lunedì 20 marzo 2017

PIETRO, GRAZIE PER IL TUO CORAGGIO E PER LA TUA BATTAGLIA PER LA LIBERTA'

LETTERA


Grazie Pietro per la forza e il coraggio con cui porti avanti la lotta per la ricerca della Libertà. 

Quella libertà che ognuno deve guadagnarsi personalmente e non delegare a qualcun altro!

Un caro saluto


Claudio S.




RISPOSTA


Ciao Claudio,
grazie anzitutto per le tue bellissime parole.

Io prendo per mano chi si è smarrito, cercando di insegnargli nuovamente a riprendere le redini della propria esistenza.

Non mi interessano i soldi, la fama, il potere fini a se stessi. 

Siamo circondati da arrivisti, carrieristi, persone che pensano che vivranno in eterno, circondandosi di ipocrisia, di falsità, di vigliaccheria, di leccaculismo.

A lor signori dico: "Guardatevi dentro, non siete immortali, e ogni cattiveria che fate, state sicuri che vi tornerà indietro, presto o tardi".

Io vado avanti nell'amore e nell'idea che chi è forte deve aiutare chi è debole, senza sostituirsi a nessuno, ma insegnando a camminare con le proprie gambe.

Avanti così
Pietro Bisanti





4 commenti:

  1. Anche io ho iniziato a prendere ruvotril da un mesetto. All inizio mi sentivo imbambolata sempre stanca e ho avuto anche mancanza d appetito. Dopo tt questo mi e passato anche se spesso la sera mi sento sonnolente.... Questo rivotril e davvero devastante ?

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  2. I problemi non si risolvono impasticcandosi. Io ci sono: pbisant@hotmail.com

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  3. Ragazzo sardo parte 2: muovermi, allenarmi, fare l'amore, avere una discussione, appassionarmi di qualsiasi evento della vita prima erano solo utopie.. Ero diventato un automa perennemente offuscato dai veleni che avevano la falsa pretesa di curarmi ma che in realtà mi stavano annullando.. Premetto che sono nato sanissimo e con un sistema cerebrale perfettamente funzionante, per via di una crisi familiare e dell'avvento di problemi miei personali sono stato risucchiato nelle grinfie di una psichiatria spietata e inumana.. Sono sempre stato un bel ragazzo forte e in forma ma durante la "terapia" mi sentivo costantemente affaticato e privo di forze, lobotomizato da devastanti farmaci che annullavano ogni emozione e reazione umana.. Premetto che raccontarvi questi eventi fa sanguinare delle ferite ancora aperte, ma lo faccio con estrema gioia perché sono convinto che può essere un valido aiuto per tutti coloro che hanno passato o vivono l'inferno che ho dovuto patire.. Ricordo i primi colloqui dagli psichiatri.. Ho avuto diversi medici ma tutti erano contraddistitti da delle caratteristiche comuni.. Avevano tutti questa sorta di aria di superiorità e di distacco nei miei confronti che mi abbatteva ulteriormente.. Ricordo che con loro parlavo di tutti i miei pensieri più privati e intimi ma i medici non mi guardavano mai negli occhi bensì erano impegnati a scarabocchiare sui loro taccuini o ancor peggio stavano al telefono mentre io impaurito e demoralizzato esponevo tutti i miei disagi(disagi che al100% erano causati dalle stesse medicine da loro prescritte), mi sentivo umiliato per questo loro comportamento, addirittura uno psichiatra una volta mi disse che li trasmettevo troppa ansia(trovo aberrante che un medico possa dire ad un paziente una simile affermazione ma purtroppo era la triste realtà).. Come ho già detto ho cambiato molteplici medici ma erano tutti uguali.. Durante le confidenze che facevo invece di prestare attenzione alle mie parole erano intenti a compilare ricette per prescrivermi il farmaco "miracoloso" di turno.. Ad ogni visita di controllo mi diagnosticavano una nuova malattia mentale e questo era un duro affronto per la mia autostima.. Parlavo dei problemi con la mia ragazza=disturbo affettivo, parlavo del fatto che non avevo voglia di uscire e vedere gente= disturbo sociale o sociopatia..Osservavo chi mi diagnosicava questi disturbi e mi rendevo conto che le persone realmente disturbate erano gli stessi psichiatri, molti mentre parlavo fumavano sigarette o giocavano al solitario al pc, mi sentivo preso in giro e perennemente umiliato dal loro menefreghismo..ero circondato dalla loro indifferenza totale. Protetti dai loro camici bianchi e dalle loro false convinzioni(convizioni prive di ogni reale fondamento scientifico) non avevano nessun reale interesse nel curarmi realmente ma bensì erano pronti solo a difendere la loro lobi e il loro stato di medici.. Potrei riempire pagine intere per raccontarvi tutto il dolore e i danni che mi hanno provocato questi pseudo medici che ora li considero con assoluto disprezzo e disgusto. Mi ricordo uno dei miei ultimi colloqui con un psichiatra.. Nonostante avesse notato del mio palese miglioramento mi voleva prescrivere l'acido vaproico(depakin, un potente antiepilettico.. Io non ho mai soffererto di epilessia e forse avrei incominciato a soffrirne se accettavo di usare il farmaco) senza nessuna ragione. Il fatto che al colloquio ero estremamente lucido ha impedito il medico di insistere.. Ora come ripeto sono un anno che non assumo più questi veleni e la mia vita è cambiata totalmente. Sono ritornato ad essere un essere umano perché prima ero diventato tutto tranne che umano. Sono molto felice dell'esistenza di questo blog e penso che la mia testimonianza come le altre possano aiutare altri ad aprire gli occhi e uscire da questo incubo. Ti ringrazio nuovamente Pietro per il tuo coraggio e per il fatto che grazie al tuo impegno la verità sta venendo in superficie.

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  4. Infimi,subdoli,saccenti, pericolosi proprio come i farmaci che somministrano alle loro cavie... Un psichiatria un giorno mi disse che li trasmettevo molta ansia(affermazione veramente infelice da dire a un inerme e spaventato paziente).. Forse il dottore trascurava il fatto che la mia ansia era dovuta proprio alla sua presenza dato che ani prima ho subito un violento t.s.o. e di conseguenza ogni volta che ho a che fare con un medico provo assoluto terrore... Continuate a nascondervi dietro le vostre lauree e dietro la saccenza dei vostri altisonanti termini medici... Chiedetevi il perché ora sono rinato senza le droghe da voi prescritte.. Smettetela di coccolarvi dietro i vostri lindi camici bianchi sporcati di dolore e incominciate a scendere fra i comuni mortali e ascoltate sul serio i vostri pazienti invece di annularli a suon di droghe. Ragazzo sardo parte terza. VIVA LA VITA

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