venerdì 2 gennaio 2015

ROBERTO GERVASO E LA "SUA" DEPRESSIONE: APRIAMO BENE LE ORECCHIE E SCALEREMO QUESTE ULTIME, MALEDETTE GOCCE DI EN

LETTERA
Caro Pietro
 
ho visto la pubblicità che hanno fatto al libro di Roberto Gervaso che avrebbe vinto la lotta con il cane nero a suon di farmaci e consiglia di prendere i farmaci prescritti da uno psichiatra. Io non so se questo è vero ma mi ha messo in crisi, io che sto facendo di tutto per togliermi queste gocce di En che salgo e scendo a seconda degli eventi che mi capitano, basta un niente e divento  ansioso, non dormo, specie quando scalo. Ma non mollo, con te accanto riuscirò a togliere questi farmaci,  ti leggo di continuo e  sento quanta forza dai. Ma dii qualcosa su quel che dice  lo scrittore Gervaso, non è uno stupido. 
Grazie e ti rinnovo gli auguri perché possa assieme a te ritornare a vedere la forza della vera vita che ti scorre dentro. 

F.to Bruno



RISPOSTA

Ciao Bruno,
grazie di avermi scritto.

Ci sentiamo da molto tempo, ma sarò franco e sincero con te anche questa volta, poiché non mi piace dare il "contentino a nessuno".

Nonostante dei grossi passi da gigante, non riesci a fare il salto di qualità.

Il problema alla prostata, male affrontato con un intervento e con le innumerevoli terapie antibiotiche, ti ha portato dritto dritto verso gli psicofarmaci, ai quali sei ancora tremendamente legato.

Anche a livello alimentare sei troppo altalenante: se decidi di eliminare glutine e latticini, fallo con coerenza, senza quegli sgarri che ora, nella tua condizione, non puoi proprio permetterti.

I fatti sono due: o rimani ancorato alle vecchi abitudini, oppure ti metti in gioco veramente, sapendo che dovrai soffrire, poiché eliminare una benzodiazepina è sempre una sofferenza.

Ma questa è l'unica strada verso la vera guarigione, e non i soliti palliativi prescritti dagli psichiatri.

Tu chiedi aiuto a me e non a un plurilaureato dottore. Ti dice qualcosa tutto questo?

Veniamo alla tua domanda...

Roberto Gervaso ha scritto un libro ove racconta la sua odissea con la depressione, affermando che sono stati gli psicofarmaci ad averlo guarito.

Nessuno però si è preso la briga di evidenziare come sia fisicamente ridotto quest'uomo.

Operazioni al cuore, alla prostata, innumerevoli pillole da assumere ogni giorno per problemi fisici...

Come si fa a non riuscire a capire che le malattie mentali NON sono il SOLO risultato di problemi psicologici: un'alimentazione errata distrugge TANTO il fisico QUANTO la mente, e il caso di Roberto Gervaso è quanto di più evidente ci sia in tal senso.

Ora, lui NON è guarito, semplicemente i suoi sintomi sono stati soffocati.

Ma per quanto tempo? A che prezzo? E, soprattutto, con che qualità della vita?

Nessuno cerchi scorciatoie alla salute, semplicemente perché non ce ne sono.

"Cibi puliti-pensieri puliti": questo significa veramente guarire. A costo zero.



Pietro Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.




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