Ciao Pietro...ho letto il blog relativo ai farmaci per curare diversi problemi...di natura psicologica. Perdona il lessico non sempre appropriato. Non so se segui ancora la materia ma ti presento il mio problema premettendo che uso un nome di fantasia Jessica. Poi se devo mi iscrivo al blog o al sito...il mio ragazzo di 40 anni faceva uso di risperdal dopo una crisi depressiva.
Terminata o meglio sospesa la cura è andato avanti bene per otto anni. Ora alterna periodi buoni a periodi bui. Il dilemma è che non si cura, cioè non vuole...mi hanno consigliato (a me e a sua sorella) di curarlo di nascosto. Eticamente mi fa schifo...ma lui si estranea intanto dalla realtà. E peggiora...con tanti rischi...a istinto ti scrivo...spero in un consiglio perché lui è irremovibile..grazie grazie grazie
RISPOSTA
Buongiorno "Jessica",
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Perdonami se potrò sembrarti duro con le mie parole, ma sono convinto che il miglior segno di rispetto reciproco sia dirsi sempre la verità, per quanto pesante possa essere.
Siete COMPLETAMENTE fuori strada.
Siete completamente a digiuno di cosa sia il corpo umano, di come funzioni, di come si permanga in salute, di cosa sia uno psicofarmaco e di quanto queste molecole siano devastanti.
Quello che voi chiamate "cura" io lo chiamo "distruzione".
Quello che voi definite un aiuto, e cioè "curare di nascosto", io lo chiamo "dare il colpo di grazia".
Sul fatto poi che "terminata la cura è andato bene per otto anni" ne avrei da dire e da dire...
Cosa significa "andare bene"? Significa trascinarsi giorno dopo giorno?
Vivere significa emozionarsi, arrabbiarsi, fare progetti, essere una fucina di idee e di gioia.
Tu hai la benché minima idea di che cosa sia il Risperdal?
È un antipsicotico, cioè un farmaco nato per lobotomizzare chimicamente chi lo assume.
Ora, avendo capito quanto i farmaci siano dannosi, questo è il piano di battaglia:
1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere"
2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html.
La salute la si riacquista cambiando stile di vita, soprattutto a livello alimentare, e non imbottendosi volontariamente o di nascosto di droghe legalizzate.
Io ci sono
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Pietro Bisanti
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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