LETTERA
Ciao Pietro.
Ti scrivo da ****** e sono un ragazzo di 22 anni; ti voglio spiegare in breve la mia storia.
Non stavo bene da tempo (tono dell'umore basso, paura di essere inquinato ecc), così a dicembre 2016 mi sono rivolto al CSM della mia città, e ho inizialmente fatto solo psicoterapia, poi visto che stavo sempre peggio, ho preso una tintura madre di iperico che però mi ha dato numerosi effetti collaterali tra cui ansia, agitazione e forte insonnia.
Dopo ho preso la sertralina ma mi ha fatto stare malissimo (insonnia e vomito) e sono stato ricoverato in TSO; esperienza devastante.
Dopo 15 giorni sono stato dimesso e ho continuato con Serenase e olanzapina, periodo in cui sto malissimo, fino a un nuovo ricovero in un ospedale contro la mia volontà.
In questo ricovero mi vengono fatte punture di Abilify per altri 15 giorni, dopodiché vengo dimesso e continuo tuttora terapia a base di risperidone e tavor.
Io pero sto malissimo, mi sento uno zombie e quando provo a chiedere di scalare i farmaci mi viene detto che posso essere ricoverato nuovamente.
Anche i miei genitori sono convinti che debba prendere le medicine, ma io mi sento peggio da quando le prendo...
Vorrei interrompere quanto prima i farmaci e provare senza... secondo te è possibile o posso essere ricattato con il tso?
Grazie mille
Lettera firmata
RISPOSTA
Buongiorno Anonimo,
e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.
Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.
Veniamo a noi...
Questa vicenda deve essere prima di tutto analizzata da diverse prospettive: per agire al meglio, DEVO avere una situazione chiarissima.
Primo: sei stato "fagocitato" dalla Psichiatria perché TU STESSO hai chiesto aiuto perché effettivamente stavi male. Devo quindi sapere quale fosse il tuo stile di vita, come ti alimentavi, se fumavi sigarette e/o spinelli, se continui a farlo, se hai assunto/assumi altre sostanze stupefacenti. I sintomi di natura psichiatrica, così come qualunque altro sintomo, non arrivano senza motivo. Arrivano perché a livello fisico/organico/psicologico/spirituale stiamo trattando il nostro corpo (e quindi il nostro cervello) in maniera sbagliata.
Secondo: l'Iperico NON è ACQUA FRESCA. Agisce come un antidepressivo chimico, tanto che in Paesi come la Germania è equiparato a un farmaco, e come tale NON è la soluzione del problema, bensì un tappabuchi "naturale". L'obiettivo finale deve essere stare bene SENZA dover assumere un rimedio: si sradicano le cause al posto di soffocare il sintomo.
Terzo: sono assolutamente d'accordo con te che siano i farmaci a devastarti: sono e rimangono merda chimica, e in 14 anni di studi indipendenti ho raccolto tante di quelle testimonianze negative (e nessuna positiva, nemmeno una) da riempire un campo da calcio.
Quarto: dalla tua parte, hai la "fortuna" di aver assunto farmaci per brevi periodi di tempo. Se fossi in te, pur non potendoti dare pareri medici, li scalerei anche abbastanza velocemente (nell'ordine di 1/2 mesi o anche meno). In aggiunta a questo, è FONDAMENTALE che siano sradicate le cause che ti hanno portato in quello stato e dovrà essere curata in maniera maniacale l'alimentazione, che sarà la base della tua rinascita.
Quinto: nessuno, dico NESSUNO deve permettersi di minacciare di TSO un'altra persona, oltretutto senza nessuna base giuridica per poterlo fare. Se vorrai avvalerti della mia assistenza legale, mi delegherai in tal senso e sarò io a scrivere a tuo nome al CSM ove sei in carico, avvertendoli che proseguirai il tuo percorso autonomamente e con il supporto di specialista privato. Questo "scarico di responsabilità" è indispensabile per poterli estromettere legalmente, sollevandoli da qualunque responsabilità. Molti psichiatri, infatti, a norma del codice civile, si sentono responsabili a 360 gradi del paziente preso in carico, dimenticando però che fuori dal regime di ASO/TSO non possono obbligare nessuno a NULLA, sia che si tratti di colloqui e/o attività che di somministrazione di farmaci. Solo ed esclusivamente in regime di TSO si può essere obbligati ad assumere farmaci (e anche in questo caso si deve essere avvertiti di poter scegliere tra un ventaglio di terapie, scartando ad esempio il depot).
Avere i tuoi genitori al tuo fianco sarebbe una marcia in più, per questo, se riesci, fai un piccolo sacrificio e acquista il mio libro. Leggilo assieme a loro: vi permetterà di capire finalmente molti concetti che DEVONO essere compresi.
Ricordati, infine, che è TUO DIRITTO registrare qualunque colloquio avvenga. Nel caso di minacce, bisogna cominciare a denunciare senza esitazioni, altrimenti non cambierà mai nulla di quella che è e rimane una pratica barbarica. Qualunque psichiatra agisca contro le Leggi DEVE essere chiamato a risponderne.
Io ci sono
Pietro Bisanti
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
Questa vicenda deve essere prima di tutto analizzata da diverse prospettive: per agire al meglio, DEVO avere una situazione chiarissima.
Primo: sei stato "fagocitato" dalla Psichiatria perché TU STESSO hai chiesto aiuto perché effettivamente stavi male. Devo quindi sapere quale fosse il tuo stile di vita, come ti alimentavi, se fumavi sigarette e/o spinelli, se continui a farlo, se hai assunto/assumi altre sostanze stupefacenti. I sintomi di natura psichiatrica, così come qualunque altro sintomo, non arrivano senza motivo. Arrivano perché a livello fisico/organico/psicologico/spirituale stiamo trattando il nostro corpo (e quindi il nostro cervello) in maniera sbagliata.
Secondo: l'Iperico NON è ACQUA FRESCA. Agisce come un antidepressivo chimico, tanto che in Paesi come la Germania è equiparato a un farmaco, e come tale NON è la soluzione del problema, bensì un tappabuchi "naturale". L'obiettivo finale deve essere stare bene SENZA dover assumere un rimedio: si sradicano le cause al posto di soffocare il sintomo.
Terzo: sono assolutamente d'accordo con te che siano i farmaci a devastarti: sono e rimangono merda chimica, e in 14 anni di studi indipendenti ho raccolto tante di quelle testimonianze negative (e nessuna positiva, nemmeno una) da riempire un campo da calcio.
Quarto: dalla tua parte, hai la "fortuna" di aver assunto farmaci per brevi periodi di tempo. Se fossi in te, pur non potendoti dare pareri medici, li scalerei anche abbastanza velocemente (nell'ordine di 1/2 mesi o anche meno). In aggiunta a questo, è FONDAMENTALE che siano sradicate le cause che ti hanno portato in quello stato e dovrà essere curata in maniera maniacale l'alimentazione, che sarà la base della tua rinascita.
Quinto: nessuno, dico NESSUNO deve permettersi di minacciare di TSO un'altra persona, oltretutto senza nessuna base giuridica per poterlo fare. Se vorrai avvalerti della mia assistenza legale, mi delegherai in tal senso e sarò io a scrivere a tuo nome al CSM ove sei in carico, avvertendoli che proseguirai il tuo percorso autonomamente e con il supporto di specialista privato. Questo "scarico di responsabilità" è indispensabile per poterli estromettere legalmente, sollevandoli da qualunque responsabilità. Molti psichiatri, infatti, a norma del codice civile, si sentono responsabili a 360 gradi del paziente preso in carico, dimenticando però che fuori dal regime di ASO/TSO non possono obbligare nessuno a NULLA, sia che si tratti di colloqui e/o attività che di somministrazione di farmaci. Solo ed esclusivamente in regime di TSO si può essere obbligati ad assumere farmaci (e anche in questo caso si deve essere avvertiti di poter scegliere tra un ventaglio di terapie, scartando ad esempio il depot).
Avere i tuoi genitori al tuo fianco sarebbe una marcia in più, per questo, se riesci, fai un piccolo sacrificio e acquista il mio libro. Leggilo assieme a loro: vi permetterà di capire finalmente molti concetti che DEVONO essere compresi.
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Siamo ora in grado di offrire un servizio di tutela legale, per chiunque si trovi tra le maglie della psichiatria o abbia subito da essa un danno.
Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.
In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.
SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.
Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.
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