, si alza al mattino di buon umore e con la voglia di vivere...tutte cose che da un pò di tempo erano sparite, che però esistevano nella persona prima di iniziare con psicofarmaci.
Mi ripeto ringraziando il cielo di avermi fatto incontrare Lei una persona semplice, leale, sicura, onesta, sincera, capace di trasmettere la sicurezza che sente dentro di sé e di aver seguito i suoi consigli, aver iniziato con la dismissione ed essere arrivati a una tranquillità in famiglia.
Avevo visto che il libro stava per uscire e stavo preparando due semplici righe di ringraziamento per la persona che Lei ha significato per me e per la mia famiglia.
Mi mandi le coordinate bancarie per l'acquisto di due libri in formato cartaceo.
Un grandissimo ringraziamento e un abbraccio forte
Maria Rosa
RISPOSTA
Carissima Maria Rosa,
pubblico questa sua ulteriore testimonianza con immensa gioia.
Siete stati bravissimi a dismettere gli antipsicotici di Fabio e ora finalmente è un essere umano: che si diverta, si arrabbi, si intristisca, si rallegri: questo vuol dire essere vivi.
Vi abbraccio forte
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.
E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
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Salve Pietro,
RispondiEliminae da un pò di mesi che leggo i tuoi articoli e mi unisco a tutti coloro che ti ringraziano per il tuo instancabile lavoro di divulgazione. Volevo farti una domanda riguardante la guida di autoveicoli, e visto che sei un carabiniere non avrai problemi a rispondermi, essendo il tuo campo lavorativo. Si sa che gli psicofarmaci possono alterare i riflessi e incidere sulle performances di guida, aspetto che è specificato anche nei bugiardini. Se accidentalmente si incorre in un incidente stradale, e si appura che uno dei conducenti fa uso di psicofarmaci, gli sarà attribuita automaticamente la responsabilità, indipendentemente dalla dose assunta, anche se il torto è riconducibile all'altra parte? In poche parole, chi fa uso di psicofarmaci e assimilabile ad un alcolizzato o a un drogato e quindi passibile di gravi sanzioni? Siccome la percentuale di chi assume ansiolitici, antidepressivi e antipsicotici è notevole, la legge che prescrive in merito a questo aspetto? Mi chiedo poi se chi assume psicofarmaci, anche in piccole dosi, non dovrebbe porsi assolutamente alla guida, con gravi limitazioni alla propria libertà personale. Se è così, è veramente triste constatare che la psichiatria con queste prescrizioni farmacologiche danneggia la persona non solo fisicamente ma anche stigmatizzandola in tanti contesti.