VOI E LE VOSTRE CANNE MI AVETE LETTERALMENTE ROTTO I COGLIONI. VOLETE VIVERE DI MERDA? CAZZI VOSTRI

LETTERA

Salve,

mi trovo nella stessa condizione di cura del su presente ragazzo, non so se nell'email verra riportato. Cura con xepion intramuscolare effettuata a meno tempo di distanza e ancora mantenimento orale con risperidone e quetiapina, in più affetta da ipocondriacita e tossicodipendenza da cannabis. 

Ho 21 ed ho già effettuato il 3 ricovero, come ritiene che dovrei comportarmi? In più ho un progetto legato ai servizi sociali per resistenza a pubblico ufficiale vecchio di due anni e coincidente con un altro ricovero.... dal punto di vista legale che mi potrebbe consigliare?.... 

La ringrazio molto davvero per il momento purtroppo ho già fumato e non ho resistito anche essendo uscita ieri dal ricovero. 

La ringrazio ancora aspetto una sua risposta

cordiali saluti

ps: anche i miei genitori hanno piena fiducia nelle cure mediche

Lettera firmata

RISPOSTA

Buongiorno Anonima,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Si prepari, perché non sarò certo dolce e accomodante.

Lei è stata LETTERALMENTE in grado di distruggere in vent'anni un corpo programmato per viverne ben più di 100.

Ma dove cazzo avete la testa?

Ma che cazzo volete dalla vostra vita?

Ora, completamente marcia, le interessa solo sapere come muoversi legalmente?

Ma si svegli e che diamine!

Se e quando, in un barlume di lucidità che le deve essere per forza rimasto, capirà che la prima cosa da fare è trattare il proprio corpo come una reliquia, io sarò qui a prenderla per mano.

In attesa, si autodistrugga come meglio crede.

Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità