giovedì 24 dicembre 2015

PIETRO BISANTI, DICCI QUALCOSA ANCORA DEL TUO MOSTRUOSO HERPES ZOESTER...


LETTERA

Buongiorno, 
Scusi il disturbo, ma ho letto in merito a ciò che ha scritto come commento sotto una risposta di Vaccaro... In merito ad una crisi eliminativa da herpes. Volevo sapere visto che dice che ha avuto una crisi eliminativa durata 4 mesi... Come ha fatto? Di che cosa si è trattato?
Insomma sono curioso di saperne un po' di più in merito alla sua storia. 
Se vuole gentilmente condividerla con me sarò pronto a leggere con entusiasmo. 
Nel mentre la ringrazio preventivamente.
Jonathan


RISPOSTA (RIPORTO LA MIA STORIA GIA' PUBBLICATA SUL BLOG)

Buongiorno sig. Jonathan,

ebbene sì, io ho sicuramente tanti difetti, ma non quello di predicare bene e razzolare male.

Quello che mi è accaduto dovrebbe essere, senza modestia alcuna, insegnato in ogni università del globo, ribaltando tutti i concetti su virus, contagio, sovrainfezioni batteriche, crisi eliminative.

Veniamo a noi, e che questo articolo rimanga scritto nella pietra per chiunque voglia terminare la propria "battaglia" con l'herpes zoester, o con qualunque altra "patologia" della pelle.

23 marzo 2011: dopo circa due anni di veganismo, con picchi di crudismo, comincio a non sentirmi bene, e mi arriva, per circa una settimana, una febbre che oscilla tra 38 e 39.

Ritengo, con mia gioia, che si tratti di una crisi eliminativa, e quindi la assecondo, non prendendo naturalmente nessun farmaco e attendendo che il corpo faccia quello che deve fare.

E, per mia fortuna/sfortuna, lo farà eccome.

Finisce la febbre, e continuo a non sentirmi bene.

30 marzo 2011: mi guardo allo specchio e vedo che mi sono apparsi, sulla guancia destra, tre piccoli puntini rossi, a cui non do peso.

4 aprile 2011: questi tre punti rossi si tramutano in un herpes MOSTRUOSO, DEVASTANTE, ALLUCINANTE, che mi prende in pochissimo tempo tutto il viso: dentro il naso, dentro le orecchie, sulle palpebre.

Mi spavento? Sì, ma la conoscenza maturata in ambito igienista, grazie e soprattutto al grande Valdo Vaccaro, mi permette di capire cosa stia succedendo: il corpo, forte di anni di veganismo, sta facendo le pulizie di primavera, utilizzando la mia faccia come apertura verso l'esterno.

La pelle infatti è e rimane un organo emuntore, e coaudiova i reni e il fegato allorquando ci sia da fare un lavoro extra.

Volete sapere cosa sia l'inferno? Ecco, questo è successo a me.

Ogni sera dovevo addormentarmi con un catino a fianco, poiché, dalle due alle tre di notte, la mia faccia si infuocava, espellendo un liquido bianco inodore.

Ogni mattina mi alzavo, mi buttavo sotto la doccia e mi "scrostavo" letteralmente tutta la faccia, lasciando sotto la pelle viva.

Quattro mesi di malattia, in cui, nonostante avessi a fianco parenti piangenti e medico di base che continuavano a dirmi che sarei morto di infezione, ho fatto quello che ritenevo opportuno per "curarmi", e cioè NIENTE.

1 maggio 2011: l'herpes zoester mi prende la parte del pettorale sinistro, facendomi raddoppiare in volume e lunghezza il relativo capezzolo.

10 maggio 2011: l'herpes zoester comincia a lambirmi le parti basse.

Più attaccava e si diffondeva, e più io me ne fottevo.

La sera mi guardavo allo specchio dicendo: "Ho fiducia in te corpo mio, se devo crepare, creperò".

E non sono crepato per nulla.

8 agosto 2011: dopo quattro infiniti mesi di sofferenze, mi guardo una mattina allo specchio e mi accorgo che è finita, il corpo sta incominciando a fare marcia indietro

30 agosto 2011: è finita. Mi viene restituita la mia faccia, bella, rosa e senza nemmeno una cicatrice.

Tutto quanto testé scritto è documentabile, provabile, con decine e decine di persone che hanno seguito la mia odissea, che, da sola, sbugiarda l'intero establishment medico.

Cosa mi è successo quindi?

Ogni patologia della pelle è un modo che il corpo utilizza per espellere quello che dentro non deve stare.
Contrastare con creme e farmaci non serve a nulla, se non ad aggravare e posticipare un problema.

L'herpes zoester non è un virus, in quanto i virus non esistono, ma sono solo ed esclusivamente spazzatura endogena data dalla normale e naturale moria cellulare, pericolosa solo se si accumula, andando ad intasare il corpo.

La sovrainfezione batterica si è autoestinta, allorquando quello che doveva essere buttato fuori è finito. I batteri sono nostri amici, diventano nemici solo a causa delle nostre errate abitudini di vita e alimentari.

Pietro Bisanti


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