lunedì 11 gennaio 2016

CANNABIS E ALLUCINAZIONI: OLANZAPINA E HALDOL A MANETTA

LETTERA

Buonasera, sono interessata a leggere il suo libro "ASSASSINI IN PILLOLE: LA PSICHIATRIA MODERNA VISTA CON GLI OCCHI DI UN CARABINIERE" perché ho un figlio ***** che per uso spropositato di cannabis si è trovato ad avere allucinazioni e si è creato una sua realtà ora è in cura con psicofarmaci (le avevo già scritto anche sul forum) ma piano piano li sta dismettendo. 

Vorremmo leggere il suo libro per avere un supporto e un consiglio su come smettere.

***** è stato dimesso dal TSO ad aprile con 2 pastiglie di Olanzapina 10mg e 30 gocce di Haldol mattina e sera. A tutt’oggi siamo arrivati a 13 gocce mattina e sera di Haldol e mezza pastiglia di Olanzapina la mattina e stiamo scalando quella della sera a mezza. Va tutto bene. Sembra stia riprendendo una vita normale e da marzo non fa più uso di cannabis non frequenta più gli amici sta molto a casa per non avere tentazioni. Attendo sue notizie sulla modalità per avere il suo libro. La ringrazio perché leggendo il suo blog mi ha dato una speranza e il coraggio di aiutare mio figlio ad uscire da questa situazione.
Cordiali saluti
Lettera firmata


RISPOSTA

Buongiorno sig.ra Anonima,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi.

Ah la cannabis... così osannata da tutti come panacea di tutti i mali...

Mentre in realtà è la causa della devastazione della salute mentale della nostra generazione.

E la moderna Psichiatria poi da il colpo di grazia...

Complimenti per aver aperto gli occhi.

Ci sentiamo in privato, ma oltre al libro, la rimando anche al mio articolo su come disintossicarsi dagli psicofarmaci
http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html

Avanti così
Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.



Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

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