lunedì 4 aprile 2016

XEPLION DEPO: SONO "BRUCIATO" PER SEMPRE?

LETTERA

Gentile Dott. Pietro Bisanti,

vorrei sapere se una volta somministrato (per poco tempo) lo "xeplion" (ovverosia il depò) spegne letteralmente i recettori dopaminergici del cervello per sempre, oppure se questo spegnimento è limitato solamente al periodo di somministrazione del farmaco.

In altre parole, una volta che i recettori dopaminergici del cervello (detti anche D2) vengono spenti o leggermente modificati, si possono riaccendere, possono ritornare come erano prima di averlo somministrato oppure rimarranno spenti per sempre, in modo permanente, vita natural durante, anche se lo si è somministrato una sola volta nella propria vita?

Firmato Edoardo


RISPOSTA

Buongiorno sig. Edoardo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Sono assolutamente straconvinto che il corpo abbia delle potenzialità mostruose di autoguarigione, quindi, la mia risposta, è SI'.

SI', il corpo umano si può risollevare anche da quest'insulto, a patto di abbracciare un regime di vita e alimentare finalmente compatibile con il nostro disegno antropometrico.

Avanti così

Pietro Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.

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