giovedì 10 aprile 2014

PSICHIATRI, MI AVETE RESO UNA GRASSONA: ORA CHI MI RISARCISCE?

LETTERA

Caro Pietro (mi permetto di darmi del tu, posso?)
Volevo farti i complimenti per il blog, mi ha aiutato molto leggere ciò che scrivi nel periodo in cui stavo smettendo gli antidepressivi (con crisi d’astinenza terribili).
Il mio percorso di vita è stato molto difficile, ma non sono qui a lamentarmi, sono qui a chiederti un consiglio, e per farlo devo raccontare un po’ la mia storia, ma cercherò di essere sintetica.

Sono sempre stata obesa fin da bambina, e nonostante soffrissi di disturbi alimentari (quindi doppiamente difficile per me) all’età di 22 anni con tanta forza di volontà riesco a portare a termine una dieta (e non è la dieta il problema, ma le circa 600 ore di attività fisica che ho dovuto fare per proseguire nel percorso dimagrante).

Avevo fatto anche una serie di operazioni chirurgiche (per un valore di circa 8000 euro) e avevo finalmente il mio fisico perfetto esattamente come volevo io, ero felice e sicura di me.
Poi il crollo, un’esperienza lavorativa negativa mi ha fatto avere un esaurimento nervoso che psicologo e psichiatra hanno ben pensato di curare con antidepressivi, antipsicotici, ansiolitici.
Ho ripreso più di 20 kg, pur avendo continuato la mia dieta, nel giro di un anno.

Ora mi sta seguendo una nutrizionista e sto facendo moltissima attività fisica, ma ho il metabolismo completamente distrutto da quell’anno di psicofarmaci (che mi era stato detto più volte che non facevano ingrassare assolutamente, questi farmaci “di nuova generazione”) e nonostante siano passati mesi, non accenno a dimagrire nemmeno di un etto. Credo che ormai io sia condannata a vivere da grassa.

Ora mi trovo più depressa di prima, a causa di un fisico che non sento più mio e non posso cambiare nemmeno sforzandomi, non riesco a uscire di casa dalla vergogna e ho dovuto ricomprare tutti i vestiti taglia L.

Volevo chiederti, tu che sei carabiniere, sai per caso se ho diritto a chiedere un risarcimento, considerando che mi trovo in una situazione di depressione causata dal sovrappeso. 
Insomma, non chiedo i danni morali (anche se dovrei visto come mi hanno distrutta) ma io ogni sera piango dalla rabbia perché i miei genitori hanno sborsato quella cifra per rendere perfetto il mio fisico quando poi è bastata una ricettina dello psichiatra per distruggerlo. E visto che non ho più il corpo che avevo prima e che non tornerò mai ad averlo, che resterò sempre una grassona, vorrei che i miei genitori avessero indietro quella cifra.

Precisiamo che gli antidepressivi li ho smessi di mia iniziativa proprio perché continuavo ad ingrassare senza motivo.
Lo so che sembra ridicolo ma per chi ha sofferto di disturbi alimentari una variazione del genere rovina la vita, perché avendo scoperto cosa significhi vivere magri, ora soffro più di prima nel trovarmi in questa situazione.

Ti ringrazio per il lavoro di informazione che fai, io purtroppo non conoscevo questo sito all’epoca e tendevo a fidarmi dei medici.
Purtroppo temo che riuscirei a calmare la mia rabbia solo se riuscissi a prendermi ciò che mi hanno tolto, e comunque questo non toglie che io dopo anni di sforzi abbia comunque passato quattro anni da obesa che se non fosse stato per loro avrei passato magra e felice, mi hanno rubato quattro anni di vita.

Ma temo che nessun giudice starebbe dalla mia parte dato che il sovrappeso visto da chi non ha sofferto di disturbi alimentari viene percepito come una cosa insignificante.
Chiedo scusa per la scrittura sconclusionata ma è la rabbia che mi porto dietro da due anni a scrivere al posto mio.

Ti auguro di cuore una buona giornata.

F.to Anonimo


RISPOSTA

Cara Anonima,
certo che ci diamo del tu, e sono io che ringrazio te per aver voluto condividere la tua esperienza.

Sono onorato di poter dire la mia, e come sempre ribadisco che questo piccolo uomo non è medico, non cura nessuno, non fa diagnosi, non prescrive alcunché e ben se ne guarda dal farlo.

Chi sono?

Sono un operatore delle Forze di Polizia con un'esperienza ventennale alle spalle, che senza il paraocchi è riuscito a vedere che cosa sia veramente la psichiatria moderna.

Veniamo a noi.

Gli psichiatri ti hanno distrutto, senza se e senza ma.

Senza capire un accidenti dell'eziologia delle manifestazioni psichiatriche, hanno bombardato con le loro armi atomiche a disposizione, trasformando profondamente il tuo fisico e la tua anima.

Partiamo da un concetto base.

Nessun essere vivente, all'infuori dell'uomo e degli animali domestici, ha problemi nel mantenere un giusto peso corporeo.

Hai mai visto un leone a dieta? Un elefante che dice: "No, oggi mangio meno foglie"?

No, poiché ogni essere vivente mangia fino a sazietà la tipologia di cibo che Madre Natura ha scelto per lui.

Solo l'uomo, continuando imperterrito a introdurre dentro di sé sostanze che sembrano cibo ma che in realtà non lo sono, è costretto a ricorrere a diete et similari...

E non si può non ribollire di rabbia davanti alle affermazioni di persone che dovrebbero avere come primo obiettivo la tutela della salute dell'essere umano che a loro si avvicina, oltretutto in uno stato di sudditanza dovuto ai "disturbi" che lo attanagliano.

Le affermazioni che tu riporti "Tanto i farmaci di nuova generazione non fanno ingrassare" dovrebbero portare a una loro radiazione immediata dall'Ordine dei Medici in quanto non hanno nemmeno idea di che cosa siano le molecole che con tanta facilità vanno a prescrivere, rovinando ogni giorno le vite, il futuro, il sorriso e la spensieratezza di migliaia di esseri umani.

Ora mi permetto di consigliarti questo.

Hai fatto benissimo a buttare nel cesso tutti i farmaci, secondo la tua capacità di autodeterminazione che la stessa Costituzione della Repubblica Italiana ti da.

Gli psicofarmaci possono alterare anche per lungo tempo dopo il loro utilizzo il metabolismo degli zuccheri (specialmente gli antipsicotici atipici come lo Zyprexa) e quindi rendere difficilissima la perdita di peso. Questo non significa per nulla che tu debba arrenderti e che sia impossibile tornare a un peso corretto.

Il corpo umano è infatti una macchina meravigliosa, che reagisce anche agli insulti più orribili.

Non servono quindi nutrizionisti, ma passare, e di corsa, a un'alimentazione vegana il più crudista possibile, eliminando immediatamente anche i cereali contenenti glutine: questa proteina è infatti un autentico veleno che deve sparire dalle tavole di qualunque essere umano.

Mi chiedi infine del risarcimento...

Purtroppo le cause farmaceutiche si tutelano inserendo tutti i possibili ed immaginabili effetti collaterali nel bugiardino del farmaco.

Tieni inoltre in considerazione che l'Italia è un Paese, rispetto agli Stati Uniti ad esempio, molto meno indottrinato su che cosa facciano realmente gli psicofarmaci.

Gli americani, ad esempio, hanno la possibilità di intentare class action collettive, come peraltro già fanno, per vedersi risarciti i danni conseguenti all'utilizzo di tali molecole.

Esistono anche studi legali che sono specializzati nella materia.

In Italia bisogna fare un po' da apripista e quindi ti consiglio, al momento, di dedicare le tue forze per stare bene.

Una volta tornata in splendida forma (e ci tornerai, te lo garantisco, se starai lontana dai farmaci, ti butterai a capofitto in un'alimentazione vegana il più crudista possibile e affronterai con determinazione le crisi eliminative che ti si presenteranno) potremo ridiscutere della cosa.

Attendi fiduciosa, in quanto qualcosa sta cambiando, ma non combattere da sola allo sbaraglio.

Lascia lavorare questo blog e le migliaia di persone che lo seguono: quando le voci saranno centinaia di migliaia, qualcuno dovrà pure ascoltarci.


NOTA BENE:

Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che concerne il mondo della salute mentale.

Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.

Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.

Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".

Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà mai.

Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.

E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.

E ancora...le alternative "non violente", legate allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a mascherarlo.

E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo, anche a livello mentale.

Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e tuttora porta nella vita delle persone.

Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da leggere.

Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.

Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.

E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione perenne.

Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea (al prezzo di 16 Euro).

Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.

Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.

La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.

Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.

Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.

Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.

Grazie di cuore

Pietro Bisanti


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1 commento:

  1. Ti ringrazio infinitamente sia per la risposta che per le parole di incoraggiamento.
    Io non mollo, continuo con il mio stile di vita (moto/alimentazione corretta) perché so che mi fa bene, a livello emotivo prima di tutto.
    Ci tengo a dire che io dalla depressione ci sono guarita, e quei farmaci non hanno fatto altro che spegnermi. E allora, che differenza c'è tra essere spenti per via della depressione o per via degli antidepressivi?
    Sono convinta che la depressione nel mio caso si sia manifestata perché il mio cuore voleva farmi capire che la mia vita non stava procedendo nel verso che avrei voluto, e mi ha lanciato un segnale d'allarme.
    Tant'è che sono bastati pochi semplici passi per ricominciare a vivere, nulla di impossibile ma sono rinata, cambiando la vita che conduco e quindi cambiando me stessa e il mio approccio nei confronti del mondo. Gli antidepressivi mi avevano resa uno zombie, non avrei mai trovato la forza di rinascere se fossi stata ancora sotto effetto di quei medicinali.
    Rimane solo la rabbia per il tempo sprecato, per l'ingenuità nell'essermi fidata di chi con la scusa di curarmi si è voluto intascare i miei soldi facendomi del male, per avere avuto così bassa stima della mia capacità di giudizio da fidarmi dei dottori più che del mio corpo (che aveva continuato a mandarmi segnali per tutto il tempo e che io avevo deciso di ignorare).
    Immaginavo che non avrei potuto mai fargliela pagare, dopotutto sono un pesce troppo piccolo, ma in seguito alla tua risposta ho riflettuto e mi resta la soddisfazione nel pensare che comunque, nel mio piccolo, io non ho mai portato intenzionalmente sofferenza nella vita di nessuno.
    Grazie ancora!

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