venerdì 25 settembre 2015

12 ANNI DI XANAX E QUATTRO DI ANTIDEPRESSIVI: TESTIMONIANZA STRATOSFERICA DI UNA DONNA CHE NON SI ARRENDE

castoro65 ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "CITALOPRAM, ELOPRAM, LEVOPRAID, PAROXETINA, CIPRAL...": 

Ciao Pietro, sono una donna di 50 anni che ha preso per 12 anni lo xanax e negli ultimi 4 anni vari antidepressivi, stabilizzando la terapia con 30 mg di Cymbalta al giorno. Voglio precisare che il mio medico curante in questi anni non mi ha mai indirizzata verso specialisti (forse è meglio così), si è dato una importanza notevole nel curare il mio caso!

A Settembre, con l'ultimo barlume di lucidità rimasto mi reco da una psicologa e comincio il mio percorso di scalaggio farmaci, ovviamente inizio con il farmaco più deleterio (detto dai medici), lo xanax. Percorso lungo, ma non impossibile, sostenuto da mio marito e mia figlia.

Scalo per tre mesi fino ad arrivare a zero, fate conto però che ero arrivata a prenderne circa 20 mg al giorno e tale dose uccide una persona in condizioni normali. I primi giorni chiedevo a mio marito di sostenermi, perché mi sentivo come una lastra di cristallo, vulnerabile a tutti gli eventi ed estremamente fragile. 

Continuo la terapia con Cymbalta 30 mg ed arrivo a venti giorni fa, quando durante la seduta di psicoterapia esprimo una sensazione di trattenimento verso l'azione che mi accompagna e mi impedisce di fare e pensare alcunché. Comunico alla psicologa la mia intenzione di sospendere il Cymbalta e lei ovviamente dice no, non la ascolto, vado avanti, resisto e scopro il tuo sito, e più leggo testimonianze e più sono convinta di quello che già pensavo, e più leggo che è pericoloso dismettere farmaci e più resisto, anche se all'inizio i sintomi d'astinenza sono davvero invalidanti perché non li conosci e ti fanno paura. 

Ho sempre raccomandato ai miei figli di far funzionare il cervello e possibilmente di indirizzarlo nella giusta direzione, quando avevo sintomi importanti da sospensione, leggevo testimonianze ed anche se non conoscevo quelle strane sensazioni, le ho affrontate ricorrendo a quello che potevo fare: respirazione profonda, meditazione, yoga, alimentazione. 

Chiaramente la psicologa dice che l'ho dismesso facilmente perché il dosaggio è basso ed anche perché il farmaco ha fatto effetto ed il mio organismo non ne ha più bisogno, cazzate, minchiate di gente che non sa un cazzo, che non ha disagi economici ed esistenziali, io mi sono salvata, forse è presto per dirlo, la vita è fatta di eventi belli ed eventi meno belli, ma se abbiamo una forte motivazione (tutelare la nostra salute), difficilmente si ricadrà in quel percorso che non porta in nessun posto se non alla nostra morte. 

Particolare interesse vorrei porre verso i medici curanti, che predicano bene, ma poi fanno il contrario, io continuo ad andare in farmacia, chiedere e pagare il Cymbalta (che poi si faranno prescrivere loro a mio nome) e conservare le compresse inutilizzate, voglio vedere fino a quando la dottoressa mi farà la ricetta senza appurare il mio reale stato di salute. 

Credo che avrò altro da dirti circa l'accumulo di veleno nell'organismo, sto tenendo un diario dove annoto progressi, sensazioni, effetti sospensione ecc. Preciso che ero una persona brillante, avevo una vita e un'autostima invidiabile, vorrei riprendermi la mia dignità di individuo, anche se molti remano contro. Ti ringrazio per tutto quello che fai 




Postato da castoro65 in ALIMENTAZIONE E SALUTE di PIETRO BISANTI alle 16 settembre 2015 20:02



RISPOSTA

Ciao Anonima,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

Mi è subito saltata all'occhio la dose mostruosa di Xanax giornaliera di ben 20 mg. Scalare un tale dosaggio deve essere stato uno sforzo mostruoso, e devo inchinarmi davanti alla tua incredibile forza di volontà.

Ora vai avanti, anche grazie alla tua amorevole famiglia che ha capito e non si è fatta intortare.

Migliora ogni giorno l'alimentazione, stringi i denti, e il tuo corpo ti ripagherà, perché la Natura non va mai contro se stessa.

Forza e coraggio
Pietro Bisanti


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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

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Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

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