mercoledì 11 gennaio 2017

22 ANNI DI FARMACI DISMESSI IN CINQUE MESI. PIANTATELA DI FARE MINCHIATE PER POI CORRERE A PIANGERE DA ME

Ciao Pietro non so se ti ricordi di me sono ****** da *****, ci siamo sentiti i primi di dicembre, ho dismesso psicofarmaci dopo 22 anni, ero a 50 mg di anafranil, li ho dismessi di fatto in cinque mesi. Ho dovuto farlo da solo perché la psichiatria si rifiuta, con l’aiuto del mio medico.
 
Non ho avuto problemi durante lo scalaggio, ad ogni scalaggio accusavo una piccola crisi che durava due o tre giorni e poi passava così ho continuato a scalare. Fino a luglio. Luglio e agosto sono stati gestibili poi a settembre sono iniziati problemi con una crisi devastante che dura ancora adesso.
 
Sono al quinto mese ed anche se la situazione è leggermente migliorata sto molto male e so benissimo che non è una ricaduta ma una crisi da dismissione. Ora seguendo il tuo blog ed altri sono passato da circa un mese ad un’alimentazione 90% vegetariana, ho eliminato gli zuccheri, le bevande gassate, il sale, mangio pasta integrale, ho acquistato il pane primus fatto a Carpi, secondo le indicazioni del dot Mainardi, quello del Serplus, che però ancora non sto assumendo.
 
Ho comprato una centrifuga e bevo molti succhi di frutta e verdura. Al posto dello zucchero uso la stevia e l’unico dolce che mi sto concedendo anche sotto le feste è il miele. Tutto questo ha avuto intanto un risultato, le mie feci non sono mai state così belle, ho scaricato una scala indicata dal prof Mainardi e sono assolutamente perfette secondo quei parametri, vado anche tre volte al giorno e questo è un segno importante per me perché non è mai stato così in tutta la mia vita.
 
Ma sul fronte della crisi da dismissione non ho notato molti cambiamenti e sono  spaventato. Ho paura di aver subito danni irreversibili, leggo tante cose su Internet ed alcune sono inquietanti.
 
Ti chiedo: ho chiesto consigli a quelli di ansia.it e secondo loro lo scalaggio andava fatto in cinque anni e adesso per loro devo curare la crisi con sertralina anafranil e una benzodiazepina per circa un anno e mezzo poi ricominciare a scalare in cinque anni.
 
Io non so di chi fidarmi a questo punto, ho chiesto un consulto pure al gemelli ma loro non so se per lavarsene le mani o cosa mi hanno detto di insistere. Cosa che sta facendo anche il mio medico. Dalla telefonata che ebbi con te tu mi parve di capire che non eri del parere io dovessi tornare sui farmaci, ti chiedo hai seguito molti casi come il mio? Cosa devo aspettarmi? Devo fare come dicono quelli di ansia.it? Che tra l’altro mi hanno indicato uno psichiatra di loro fiducia.
 
Mi pare che anche scalaggi così lunghi non garantiscono che non ci saranno crisi di astinenza e poi il rischio di rimanere attaccato a piccole dosi è alto. Non so cosa fare. Puoi darmi un consiglio? La situazione è leggermente migliorata ma il disagio è ancora grandissimo, alcuni giorni insopportabile.
 
Quanti casi hai seguito del genere? E come sono andati? Ti prego di dirmi cosa pensi. Sto continuando a ripulire sempre più l’alimentazione, ho riempito la dispensa di legumi e roba vegetale, ho scoperto la quinoa e mi piace molto, ormai veramente la mia alimentazione in un mese è stata ampiamente ripulita vegetariana al 90% ti ripeto anche più considerando che nell’ultimo mese la carne l’avrò mangiata un paio di volte e bianca.
 
Mangio broccoli, insalata condita solo con limone e aceto ed un po' di olio che ho preso da un produttore privato. Insomma in un mese ho cambiato completamente abitudini alimentari, forse troppo in fretta pure questo. Ti prego se pubblichi qualcosa sul tuo blog di mantenere l’anonimato. Ti prego di dirmi cosa ne pensi in base ai casi che hai seguito. Grazie
 
Inviato da Posta per Windows 10
 
Lettera firmata
 
RISPOSTA
 
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Perdonami se potrò sembrarti duro, ma penso che dirsi le cose "in faccia" sia la più grande forma di rispetto reciproca.

Sei saltato da un parere all'altro, arrivando persino a chiedere un consulto al Gemelli.

Sei seguito da uno psichiatra, ma alla fine sei ritornato a chiedere aiuto a me.

E questo, perdonami, non lo ritengo giusto.

Se una persona intraprende una strada, è giusto che la segua.

Quanto scrivo da più di cinque anni sul blog non è certo informazione di serie "B" a cui si accede quando "tutto il resto non ha funzionato".

Anzi...

E' informazione, per chi ha voglia di approfondirla, di altissima qualità, e come tale bisogna dare rispetto al lavoro che, gratuitamente, questo piccolo Uomo porta avanti, mettendoci la faccia e assumendosene tutte le responsabilità.

Se tu, infatti, ti fossi preso la briga di ascoltarmi, non avresti, da un lato, scalato i farmaci così velocemente e, dall'altro, avresti migliorato la tua alimentazione in maniera molto più incisiva.

Concordo con te che anche scalaggi lunghissimi non sono garanzia di assenza di crisi da dismissione, ma è assolutamente verosimile che andarci piano può metterti al riparo da crisi importanti.

A questo punto, ormai, il mio consiglio è di NON riprendere farmaci nel modo più assoluto: manderesti ancora più in tilt il tuo sistema nervoso.

L'alimentazione deve essere assolutamente migliorata.

Bisogna essere RIGIDI con se stessi, specialmente nel momento in cui si sta male e il corpo ha bisogno di essere aiutato.

Quindi, ecco il piano di battaglia:

1) Acquistare immediatamente il mio libro "Assassini in pillole: la Psichiatria moderna vista con gli occhi di un carabiniere". Non divento certo ricco vendendoti un libro, ma a te permetterà di capire finalmente in chiave igienista come funziona il corpo umano e come lo si mantiene in salute.

2) Leggere ATTENTAMENTE questo vademecum che spiega ESATTAMENTE come ripristinare la salute quando si è in terapia psichiatrica http://pietrobisanti.blogspot.it/2015/12/come-ci-si-disintossica-dagli.html, e potrai seguire il piano alimentare ivi esposto.

Purtroppo le crisi da dismissione sono un prezzo che VA PAGATO. Passeranno, su questo non ho dubbi, ma bisogna tenere duro, anzi durissimo.

Infine, non vedo citare la parola FRUTTA.

Piantatela tutti di abbuffarvi di cereali, legumi e verdure pensando che un'alimentazione vegetale risolva i problemi.

Il cibo di elezione dell'Uomo è la FRUTTA e se non farete girare tutta la vostra alimentazione intorno ad essa, i risultati saranno sempre temporanei e mediocri.

Io ci sono
Pietro Bisanti


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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
 
 
 

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