LETTERA
Salve
Pietro
leggevo il tuo blog....
ho deciso di scalare i farmaci...io prendo l'anafranil...prima da 75, ora
da 25.
Ho cominciato a scalare ...gradualmente da 75 a 50 ora 25.
Due cose volevo sapere...quanto tempo deve durare lo scalaggio?
Quando interrompo del tutto...cosa succede?
Mi sono impressionato a leggere gli effetti degli psicofarmaci.
Cioè mi hanno rovinato per sempre? sono cira 6-7 anni che li prendo.
Riesco ad uscirne?
grazie e ciao
F.to Davide C.
RISPOSTA
Ciao Davide,
e grazie di aver voluto contattare questo piccolo uomo.
Sono e rimango infatti un non-medico: non curo nessuno, non faccio diagnosi, non prescrivo farmaci e ben me ne guardo dal farlo.
Sono un convinto sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Ah, dimenticavo, non fatturo nessuna prestazione e le mie "parcelle" sono pari a ZERO.
Veniamo a noi.
Come dico sempre, via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Anafranil: antidepressivo di vecchia generazione, della categoria dei cosiddetti "tricilici", principio attivo "clomipramina".
Viene utilizzato per la "cura" della depressione è viene considerato da molti il farmaco "principe" per quanto concerne il contenimento del disturbo ossessivo-compulsivo.
Questo è ciò che ufficialmente si dice.
Quello che penso io è diametralmente opposto: considero gli psicofarmaci tutti molecole demoniache, al pari e se non peggio delle droghe illegali da strada.
Sono molecole insidiose, infiltranti, capaci di sconquassare corpo e anima.
Insidiose perché sono un po' come le sirene di Ulisse: prima ti ammaliano (quando va bene) con un illusorio senso di benessere, per poi farti vedere, quando li scali e tenti di abbandonarli, il loro vero, terribile volto.
Veniamo alle tue domande Davide:
-lo scalaggio di uno psicofarmaco è un po' come un salto nel buio: ognuno risponde in maniera diversa e ci sono alcune variabili da tenere in considerazione. La prima è quante tipologie di farmaci si stanno assumendo. La seconda è da quanto tempo. La terza riguarda il proprio stile di vita, soprattutto nutrizionale, e se si stiano assumendo anche altri farmaci non psichiatrici.
Cosa significa tutto questo? Vado ad esempi...
Ho avuto a che fare con persone che hanno dismesso con relativa tranquillità antipsicotici potenti come il Risperdal, anche di botto, poiché avevano assunto tale farmaco per un periodo relativamente breve.
Ho avuto e sto avendo a che fare con persone che stanno patendo LE PENE DELL'INFERNO per scalare un ansiolito malefico come lo Xanax, preso per lunghi periodi di tempo.
Ho avuto a che fare con persone che hanno scalato senza particolari problemi antidepressivi SSRI presi per uno o due anni; altre invece ci hanno provato, ma i sintomi dell'astinenza (si, come i tossicodipendenti) erano così invalidanti da costringerle a riassumere il farmaco.
Tutto questo per farti capire che lo scalaggio di un farmaco è un'incognita: può essere fatto di botto, a mio parere, solo ed esclusivamente se si è assunto un solo tipo di farmaco e per periodi molto brevi (diciamo nell'ordine delle quattro settimane).
In caso di più farmaci e/o periodi di assunzione più lunghi, scalare lentamente è l'unico modo per non essere sommersi da crisi di astinenza di una potenza devastante.
Attenzione, la lentezza dello scalaggio non è garanzia di immunità dai sintomi da dismissione.
Gli psicofarmaci infatti modificano profondamente l'equilibrio biochimico del cervello umano, e quindi, una volta dismessi, tutta la sintomatologia che appare è semplicemente lo sforzo disintossicativo che il corpo compie per tornare a uno stato di quiete, detto "omeostasi".
Ho visto persone, infine, scalare senza problemi, per poi piombare in stati depressivi fortissimi a distanza anche di un anno; sintomo, questo, che gli psicofarmaci sono imprevedibili e che il corpo attua i suoi processi di pulizia interna in modalità a noi sconosciute.
Quindi risulta indispensabile ascoltarsi.
Ora sei a 25 mg: ascolta il tuo corpo e valuta quando è il momento di azzerare.
Preparati alle crisi da dismissione e al fatto che il tuo corpo dovrà ritrovare un equilibrio senza intrusioni di tipo chimico.
NON TEMERE tali crisi: sono un processo preordinato del sistema immunitario al fine di ristabilire la salute, in base al principio che il corpo "non va mai contro se stesso".
Circondati di persone che capiscano, avvertendole che quanto ti sta succedendo non è il "riaffiorarsi della malattia" come i dottoroni di turno vorrebbe farti credere, bensì il processo disintossicativo e purificativo che il corpo sta mettendo in atto per guarire;
-sette anni di farmaci non sono noccioline. Dai comunque fiducia al tuo corpo e ai poteri autoguaritivi insiti in ognuno di noi e vedrai di che meraviglie la nostra macchina è capace;
-associa, senza indugio, un regime alimentare vegano il più crudista possibile.
Ah, dimenticavo, non fatturo nessuna prestazione e le mie "parcelle" sono pari a ZERO.
Veniamo a noi.
Come dico sempre, via la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Anafranil: antidepressivo di vecchia generazione, della categoria dei cosiddetti "tricilici", principio attivo "clomipramina".
Viene utilizzato per la "cura" della depressione è viene considerato da molti il farmaco "principe" per quanto concerne il contenimento del disturbo ossessivo-compulsivo.
Questo è ciò che ufficialmente si dice.
Quello che penso io è diametralmente opposto: considero gli psicofarmaci tutti molecole demoniache, al pari e se non peggio delle droghe illegali da strada.
Sono molecole insidiose, infiltranti, capaci di sconquassare corpo e anima.
Insidiose perché sono un po' come le sirene di Ulisse: prima ti ammaliano (quando va bene) con un illusorio senso di benessere, per poi farti vedere, quando li scali e tenti di abbandonarli, il loro vero, terribile volto.
Veniamo alle tue domande Davide:
-lo scalaggio di uno psicofarmaco è un po' come un salto nel buio: ognuno risponde in maniera diversa e ci sono alcune variabili da tenere in considerazione. La prima è quante tipologie di farmaci si stanno assumendo. La seconda è da quanto tempo. La terza riguarda il proprio stile di vita, soprattutto nutrizionale, e se si stiano assumendo anche altri farmaci non psichiatrici.
Cosa significa tutto questo? Vado ad esempi...
Ho avuto a che fare con persone che hanno dismesso con relativa tranquillità antipsicotici potenti come il Risperdal, anche di botto, poiché avevano assunto tale farmaco per un periodo relativamente breve.
Ho avuto e sto avendo a che fare con persone che stanno patendo LE PENE DELL'INFERNO per scalare un ansiolito malefico come lo Xanax, preso per lunghi periodi di tempo.
Ho avuto a che fare con persone che hanno scalato senza particolari problemi antidepressivi SSRI presi per uno o due anni; altre invece ci hanno provato, ma i sintomi dell'astinenza (si, come i tossicodipendenti) erano così invalidanti da costringerle a riassumere il farmaco.
Tutto questo per farti capire che lo scalaggio di un farmaco è un'incognita: può essere fatto di botto, a mio parere, solo ed esclusivamente se si è assunto un solo tipo di farmaco e per periodi molto brevi (diciamo nell'ordine delle quattro settimane).
In caso di più farmaci e/o periodi di assunzione più lunghi, scalare lentamente è l'unico modo per non essere sommersi da crisi di astinenza di una potenza devastante.
Attenzione, la lentezza dello scalaggio non è garanzia di immunità dai sintomi da dismissione.
Gli psicofarmaci infatti modificano profondamente l'equilibrio biochimico del cervello umano, e quindi, una volta dismessi, tutta la sintomatologia che appare è semplicemente lo sforzo disintossicativo che il corpo compie per tornare a uno stato di quiete, detto "omeostasi".
Ho visto persone, infine, scalare senza problemi, per poi piombare in stati depressivi fortissimi a distanza anche di un anno; sintomo, questo, che gli psicofarmaci sono imprevedibili e che il corpo attua i suoi processi di pulizia interna in modalità a noi sconosciute.
Quindi risulta indispensabile ascoltarsi.
Ora sei a 25 mg: ascolta il tuo corpo e valuta quando è il momento di azzerare.
Preparati alle crisi da dismissione e al fatto che il tuo corpo dovrà ritrovare un equilibrio senza intrusioni di tipo chimico.
NON TEMERE tali crisi: sono un processo preordinato del sistema immunitario al fine di ristabilire la salute, in base al principio che il corpo "non va mai contro se stesso".
Circondati di persone che capiscano, avvertendole che quanto ti sta succedendo non è il "riaffiorarsi della malattia" come i dottoroni di turno vorrebbe farti credere, bensì il processo disintossicativo e purificativo che il corpo sta mettendo in atto per guarire;
-sette anni di farmaci non sono noccioline. Dai comunque fiducia al tuo corpo e ai poteri autoguaritivi insiti in ognuno di noi e vedrai di che meraviglie la nostra macchina è capace;
-associa, senza indugio, un regime alimentare vegano il più crudista possibile.
Vediamo,
ancora una volta, i peggiori nemici della nostra psiche:
-Carne,
pesce e proteine animali: causano putrefazione al livello del colon,
che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si producono i
neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri
raffinati: in primis il famigerato saccarosio (zucchero bianco) da
tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare falsa euforia
e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di testosterone
nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale; sottrae
preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento
morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno
sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si tratta sempre e
comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non
pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al supermercato: è
una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente, dannosa e
catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati
senza riserve anche tutti gli edulcoranti, capeggiati dall'aspartame.
-Metalli
pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio. Occhio alle
amalgame dentali, che causano una continua e incessante
intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare
stati mentali che possono arrivare alla schizofrenia.
-Bibite
gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola non fate altro
che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio
impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine
e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non sono cibo nato per
l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è ormai
considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la
diretta conseguenza della normale reazione del corpo umano
all'introduzione di una proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono
associati al glutine diversi stati mentali: dalla depressione agli
stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La
caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il difetto di
essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di
non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La
rimozione del glutine e della caseina in bambini con autismo sta
dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione:
i vaccini sono forse il peggior insulto che può essere fatto a un
essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un insieme di
porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci:
moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi pur non essendo
definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla pillola
per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di
testa.
-Denti
devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice morta tenuta
attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi
attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo
batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata
come quella del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione
del sistema immunitario portando stati depressivi anche gravi.
-caffè,
sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
Prendi la tua salute nelle tue mani: sette anni di pillole, nessuna guarigione e solo tanta sofferenza.
Nessuna pillola potrà mai "guarire" la mente di nessuno.
I pensieri non si addomesticano a furia di bombe chimiche, non dimenticatelo mai.
I pensieri non si addomesticano a furia di bombe chimiche, non dimenticatelo mai.
NOTA
BENE:
Tre
anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato questo blog a
diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda l'igienismo
naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che
concerne il mondo della salute mentale.
Siamo
partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone hanno
finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di
sostanze chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e
addormentano l'anima.
Gli
psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il
libro è finalmente pronto. "ASSASSINI
IN PILLOLE: la psichiatria moderna vista con gli occhi di un
carabiniere".
Cosa
leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno psichiatra vi dirà
mai.
Cosa
sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui vengono
prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E
ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che trasformano persone
comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E
ancora...le alternative "non violente", legate allo stile
di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a
mascherarlo.
E
ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci sentiamo,
anche a livello mentale.
Tutto
questo visto da un operatore di polizia, che da 20 anni osserva con i
propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha portato e
tuttora porta nella vita delle persone.
Senza
dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte persone l'inferno
sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto, tanto da
leggere.
Questo
blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di supporto a tutti
quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare
il libro deve quindi essere una scelta personale e consapevole,
sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo
piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.
E
chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura potrà
finalmente capire che esiste una via alternativa alla
lobotomizzazione perenne.
Il
libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro) e cartacea
(al prezzo di 16 Euro).
Nessuna
casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque
sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com e vi verranno
fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La
data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto la versione
cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto
quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio
tutte le persone che continuano a scrivermi e a starmi vicino.
Questo
è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più possibile.
Con
l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie
di cuore
Pietro
Bisanti
Per
tutti: si può fare una donazione al blog mediante l'apposita
funzione nella colonna a destra, oppure scrivendo a
pbisant@hotmail.com. Grazie a chi vorrà contribuire a questo enorme
e innovativo lavoro informativo.
Per
i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera
di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per
tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo
congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com
Per
tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando
la relativa funzione nella colonna a destra.
Per
tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra,
potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci
e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano
ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.
Per
tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro
Bisanti
ATTENZIONE!
RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE
RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE!
È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO
TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE
FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA
CENSURATO.
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