DAL SERVIZIO "CHATTA ORA" DEL BLOG ALIMENTAZIONE E SALUTE
Buonanotte visto l'orario,
voglio smettere di prendere benzodiazepine, lo psichiatra mi dice di prendere depakin, ma ho letto gli effetti collaterali sono da paura, chiedo a voi, meglio che mi rivolga ad un naturopata per uscire dalle benzo?
F.to Gianmarco
RISPOSTA
Buongiorno Gianmarco,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Partiamo da un concetto che deve essere chiaro: dismettere otto anni di benzodiazepine può essere un calvario che io definisco senza mezzi termini "infernale".
Ma ancora più infernale è stare fermi a non fare niente. Vivere sotto psicofarmaci NON è vita.
È una merda.
Quindi, anche se ci sarà da soffrire, si soffrirà, se questo significa tornare a quel livello di salute che è diritto di tutti avere.
Stia anni luce lontano da questo "professionista" in camice bianco, che al posto di aiutarla nella dismissione, vuole rifilarle uno stabilizzatore dell'umore, affinché lei, con l'elettroencefalogramma piatto non "rompa" a nessuno.
Ma non bisogna limitarsi a scalare. L'arma vincente è intraprendere finalmente la strada di una corretta alimentazione.
http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html
Questo è il piano d'attacco.
Io ci sono
Pietro Bisanti
Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Partiamo da un concetto che deve essere chiaro: dismettere otto anni di benzodiazepine può essere un calvario che io definisco senza mezzi termini "infernale".
Ma ancora più infernale è stare fermi a non fare niente. Vivere sotto psicofarmaci NON è vita.
È una merda.
Quindi, anche se ci sarà da soffrire, si soffrirà, se questo significa tornare a quel livello di salute che è diritto di tutti avere.
Stia anni luce lontano da questo "professionista" in camice bianco, che al posto di aiutarla nella dismissione, vuole rifilarle uno stabilizzatore dell'umore, affinché lei, con l'elettroencefalogramma piatto non "rompa" a nessuno.
Ma non bisogna limitarsi a scalare. L'arma vincente è intraprendere finalmente la strada di una corretta alimentazione.
http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html
Questo è il piano d'attacco.
Io ci sono
Pietro Bisanti
Per tutti: questo epocale lavoro informativo non chiede niente a nessuno. Viviamo di donazioni spontanee. Chiunque voglia aiutarci, può farlo attraverso le indicazioni che trovate in alto a destra.
Per i nuovi lettori: scandagliate tutto il blog, in quanto è una miniera di informazioni disponibili gratuitamente per tutti.
Per tutti: chiunque abbia subito un danno personale o di un suo congiunto/amici, può mandare la propria storia a pbisant@hotmail.com
Per tutti: per ricevere la newsletter del blog, iscrivetevi utilizzando la relativa funzione nella colonna a destra.
Per tutti: con la funzione "ricerca google" in alto a destra, potete inserire delle parole da ricercare (ad esempio "psicofarmaci e suicidio", "prozac" etc...) in modo tale che vengano ricercati gli articoli relativi all'argomento desiderato.
Per tutti: mi trovate su "FACEBOOK" con il mio nome Pietro Bisanti
ATTENZIONE! RISPONDO A TUTTI. PURTROPPO STO RICEVENDO PIU' EMAIL DI QUANTE NON NE RIESCA AD EVADERE. CHIUNQUE ABBIA URGENZA E' PREGATO DI SEGNALARLO
ATTENZIONE! È NATO IL FORUM DEL BLOG "ALIMENTAZIONE E SALUTE". LO TROVATE IN ALTO A DESTRA. ISCRIVETEVI IN MODO TALE DA CREARE FINALMENTE UN LUOGO OVE IL DIBATTITO ANTIPSICHIATRICO NON SIA CENSURATO.
Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti, positivi o negativi che siano, sono assolutamente apprezzati in questo blog.