giovedì 25 gennaio 2018

"PIETRO, GRAZIE DI CUORE, STO VEDENDO MIO FIGLIO RINASCERE"

LETTERA

Ciao Pietro, è trascorso circa un anno da quando ti ho scritto in merito alle problematiche di mio figlio, in cura da molti anni con psicofarmaci. 

Ora ti voglio testimoniare con forza il mio sincero GRAZIE!!!! La tua risposta è stata la chiave che ha scardinato la porta che già mio figlio tentava di aprirsi per proprio conto, quella porta che gli ha permesso di uscire da un incubo fatto di assunzione giornaliere di psicofarmaci e che, a distanza di anni, non solo non avevano prodotto nessun miglioramento nello stato psichico del mio ragazzo, ma avevano anche incominciato ad aggredirlo dal punto di vista fisico, si era gonfiato in viso e l'acne gli aveva segnato profondamente il suo volto!!! 

Siamo entrati in punta di piedi io e mia moglie, ben consapevoli che quello della dipendenza da farmaci era un terreno insidioso del quale non conoscevano quasi nulla, ma determinati a dare una svolta a tutto questo. Bene caro Pietro, mi perdonerai il tu ma davvero ti considero un amico leale, a distanza di un anno, il mio ragazzo si è liberato dall'uso di tali farmaci e adesso dopo un breve periodo successivo alla dismissione di tali sostanze, ebbene caro Pietro, lo vedo rinascere, ha ricominciato ad uscire, non senza difficoltà ovviamente, ma ormai la sua determinazione incominciava ad emergere, adesso esce regolarmente con alcuni bravi ragazzi nei fine settimana, frequenta un vivaio dove per tre mezze giornate la settimana aiuta a svolgere alcuni lavori e si sfora davvero di dare un senso ai suoi diciannove anni!! 

Grazie Pietro, abbiamo trovato quel coraggio e siamo riusciti ad infonderlo al nostro ragazzo, certo le sue difficoltà non sono ancora del tutto superate, è un ragazzo con una sensibilità eccezionale e questo lo porta ad assumere atteggiamenti difensivi di ritiro, ma adesso è consapevole delle sue qualità e affronta la vita con maggiore determinazione, determinazione che mai avevo notato prima!!

Non vogliamo illuderci troppo io e mia moglie, siamo consapevoli che il percorso è solo all'inizio ma insieme si va avanti per questa strada.

Un'ultima precisazione, il mio ragazzo era davvero preoccupato nel confidare alla psichiatra che aveva interrotto l'uso dei farmaci, e tale angoscia lo stava nuovamente mettendo in difficoltà!!! Ma allora ci chiediamo ancora dove sta il problema!!! Se la dipendenza psichiatra farmaco anziché aiutare mio figlio lo rendeva dipendente a tal punto di avere timore nell'ammettere che finalmente aveva preso una decisione frutto finalmente della sua consapevolezza.

Mi fermo qui, voglio però affermare con forza la mia esperienza di padre e, quanto è a me accaduto, possa essere spunto di riflessione per chi, malauguratamente, dovesse trovarsi nella medesima mia situazione passata.

Un sincero grazie.

Adriano.

RISPOSTA

Buongiorno Adriano,
che cos'altro potrei aggiungere?

Parole come le tue mi ripagano di anni di sacrifici, attacchi, insulti... tutto per l'invidia e il non voler ammettere che anche se studi 12 anni tra laurea in Medicina e specializzazione in Psichiatria, potresti anche avere torto.

Quando Medicina, Psichiatria e Igienismo decideranno di lavorare insieme per il bene comune, allora avremo fatto un grande passo in avanti.

Per il momento, siete l'esempio MERAVIGLIOSO di come due genitori dovrebbero essere. Avete combattuto per il bene di vostro figlio, io sono stato semplicemente la miccia che vi ha permesso di vedere l'intera situazione sotto un'angolatura diversa.

Quello che espongo da anni ha un senso ben preciso.

Altrimenti, testimonianze come la tua non mi arriverebbero tutti giorni.

Avanti così

Pietro Eupremio Maria Bisanti

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Il concetto è molto semplice: chi può pagare poco, paga poco; chi non può pagare nulla, non pagherà nulla e noi interverremo comunque, per il semplice concetto che un essere umano in difficoltà deve sempre essere aiutato; chi può pagare tanto, pagherà il giusto e sarà a sua discrezione donare qualcosa a questa causa.

In questo modo, in base alle proprie possibilità, questo innovativo servizio potrà rimanere in piedi, senza sprofondare dopo due giorni.

SIAMO INOLTRE IN GRADO DI FORNIRE UN SERVIZIO DI ASSISTENZA PSICOLOGICA NON ATTRAVERSO IL SOLITO "PSICOLOGO DA LETTINO", BENSI' CON L'AUSILIO DI PROFESSIONISTI CHE AIUTINO VERAMENTE, SENZA "INCOLLARE" IL PAZIENTE A VITA.

Noi ci siamo. Per tutti, nel limite delle nostre possibilità.













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