giovedì 9 febbraio 2017

PSICOSI A SEGUITO DI USO DI STEROIDI ANABOLIZZANTI E MIGLIORAMENTO MOSTRUOSO GRAZIE ALL'ALIMENTAZIONE. ORA DOBBIAMO TAGLIARE LE CATENE DELLO XEPLION E DELLA PSICHIATRIA

LETTERA
Salve Maresciallo Bisanti, le faccio i miei più sinceri complimenti per la battaglia che porta avanti e per il suo blog che visito regolarmente da circa un anno. Desidero avere gentilmente se possibile delle delucidazioni riguardo la mia situazione che le espongo cercando di essere il più sincero e preciso possibile non omettendo nulla.
Il mio nome è ***** ho **** anni e risiedo nella provincia di *****, a **** anni in seguito all'abuso di sostanze dopanti (steroidi anabolizzanti) e loro brusca dismissione a Settembre 2012, ho avuto un TSO nel febbraio 2013 per un episodio psicotico acuto.
La terapia che mi somministrano è lo Xeplion (inizialmente in dosaggio da 100mg e attualmente dopo molte mie lamentele riguardo la lunga lista di effetti collaterali come apatia, difficoltà di concentrazione, scarso desiderio sessuale mi hanno portato a 50mg).
Sono perfettamente consapevole di essermi cacciato in questo problema con le mie stesse mani trattando il corpo come un sacco dell'immondizia (steroidi, tonnellate di carne e pesce e uova integratori alimentari insomma tutto quello che NON si deve fare se l'obbiettivo sia la salute).
Dopo il TSO di febbraio 2013 ne ho avuti altri due (Aprile 2013, Settembre 2013) in forma volontaria ed in questi casi il malessere è stato notevolmente minore rispetto all'episodio che mi ha portato al TSO.
Le preciso che fortunatamente da Agosto 2012 non ho più abusato né di steroidi né tantomeno di integratori, e da Gennaio 2016 ho cambiato (grazie alla lettura del Suo Blog) abitudini alimentari escludendo glutine e latticini ed eliminando totalmente carne e pesce (sempre gradualmente per non scatenare detox troppo forti).
Di pari passo alla diminuzione delle proteine di origine animale (l'unica fonte rimasta è l'albume d'uovo che sto eliminando) ho aumentato sempre gradualmente il consumo di frutta e verdura (la frutta sempre lontana dai pasti).
I miglioramenti sono stati notevoli più lucidità, minor stanchezza ma mi rendo perfettamente conto che avendo ancora una potente e ottundente sostanza di totale sintesi chimica, sono ancora ben lontano dall'essere la persona che ero prima dell'abuso degli steroidi (ossia una persona con ottima propensione allo studio, ottimo musicista, allegro).
Il mio scetticismo nasce da due conversazioni avute recentemente con la psichiatra e il direttore del dsm dove sono in cura. La psichiatra dopo mie ripetute domande sulla durata della cura alle quali ricevevo sempre rispose evasive (del tipo la cura è ancora necessaria), mi ha fatto un discorso dal mio punto di vista che sa al quanto di terrorismo psicologico.
Mi ha detto testualmente: vede, dismettere il farmaco sarebbe rischioso in quanto non sappiamo come lei potrebbe reagire ad eventi particolarmente stressanti della vita facendomi come esempio la morte dei miei genitori.
Questo discorso secondo il mio punto di vista non ha molto senso, in quanto ritengo che una persona abbia tutto il diritto di vivere le emozioni che la vita ci fa provare piuttosto che non provarne alcuna. Il direttore del centro che ho incontrato recentemente per caso mi ha detto che il farmaco è prenderlo per sempre.
Io questo mese ritirerò la cartella clinica per vedere nel dettaglio la situazione. Trovo assurdo che mi sia lasciato faticosamente una tossicodipendenza alle spalle (Lei sicuramente da tutore della legge saprà sicuramente quanto sia dura uscire fuori definitivamente dal tunnel della droga) e ora dopo quattro anni di "presunta cura" mi prospettino un futuro di terapia a vita.
Le chiedo gentilmente se può fornirmi informazioni per acquistare e ricevere il suo libro Assassini in pillole in formato elettronico e se può cortesemente fornirmi assistenza per uscire da questa situazione (non navigo nell'oro ma posso comunque contribuire in maniera adeguata). Se può essere utile ad altre persone si ritenga libero di pubblicare la mia testimonianza (omettendo i dati sensibili). La ringrazio anticipatamente per il suo preziosissimo tempo dedicatomi. Attendo Sue notizie. Un saluto con Grande stima.
 Le lascio il mio recapito cellulare per eventuali contatti *******
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

La prima cosa che mi viene da dirle è questa: "COSI' SI FA".

Lei si è rovinato con le sue stesse mani, ma ha preso cognizione del problema e sta portando avanti tutte le contromosse.

Senza piagnistei, senza lamentele, senza scuse, senza dare la colpa alla ombre.

Andiamo avanti così con l'alimentazione.

Ora le mando le coordinate per acquistare il libro.

Lo legga attentamente.

Interverrò in suo aiuto come faccio con tutti, perché senza un aiuto esterno valido non ho dubbi che non glieli toglieranno MAI e poi MAI i farmaci, mentre lei ha il DIRITTO di riappropriarsi della sua vita (e questo non potrà mai accadere sotto quella merda chimica chiamata "Xeplion").

Come sempre il mio intervento sarà gratuito, perché io credo in quello che faccio.

Se potrà/vorrà contribuire a questo blog, sarà libero di fare una donazione, che dovrà partire dal suo cuore.

Ci sentiamo in privato.

Avanti così
Pietro Bisanti

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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.

Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.



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