martedì 16 maggio 2017

"LUMINARI PREZZOLATI CHE HANNO DISTRUTTO NOSTRO FIGLIO: GRASSO, INCAZZATO, FUMATORE INCALLITO E CON 10 PSICOFARMACI AL GIORNO". DITEMI CHE È UNA CANDID CAMERA, VI PREGO...

LETTERA

Certamente l'ascolterò, sig. Bisanti e leggerò i suoi libri anche perché io sono un tipo che si documenta...
La mia e quella di mio marito sono storie travagliate: tutti e due con dolori di pancia perché l'INTESTINO è UN SECONDO CERVELLO...

Dal 2002 seguiamo nostro figlio Marco (43 anni) a cui è stato diagnosticato: DISTURBO BIPOLARE CON SCREZI PSICOTICI....è tutto un travagliare di ricorso a Luminari prezzolati e che lo hanno riempito di psicofarmaci, adesso è arrivato a 10  al giorno.

Era un ragazzo bello e scattante, allenatore di pallacanestro, adesso: ingrassato di 40 kg., incazzato contro di noi, dorme tantissimo, ....è in una Comunità Terapeutica Riabilitativa che non lo riabilita, tutto il giorno in giro a bighellonare e fumare....x bar.....
Perciò la nostra tensione è alle stelle....
La ringrazio per aver dedicato il suo tempo a me.
Cordiali saluti 
Manuela


RISPOSTA

Buongiorno sig. Manuela,

e grazie di aver scritto a questo piccolo uomo.

Come dico sempre, non sono un medico, non faccio diagnosi, non curo nessuno né prescrivo alcunché, e ben me ne guardo dal farlo, essendo io stesso un autentico sostenitore della capacità autoguaritiva del corpo umano, allorquando gliene venga data la possibilità.

Veniamo a noi...

Non ho dubbio alcuno che la "moderna" Psichiatria abbia dato il colpo di grazia a suo figlio, che aveva invece semplicemente bisogno di essere  aiutato e supportato sul piano fisico/organico/psicologico/spirituale.

Somministrare 10 psicofarmaci al giorno a un essere umano è da considerare un crimine a tutti gli effetti, perpetrato da persone che non riescono nemmeno a provare un infinitesimale briciolo di empatia, oltre a negare la realtà e l'evidenza, affermando di stare guarendo una persona ingrassata di 40 kg, che dorme tutto il giorno e che passa la giornata a fumare... ci sarebbe da ridere a crepapelle se non ci fosse in gioco la vita di un essere umano.

Sul piano pratico, uscire da questa situazione necessita di un approccio multidisciplinare. Prima di tutto bisognerebbe vedere la volontà residua di suo figlio. Se ha la forza di collaborare, ci si dovrebbe far sentire con forza con la struttura e con lo psichiatra di riferimento in modo da alleggerire la terapia. Contemporaneamente, bisognerebbe far smettere di fumare suo figlio, in modo da permettere al corpo di "avere un po' di respiro", oltre che cominciare ad aggiustare pesantemente la sua alimentazione.

Dopo questa prima fase, mano mano che suo figlio riacquista lucidità, si può scalare ancora di più la terapia, aggiustando ulteriormente stile di vita e alimentazione.

So che è più facile a dirsi che a farsi, ma se non si comincia, tanto vale che vostro figlio sia morto, perché sarà destinato a una vita di merda. Non conta QUANTO si vive, ma COME si vive, almeno dal mio punto di vista.

Lei e suo marito avete il DOVERE di rimanere in salute, per voi stessi e per vostro figlio. Pensate che i medici da cui andate per l'intestino abbiano un approccio e/o siano diversi dagli psichiatri che stanno "curando" vostro figlio?

Certo che no.

La salute si ottiene attraverso un impeccabile stile di vita alimentare/psicologico/spirituale, permettendo al corpo di autoguarirsi e autoregolarsi, non ingurgitando pillole dalla mattina alla sera.

Io ci sono

Pietro Bisanti





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