LETTERA
Buongiorno Pietro,
24 anni fa mio papà è stato in cura per una forte depressione. All'epoca avevo 13 anni.
Sto cercando di capire cosa sta succedendo solo adesso perché già da più di qualche anno avevo il personale sospetto che molti suoi problemi fisici fossero dovuti alla terapia farmacologica, venti anni di litio, xanax, ed efexor, lasciamo perdere farmaci supplemento come il disipal per i tremori.... (provocati dal litio... ).
Purtroppo mio papà ha creduto fino a qualche mese fa a quello che gli è stato detto all'uscita dall'ultimo ricovero di vent'anni fa: "per curare la depressione ci vogliono solo le medicine e deve continuare a prenderle"... credenza dura da scardinare, fino a 2 mesi fa quando lo psichiatra ha dovuto sospendere il litio a causa degli effetti collaterali ormai devastanti: tremori evidentissimi, capogiri continui, vertigini, colorito giallastro e per dirla in due parole sembrava avere 10 anni di più. Ha 71 anni.
In sostituzione del litio ha prescritto il depakin 300chrono, partendo con una base di mezza, mezza e mezza.
Veniamo al dunque:
Litio scalato a fine aprile in un mese e mezzo, arriviamo a metà giugno circa, effetti collaterali del litio scomparsi, invece che dieci anni in più sembra averne 10 in meno, molto attento, concentrato, preciso nei lavori di casa, super attivo, forse troppo.... umore buono, ottimista, forse troppo. Ebbene da un po' di tempo ha degli scatti, alza la voce, è irascibile, ha dei comportamenti che definirei un po' bizzarri.
Nel frattempo dovrebbe alzare la dose di depakin, ne prende quindi mezza, mezza e una e il giorno dopo si sente la testa pesante e frastornata oltre che una forte sonnolenza.
Torna a mezza, mezza, mezza.
In questi giorni lo vedo strano, sono sensazioni che ho difficoltà a spiegare. Voglio dargli fiducia e personalmente sono convinto che questi comportamenti siano dovuti alla dismissione da litio.
Se avvisiamo lo psichiatra che tra qualche tempo vuole vederlo sono sicuro che gli ordina altri farmaci.
Vorrei chiederti Pietro in base alla tua esperienza come affrontare questa situazione in famiglia e cosa dobbiamo aspettarci.
Ti ringrazio infinitamente.
Ciao e buona giornata. Luca
RISPOSTA
Ciao Luca,
e grazie anzitutto di avermi scritto e di aver riposto in me la tua fiducia.
Cercherò, come sempre, di esserne all'altezza.
Come premetto sempre, non sono un medico, non curo nessuno, non faccio diagnosi né prescrivo alcunché, essendo io stesso un autentico sostenitore delle capacità autoguaritive del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Prendi un uomo e distruggilo: questo è quello che è capitato (e sta capitando) a tuo padre.
Pochissimi psichiatri investigano oggigiorno le probabili cause/concause organiche/ambientali/fisiche alla base di un disturbo psichiatrico, e quindi sono dell'idea che vent'anni fa nessuno si sia preso la briga di fare questo con tuo padre.
Un uomo che è sopravvissuto nonostante gli psicofarmaci, e non grazie ad essi.
Capito questo concetto, possiamo andare oltre, prendendo il toro per le corna.
Via quindi la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Immagina tuo padre come un barile di veleno. Questo è.
Tutto il suo corpo, il sistema nervoso, quello endocrino, la tiroide, insomma TUTTI i suoi 37 trilioni di cellule stanno lavorando a più non posso sia per arginare la tossicità delle sostanze introdotte che per mantenere un equilibrio psicofisico, detto "omeostasi".
E fanno ciò andando a produrre delle sostanze che vadano a neutralizzare/controbilanciare gli effetti prodotti dagli psicofarmaci.
E quello che sta capitando a tuo padre, capita a tutti, nessuno escluso.
Via il litio, che fungeva un po' da pentola a pressione chimica stabilizzando l'umore, ed ecco che l'umore prima va alle stelle (in maniera innaturale) e poi alle stalle (in maniera altrettanto innaturale).
Questo accade per due semplici motivi, e non per il "riaffioramento" della malattia, come quei cialtroni di psichiatri vorranno farti credere.
Ora, nel corpo di tuo padre vi è una sovrapproduzione di sostanze eccitanti, che il corpo aveva iniziato a produrre per contrastare il litio, e che continuerà a produrre fino a quando non avrà ritrovato il proprio equilibrio biochimico.
Inoltre, via il litio il corpo comincia a fare esso stesso le cosiddette "pulizie di primavera" cominciando quindi a liberarsi, attraverso una crisi eliminativa, della tossicità interna.
Capito questo ulteriore concetto, si può preparare un'adeguata strategia difensiva.
L'art. 32 della nostra Costituzione ci permette di non delegare la nostra salute a nessuno, e quindi di decidere cosa sia meglio per noi.
Ti dico esattamente cosa farei io.
Smetterei di assumere il Depakin ed inizierei lo scalaggio lentissimo dello Xanax, per poi scalare, per ultimo, l'antidepressivo.
A questo assocerei un'alimentazione impeccabile, con punte di crudismo del 90%, con eliminazione perentoria di glutine, caseina e proteine animali.
Lo scalaggio unito a una rinnovata alimentazione deve essere portato avanti lentamente, in modo tale da non costringere il corpo a dei super lavori che non farebbero altro che affaticarlo ancora di più.
Quindi frutta al mattino, frutta lontano dai pasti e i due pasti principali composti da tanta verdura cruda per iniziare e poi un piatto amidaceo (patate o patate dolci) o di cereali rigorosamente senza glutine.
Aggiungerei a questo un estrattore per inondare il corpo di succhi vegetali, utilissimi anche e soprattutto in questa fase di disintossicazione.
Comprendere, infine, che tutte le crisi, gli sbalzi di umore terrificanti e tutto il resto passeranno.
Questa è la via crucis che bisogna fare per risorgere da vent'anni di psicofarmaci devastanti.
Non ci sono alternative, né scorciatoie.
Vuoi continuare a dare fiducia a chi prescrive farmaci tossici e poi ne prescrive altri per sopprimere la tossicità dei primi, aggiungendone di ulteriore?
Vuoi continuare a dare fiducia a chi prescrive farmaci tossici e poi ne prescrive altri per sopprimere la tossicità dei primi, aggiungendone di ulteriore?
Vediamo, ancora una volta, i peggiori nemici della nostra
psiche:
-Carne, pesce e proteine animali: causano putrefazione al
livello del colon, che è il nostro secondo cervello e il luogo dove si
producono i neurotrasmettitori celebrali. Intestino in putrefazione=depressione.
-Zuccheri raffinati: in primis il famigerato saccarosio
(zucchero bianco) da tavola: favorisce picchi glicemici che possono portare
falsa euforia e conseguente stato depressivo; sballa la produzione di
testosterone nell'uomo e interferisce con la normale produzione ormonale;
sottrae preziose sostanze nutritive al corpo umano, in quanto è un alimento
morto che necessita di enzimi per essere digerito.
Nessuno sconto a zucchero di canna grezzo e non in quanto si
tratta sempre e comunque di alimenti raffinati, morti e sepolti.
Non pensate che sia innocuo solo perché lo vendono al
supermercato: è una sostanza chimica che di naturale non ha nulla, potente,
dannosa e catastrofica per chi ne è particolarmente suscettibile.
Bocciati senza riserve anche tutti gli edulcoranti,
capeggiati dall'aspartame.
-Metalli pesanti: mercurio, alluminio. Il peggio del peggio.
Occhio alle amalgame dentali, che causano una continua e incessante
intossicazione all'organismo. Il mercurio è risaputo per creare stati mentali
che possono arrivare alla
schizofrenia.
-Bibite gassate: quando ingurgitate una lattina di coca cola
non fate altro che bere, assieme ad essa, una quantità di saccarosio
impressionante. Lo stesso vale per tutte le altre bibite in lattina.
-Glutine e caseina: i cereali non sono cibo per tutti. Non
sono cibo nato per l'Uomo, bensì per i granivori. L'intolleranza al glutine è
ormai considerata un'epidemia su scala mondiale, mentre in realtà è la diretta
conseguenza della normale reazione del corpo umano all'introduzione di una
proteina a esso incompatibile e sconosciuta.
Sono associati al glutine diversi stati mentali: dalla
depressione agli stati immotivati di rabbia, fino alla psicosi.
La caseina, veleno pari alle proteine animali, ha in più il
difetto di essere un grande allergene e di incollarsi ai villi intestinali e di
non permettere quindi la normale assimilazione dei cibi.
La rimozione del glutine e della caseina in bambini con
autismo sta dando risultati impressionanti.
-Vaccinazione: i vaccini sono forse il peggior insulto che
può essere fatto a un essere umano. Metalli pesanti, DNA umani e animali. Un
insieme di porcherie di cui non vale nemmeno la pena ribadire la tossicità.
-Farmaci: moltissimi farmaci agiscono sui recettori nervosi
pur non essendo definiti "psicofarmaci": dagli antistaminici alla
pillola per la pressione; dal farmaco contro la tosse a quello per il mal di
testa.
-Denti devitalizzati: un dente devitalizzato è un'appendice
morta tenuta attaccata al corpo con la forza. È come se volessero tenervi
attaccato un dito putrefatto. La proliferazione incontrollata di tipo
batterico, dovuta al marciume presente in una zona così delicata come quella
del viso-cranio, può drenare le capacità di reazione del sistema immunitario
portando stati depressivi anche gravi.
-caffè, sigarette, alcolici, sostanze stupefacenti.
Ad una rivoluzione alimentare, deve seguire uno scalaggio
lento, di un farmaco alla volta (si scala di solito prima quello più
"forte", quindi se si prede un antidepressivo e un ansiolitico, si
comincerà con quest'ultimo), prestando massima attenzione ai segnali che il
corpo ti invierà.
Tale operazione andrebbe fatta in un ambiente amorevole e
protetto, e la mia massima aspirazione sarebbe di poter fondare una
"clinica" similare con medici coscienziosi e
"controcorrente", e so che ce la farò con l'aiuto di tutti.
Ora, bisogna accontentarsi di quello che si ha, prendendo la
salute nelle proprie mani, senza delegarla a nessuno.
NOTA BENE:
Tre anni ininterrotti di impegno e sacrifici hanno portato
questo blog a diventare un piccolo faro nella notte per quanto riguarda
l'igienismo naturale e l'alimentazione vegana in relazione a tutto quello che
concerne il mondo della salute mentale.
Siamo partiti da zero e in tutto questo tempo tante persone
hanno finalmente capito come esista un'alternativa ad imbottirsi di sostanze
chimiche non meglio identificate, che uccidono il corpo e addormentano l'anima.
Gli psicofarmaci sono e rimangono pillole assassine.
Il libro è finalmente pronto. "ASSASSINI IN PILLOLE: la
psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere".
Cosa leggerete? Leggerete tutto quello che nessuno
psichiatra vi dirà mai.
Cosa sono veramente gli psicofarmaci, la facilità con cui
vengono prescritti, il fallimento totale della psichiatria moderna.
E ancora...il lato oscuro degli psicofarmaci, che
trasformano persone comuni in stupratori, assassini di se stesse e degli altri.
E ancora...le alternative "non violente", legate
allo stile di vita e alimentare, per arrivare a risolvere un problema e non a
mascherarlo.
E ancora...lo stretto legame tra ciò che mangiamo e come ci
sentiamo, anche a livello mentale.
Tutto questo visto da un operatore di polizia, che da 20
anni osserva con i propri occhi lo sfacelo che la psichiatria moderna ha
portato e tuttora porta nella vita delle persone.
Senza dimenticare la dismissione dai farmaci, per molte
persone l'inferno sceso in terra, e la psichiatria negli anziani. C'è tanto,
tanto da leggere.
Questo blog continuerà la sua opera pienamente gratuita di
supporto a tutti quelli che ne avranno bisogno.
Acquistare il libro deve quindi essere una scelta personale
e consapevole, sapendo però che ogni copia venduta significherà aiutare questo
piccolo uomo in quest'opera informativa senza precedenti.
E chiunque assuma psicofarmaci, attraverso la sua lettura
potrà finalmente capire che esiste una via alternativa alla lobotomizzazione
perenne.
Il libro uscirà in due versioni: Ebook (al prezzo di 8 Euro)
e cartacea (al prezzo di 16 Euro).
Nessuna casa editrice. Tutto in self-publishing.
Chiunque sia interessato, può scrivere a pbisant@hotmail.com
e vi verranno fornite le coordinate bancarie per il pagamento.
La data finale di uscita è il 30 giugno 2014: chi ha scelto
la versione cartacea, la riceverà all'indirizzo evidenziato; chi ha scelto
quella su ebook, riceverà link e autorizzazione al download.
Ringrazio tutte le persone che continuano a scrivermi e a
starmi vicino.
Questo è solo l'inizio e vi prego di divulgare il più
possibile.
Con l'aiuto di tutti so che arriveremo molto, molto lontano.
Grazie di cuore
Pietro Bisanti
Per tutti: si può fare
una donazione al blog mediante l'apposita funzione nella colonna a destra,
oppure scrivendo a pbisant@hotmail.com. Grazie a chi vorrà contribuire a questo
enorme e innovativo lavoro informativo.
Per i nuovi lettori:
scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili
gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque
abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la
propria storia a pbisant@hotmail.com
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Per tutti: con la
funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle
parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio",
"prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli
relativi all'argomento desiderato.
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ATTENZIONE! RISPONDO
A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE.
CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL
FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA.
ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO
ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Ciao Pietro
RispondiEliminaTi ringrazio infinitamente per la velocità, la chiarezza e la completezza della tua risposta.
In queste situazioni difficili da spiegare sapere che esiste una via d uscita e trovare persone come te che infondono coraggio pratico è come avere una mano dal cielo.
Con rinnovata stima per tutto ciò che stai facendo,
Ti auguro una buona giornata.
Ciao e grazie ancora.
Luca
Ragazzi datevi una guardata.
RispondiEliminaAssenza di critica pressochè 0. Ideologismi e desiderio di cure magiche a manetta.... Trovate un Medico decente che ne capisca di disturbi dell'umore, trovate un buono psicologo cognitivo-comportamentale che vi aiuti a metter a punto le strategie migliori per vivere con una persona che ha un disturbo e con i suoi sbalzi dell'umore... questo Blog è abbastanza nocivo, va detto....
:-(