QUANTO È IMPORTANTE SCALARE GLI PSICOFARMACI. INOLTRE, VEGANO NON SIGNIFICA SANO, METTETEVELO BENE IN TESTA

LETTERA

Ciao, mi permetto di darti del tu. Ho letto il tuo blog curiosando in rete e vorrei farti qualche domanda. A dicembre dopo 14 anni di psicofarmaci, dopo averli scalati, sono riuscita a smettere. Dopo 2 mesi...l'inferno. Attacchi di panico, dolori ovunque, paura di impazzire, insonnia...proprio come 14 anni fa, forse peggio. Io sono già vegana ed essendo celiaca mangio con attenzione...ma non ce la faccio più...non vivo più. Sono tentata di riprendere almeno un ansiolitico al minimo dosaggio...so che è sbagliato ma sono disperata! Hai consigli? Grazie, Jenny.

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RISPOSTA

Ciao Jenny,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Scusami se potrò sembrarti duro, ma tutto quello che dico, lo dico a fin di bene.

Veniamo a noi.

Essere vegani significa TUTTO e NIENTE: un'alimentazione vegetale non è assolutamente sinonimo e garanzia di buona salute.

Conosco tantissimi vegani, infatti, la cui salute è addirittura peggiore dell'onnivoro generico medio.

Questo accade perché la stragrande maggioranza dei cosiddetti vegani si sostenta a suon di cereali, verdure cotte e una marea di grassi.

Bisogna invece capire che l'UNICA alimentazione corretta rimane quella vegancrudista ad altissimo tenore di frutta, a ZERO glutine e a bassissimo livello di grassi.

In più, l'essere vegani nel tuo caso non fa testo, in quanto anche la più impeccabile alimentazione risulta assolutamente insufficiente a contrastare la contestuale assunzione di psicofarmaci.

Un altro errore madornale che hai fatto è stato quello di scalare 14 anni di farmaci in pochissimo tempo.

Ora, l'ultima cosa che devi fare è riprenderli, anche solo fosse un ansiolitico.

Le crisi che stai provando sulla tua pelle altro non sono che il tentativo mostruoso del corpo umano di tornare a uno stato di equilibrio, detto omeostasi.

Passeranno, devi solo avere pazienza e perseveranza, stando attenta che non diventino così forti da farti provare pensieri suicidiari e/o omicidiari, e in questo caso DEVI avvertire chiaramente i tuoi affetti più cari, che devono diventare la tua cintura di sicurezza nei momenti più difficili.

Un'alimentazione vegancrudista, ad altissimo tenore di frutta, darà al tuo corpo quella spinta in più per superare questa crisi.

La salute torna SEMPRE, a patto di fare la cosa giusta.

Piano di battaglia:

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un  libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e nel tuo caso specifico potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Ci sentiamo in privato

Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.