giovedì 8 dicembre 2016

UCCIDE LA MOGLIE, SOFFOCA IL FIGLIO E SI IMPICCA: LA MAGRA CONSOLAZIONE DI AVERE SEMPRE RAGIONE

DAL CORRIEREMEZZOGIORNO.IT

Strage familiare: uccide la moglie,
poi soffoca il figlio e si impicca
Napoli, il piccolo aveva tre anni. La coppia si stava separando. Un vicino ha trovato 
il cadavere dell’uomo nell’androne del palazzo, gli altri due corpi invece in casa


Strage familiare a Frattaminore, in provincia di Napoli: dove in un’abitazione di via Liguori 51 le forze dell’ordine hanno trovato i cadaveri di un uomo, di sua moglie e del loro bambino. L’uomo si era tolto la vita impiccandosi. Poi ha soffocato il bambino di tre anni prima di ammazzarsi. Le persone decedute sono Gennaro Iovinella, di 50 anni, Caterina Perotta, 40 anni, e il figlio di tre anni. Pare che la coppia stesse attraversando un periodo di crisi, costellato da molti litigi, e si stesse separando. L’uomo è stato trovato impiccato nell’androne del palazzo dove la famiglia abitava. Il corpo senza vita della moglie era invece in casa, con una profonda ferita alla testa, mentre il bimbo sarebbe stato soffocato. Il suo corpo è stato trovato nel letto matrimoniale. Gli investigatori hanno sequestrato un oggetto, un corpo contundente che potrebbe essere stato utilizzato dall’uomo.

Lui era disoccupato
L’ipotesi è che Gennaro Iovinella abbia ucciso moglie e figlio e poi si sia tolto la vita. L’uomo non ha lasciato alcun biglietto. A trovare il suo cadavere è stato un vicino di casa. Iovinella era disoccupato e lavorava saltuariamente. Questa circostanza, secondo quanto si apprende, era all’origine dei litigi all’interno della coppia. Secondo quanto riferiscono alcuni conoscenti, pare che la donna si fosse anche rivolta alle forze dell’ordine, per presentare una denuncia sulle liti con il marito, che però non sarebbe mai stata formalizzata. Il gesto è avvenuto in una palazzina signorile di due piani nel centro di Frattaminore, nei pressi della chiesa di San Maurizio. Il bambino era arrivato dopo che la coppia da anni cercava di avere un figlio.

Aveva interrotto la terapia medica
La donna in passato era andata dai carabinieri per parlare di una convivenza difficile con il marito, per sfogarsi. Lui, invece, era stato in cura da un terapeuta e assumeva dei farmaci. Poi, aveva deciso di interrompere il trattamento. Secondo quanto si è appreso, Caterina sarebbe stata colpita alla testa con una statuetta, che la polizia ha sequestrato. Avrebbe cercato di difendersi, come dimostrano i segni di colluttazione. Il suo corpo è stato trovano nella piccola cucina dell’appartamento, piccolo e curato. I due coniugi, ormai, conducevano una vita da separati in casa: ad aprile era prevista la prima udienza della causa di separazione.

I fratelli dell’omicida-suicida
«Non si era rassegnato alla separazione, voleva che il rapporto andasse avanti, almeno fino a quando Luigi non fosse stato più grande. Non ci sono parole per descrivere quello che è accaduto». Così Agostino e Sofia, fratelli di Gennaro Iovinella, hanno commentato quanto accaduto. Stamattina molti parenti della coppia, sorelle e cognati di lei e di lui, si sono recati nell’abitazione dove è avvenuta la tragedia. Quasi nessuno ha voglia di parlare. Chi li conosceva era a conoscenza dei loro problemi sentimentali e di lavoro.


COMMENTO

Questo piccolo Uomo, senza laurea in medicina e alcuna specializzazione psichiatrica, continua a urlare a gran voce quello che tutti non vedono o fanno finta di non vedere.

Non mi fermerò mai.

MAI!

Pietro Bisanti




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