lunedì 1 febbraio 2016

UCCIDE I SUOI DUE FIGLI, TENTA DI AMMAZZARE LA MOGLIE E SI BUTTA IN UN POZZO: LA "PROFEZIA" DI PIETRO BISANTI SI "AVVERA"

30 gennaio 2016
Perugia, uccide i due figli di 9 e 13 anni e si suicida gettandosi in un pozzo
Tragedia familiare a Vaiano, dove un 58enne ha accoltellato a morte i suoi due bambini, un maschio 

19:59 - Ha ucciso i suoi due figli di 9 e 13 anni, Giulia e Hubert, e poi si è gettato in un pozzo, nel cortile dietro la sua casa. La tragedia è avvenuta a Vaiano, una frazione di Castiglione del Lago (Perugia). L'uomo, 58 anni, ha accoltellato alla gola i due ragazzini e ferito la moglie prima di suicidarsi. A dare l'allarme è stata la mamma dei bambini, che è riuscita a salvarsi rifugiandosi dai vicini di casa.


Prima di uccidersi l'uomo, Maurilio Palmerini, avrebbe urlato: "Vi rendete conto che cosa ho fatto ai miei bambini? Ora mi butto".

L'omicidio dei figli e la fuga della moglie - I carabinieri di Città della Pieve hanno sequestrato il coltello, ritenuto l'arma del duplice omicidio: il maschietto, Hubert, sarebbe stato colpito quando era ancora in camera da letto, la sua sorellina, Giulia, nella sala da pranzo. La mamma, Caterina, 47 anni, di origine polacca, è riuscita a fuggire in casa della vicina, dopo che il marito aveva tentato di accoltellarla e da lì ha chiamato i soccorsi.

All'arrivo dei soccorsi l'uomo si è buttato nel pozzo - In pochi minuti sono arrivati sul posto una pattuglia dei carabinieri e, dalla vicina Castiglione del Lago, un'ambulanza del 118. Maurilio Palmerini era nei pressi del pozzo e a nulla sono valsi i tentativi dei soccorritori di evitare che si gettasse di sotto. Il medico del 118 ha constatato la morte dei due figli della coppia. Poi sono intervenuti i pompieri per tirare su dal pozzo il cadavere di Palmerini.

Forse la depressione alla base della tragedia - Nulla ancora trapela sulle motivazioni del gesto dell'uomo, attualmente disoccupato e definito da chi lo conosceva "una persona perbene". Forse la causa della tragedia deve essere ricercata nello stato depressivo di cui soffriva negli ultimi tempi, come ha riferito una vicina di casa.

Fonte www.tgcom.it


COMMENTO

Avete bisogno, come San Tommaso, di "vedere" e "toccare" con mano l'enorme tragedia causata dagli psicofarmaci, e soprattutto dagli antidepressivi SSRI ed SNRI?

Il "piatto è servito": aprite gli occhi, guardatevi attorno con spirito critico e capirete finalmente quanto queste demoniache molecole stiano trasformando gli esseri umani che le assumono in mostri degni del più blasonato film horror.

E il mondo è permeato fino al midollo di una ignoranza colossale.

Si trovano mille "scuse" ad avvenimenti che non possono averne.

Era depresso per la mancanza di lavoro... gli stavano pignorando la casa... non poteva più mantenere i propri figli e si sentiva inadeguato...

Tutto questo, per i nostri lobotomizzati giornalisti e per l'ancor più imbesuita opinione pubblica, è sufficiente per sterminare i propri figli, cercare di ammazzare la propria moglie, e poi buttarsi in un pozzo.

E se questo povero Uomo, vittima di un sistema psichiatrico marcio fino al midollo, non si fosse suicidato, sarebbe stato destinato a una vita da psicorecluso, imbottito di merda per tutto il resto della sua vita.

La battaglia epocale tra il bene e il male continua. 

Il male "laureato" che veste un camice bianco e che con gentilezza e voce pacata ti sussurra: "Prenda questo e starà meglio"....

Che l'Universo vi maledica!

Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

5 commenti:

  1. Si verificano tanti casi di omicidio-suicidio specie in famiglia, sono anni che assistiamo a queste tragiche vicende, però non si va a fondo della questione, anche io sono d'accordo con Pietro, la causa c'è sono psicofarmaci che tolgono il contatto con la realtà...come può un uomo dotato di sentimenti riuscire a trovare la forza di un gesto del genere
    e purtroppo sembra che le istituzioni preferiscano lasciar correre...l'opinione pubblica semplice e pecorona, anestetizzata dalle notizie, non reagisce con senso critico...
    anche ad Acquapendente, Viterbo, 3 anni fa è successo un caso di un uomo che ha ucciso il figlio, la moglie e poi si è suicidato....il sindaco ha detto che era una brava persona, si sa che era in cura per problemi psichiatrici a Siena
    la gente ha rimosso, per me è sbagliato rimuovere bisogna ragionare sulle cause...

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  2. Da quando conosco il tuo blog ed il forum,

    cerco sempre approfondimenti a queste notizie, spesso su quotidiani locali.
    E nove volte su dieci le persone coinvolte in tali, efferati delitti, erano in cura per depressione presso centri di igiene mentale, imbottiti di psicofarmaci.
    Così è per il mostro di Pozzuoli che ha dato fuoco alla sua compagna incinta di otto mesi: cocainomane e sotto psicofarmaci.
    Così è stato per un marito di Brescia, che ha accoltellato la moglie e poi si è schiantato in auto sull'autostrada. Era depresso ed in cura anche lui.

    La realtà è sotto i nostri occhi, occorre solo prestarvi attenzione, anziché guardare senza vedere.

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  3. Mi sembra un po' troppo facile è inutile dare la colpa a medici e farmaci per una tragedia del genere....addirittura la profezia, mi pare troppo....

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  4. Io vorrei tanto che dei medici si proponessero come cavie,
    che prendessero psicofarmaci per valutarne da soli gli effetti.
    Ma non prendete più psicofarmaci, il nostro ministro sta per coltivare la canna!!!!
    Ma va.......

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