LETTERA
Ciao Pietro il mio nome è *****, sono un ingegnere meccanico,
circa sei anni fa ho sofferto di attacchi di panico, ansia generalizzata ho preso xanax come ansiolitico e dropaxin come antidepressivo, lo xanax l'ho tolto da piu di 3 anni l'unica cosa è che ho paura di togliere Dropaxin più che altro per gli effetti negativi di dismissione cosa mi consigli, come devo fare?
Grazie in anticipo
Lettera firmata
RISPOSTA
Ciao Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi.
Veniamo a noi.
Via anzitutto la lobotomizzazione, e vediamo le cose per quello che sono.
Il Dropaxin altro non è che l'ennesimo nome commerciale del principio attivo "Paroxetina", l'antidepressivo più difficile da dismettere tra tutti gli SSRI.
Ora devi guardarti dentro e fare un bilancio di te stesso: è veramente vita vivere dovendo assumere una molecola che sicuramente ti ha danneggiato e ti sta danneggiando, anche e soprattutto a livello sessuale?
La vita sotto psicofarmaci non è, a mio umile parere, una vera vita: assenza di vere emozioni, incapacità di controllare il proprio corpo...
Tornare indietro dopo sei anni può essere un vero e proprio viaggio verso l'inferno.
Infatti, tutti i sintomi soffocati non faranno altro che tornare a galla, con in più quelli dovuti alla dismissione, che, credimi, possono essere talmente forti da far pensare al suicidio.
Piano di battaglia: leggi il blog in lungo e in largo, acquista il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere", e comincia ad avvicinarti a un'alimentazione vegana, crudista quanto basta, così come indicato nel blog e nel libro.
Scalaggio massimo del 10% al mese, con supporto assoluto del tuo nucleo familiare, dato che dismettere gli SSRI-SNRI può portare a tentativi di suicidio, così come indicato persino nel bugiardino di tali pillole demoniache.
Non aggiungo altro, ci sentiamo in privato.
Forza e coraggio
Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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